La conferma del rallentamento dell'inflazione media nell'area euro al 2,2% è un ulteriore elemento che spiana la strada ad un nuovo taglio dei tassi da parte della Bce. Oggi e domani mattina si svolge il Consiglio direttivo monetario. Alle 14 e 15 di domani verranno comunicate le decisioni sui tassi. Poco dopo la presidente Christine Lagarde terrà la consueta conferenza stampa esplicativa.L'attesa prevalente è che il peggioramento delle prospettive economiche determinato dai dazi annunciati - e in parte…
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Bce, il mercato unanime: ci sarà taglio dei tassi. Il timore per l’economia pesa più dell’inflazione
MILANO – Mercati e banche d’affari paiono unanimi: il taglio dei tassi della Bce, domani, ci sarà. Difficile il ruolo di governatore ai tempi dei dazi di Trump, ma a giudicare da quel che emerge dalle aspettative prezzate dal mercato e dai report delle banche d’affari, giovedì 17 Christine Lagarde annuncerà il settimo allentamento monetario facendo scendere dal 2,5 al 2,25% il tasso sui depositi. "La Bce ha un percorso molto più semplice da…
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Se dovesse persistere - consentirà al Consiglio direttivo della Bce di svolgersi in un clima meno allarmistico, rispetto a quello della settimana scorsa. I banchieri centrali dell'area euro terranno di fatto una riunione allungata a tre giorni, dato che stasera si ritroveranno per una cena informale alla quale la presidente Christine Lagarde ha invitato il presidente del Consiglio europeo, il portoghese Antonio Costa.
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Dopo la riunione di marzo, sembrava che la BCE fosse pronta a prendersi una pausa per monitorare l’andamento delle variabili macroeconomiche e capire come pianificare la strategia monetaria. Tuttavia, dal celebre Liberation Day del 2 aprile, il mondo è totalmente cambiato, obbligando la BCE a essere flessibile e a rivedere le proprie scelte. Le forti tensioni commerciali e il marcato apprezzamento dell’euro hanno inevitabilmente aumentato le aspettative per un nuovo taglio dei tassi d’interesse da…
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Si terrà domani a Francoforte il terzo board dell’anno della Banca Centrale Europea (BCE), che quasi certamente esiterà il settimo taglio dei tassi di interesse. Se fino a poche settimane fa c’era stata cautela da parte dell’istituto, che immaginava una pausa per aprile, i dazi americani hanno rimescolato le carte. I dati macroeconomici stessi vanno nella direzione di sostenere l’ulteriore allentamento monetario.
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L’obiettivo non cambia. La stabilità dei prezzi, e quindi delle aspettative di inflazione è il cuore dell’attività della Banca centrale europea. La volontà dell’Amministrazione Trump di modificare la struttura del sistema economico che ruota attorno gli Stati Uniti, per quanto non chiara negli obiettivi e nella sua stessa razionalità, sta complicando di molto il quadro. Per la riunione di aprile, l’attesa praticamente unanime degli analisti è quella di quella di un nuovo taglio: il tasso sui depositi dovrebbe…
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Gli analisti danno ormai per scontato un taglio dei tassi d’interesse di 25 punti base, spinto dalle crescenti preoccupazioni legate alle turbolenze economiche mondiali e alla guerra commerciale innescata dagli Stati Uniti sotto la presidenza Trump. Una situazione che sembra pesare più delle persistenti pressioni inflazionistiche nell’Eurozona. Con il taglio atteso, il tasso sui depositi dovrebbe scendere al 2,25%…
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