La Bosnia Erzegovina sta attraversando la crisi più grave dalla fine del conflitto degli anni '90 e, giorno dopo giorno, si fa sempre più concreto il rischio di un collasso istituzionale. La tensione tra la Republika Srpska (RS) - una delle due entità che compongono il Paese - e il governo centrale è giunta a un punto di rottura nelle ultime settimane, dopo la condanna a un anno di carcere del leader serbo-bosniaco Milorad Dodik, accusato di aver…
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La chiamavano «instabilità controllata». Una contingenza della Storia, dopo le guerre devastanti dell’ex Jugoslavia, e anche una condizione dello spirito dei popoli che nei Balcani occidentali abitano, in un clima di tensione costante e risentimenti nazionalisti anche violenti che covano sotto la cenere. Oggi più che mai, rischia di trasformarsi in un’instabilità esplosiva. Da metà degli Anni ’9…
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Personaggio politico ambiguo, cresciuto come oppositore delle posizioni nazionaliste che poi ha finito per abbracciare, Milorad Dodik - contro cui ieri la procura bosniaca ha emesso un mandato di arresto - rischia di far cadere nel caos la Bosnia Erzegovina Un percorso di vita da politico, iniziato ancora nelle fila dei giovani comunisti all’inizio degli anni Ottanta, in questi giorni sta per trasformarsi in una delle storie più complesse e dannose, dalla fine della guerra degli anni Novanta, per l’intera Bosnia Erzegovina e…
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Di Euronews Agenzie: AP L'Ue ha annunciato l'ulteriore invio di forze di pace in Bosnia-Erzegovina dopo che il tribunale supremo del Paese ha sospeso le leggi adottate dall'entità regionale a maggioranza serba PUBBLICITÀ L'arrivo di truppe aggiuntivo in Bosnia-Erzegovina di Eufor, la Forza militare dell'Unione europea, è cominciato mercoledì alla luce delle rinnovate tensioni politiche e interetniche emerse nelle ultime settimane nel Paese…
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– “Ci dicono / da dieci anni ce lo dicono / che in Bosnia la guerra è finita”. Scriveva così il poeta e scrittore Abdulah Sidran, morto la primavera scorsa a Sarajevo. Ma davvero in Bosnia la guerra non sembra mai finita. È sempre sul punto di scoppiare di nuovo. Trent’anni, sei lustri, per contare e ricontare le vittime di Srebrenica (luglio 1995) e per valutare se gli accordi di Dayton (novembre 1995) sono stati davvero pace.
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Situazione tesa in Bosnia-Erzegovina dopo che oggi la Procura statale ha emesso un mandato di arresto per Milorad Dodik, il leader nazionalista serbo-bosniaco e presidente della Republika Srpska, la regione a maggioranza serba del Paese, accusato di minaccia all'ordine costituzionale. Analoghi ordini di arresto, con la medesima accusa, sono stati disposti dai giudici per il premier dell'entità Radovan Viskovic e il capo del parlamento locale Nenad Stevandic.
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Un secondo ordine di comparizione davanti alla Corte della Bosnia-Erzegovina per rispondere alle accuse di “attacco all’ordine costituzionale”. Probabilmente Milorad Dodik, presidente dell’entità a maggioranza serba della Bosnia-Erzegovina, la Repubblica Srpska, si aspettava un altro regalo nel giorno del suo compleanno. Insieme a lui sono stati convocati il Primo Ministro della RS, Radovan Višković, e il Presidente dell’Assemblea Nazionale della RS, Nenad Stevandić.
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Di Euronews I procuratori della Bosnia hanno emesso mandati di arresto per il presidente dell'entità della Republika Srpska Milorad Dodik e altri due funzionari, accusandoli di condotta anticostituzionale PUBBLICITÀ I procuratori statali della Bosnia hanno emesso mercoledì mandati di arresto per tre alti funzionari serbo-bosniaci, tra cui il presidente dell'entità a maggioranza serba della Repubblica Srpska (Rs), Milorad Dodik.
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Il presidente della Repubblica serba di Bosnia-Erzegovina sarebbe finito sotto l'occhio della magistratura per le sue mire separatiste. Analoghi ordini di arresto sono stati emanati nei confronti del premier della Rs Radovan Viskovic e del presidente del parlamento Nenad Stevandic. Per Dodik si tratta di "persecuzione politica", mentre il premier serbo dimissionario Vucevic parla di "rischio guerra civile" in caso di arresto.
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La Bosnia Erzegovina è sul punto di esplodere. La Procura federale della Bosnia ha ordinato l’arresto di Milorad Dodik, il leader serbo-bosniaco e presidente della Republika Srpksa - entità separatista a maggioranza serba - accusato di aver attentato all’ordine costituzionale della Bosnia. Analoghi ordini di arresto con la stessa accusa sono stati emanati nei c…
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Caos in Bosnia Erzegovina, la Procura ordina l'arresto del presidente filo russo della Repubblica Serba di Bosnia Dodik Cresce il caos in Bosnia Erzegovina dopo che la Procura del Paese ha ordinato all’Agenzia investigativa e di protezione (SIPA) di arrestare il presidente della Republika Srpska, Milorad Dodik, il primo ministro Radovan Viskovic e il presidente dell’Assemblea parlamentare, Nenad Stevandic.
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Nell'ex Jugoslavia il fuoco cova sempre sotto le ceneri dalla Bosnia al Kosovo, dove la tensioni etniche riaffiorano a singhiozzo, come un fiume carsico. L'ultima scintilla arriva dalla Bosnia Erzegovina con il nuovo braccio di ferro fra i serbi, il rappresentante della comunità internazionale e le altre componenti etniche dell'autorità di Sarajevo. Milorad Dodik, presidente della Republica Srpska, l'entità serba del paese, è stato condannato a fine febbraio a…
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L’Unione Europea ha annunciato un incremento della propria missione di mantenimento della pace in Bosnia-Erzegovina, a seguito delle recenti azioni del leader serbo-bosniaco Milorad Dodik. Quest’ultimo, recentemente condannato, ha imposto restrizioni alle istituzioni statali nelle regioni serbe del Paese, alimentando preoccupazioni riguardo a possibili spinte separatiste. In un comunicato diffuso venerdì sera, la Forza dell’Unione Europea in Bosnia-Erzegovina (EUFOR) ha dichiarato che “aumenterà…
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Di Giuseppe Gagliano – L’Unione Europea ha deciso di incrementare temporaneamente il contingente dell’Operazione Althea in Bosnia-Erzegovina, schierando 400 soldati aggiuntivi per supportare la stabilità del Paese. L’annuncio, diffuso il 7 marzo dall’EUFOR (European Union Force Bosnia Herzegovina), sottolinea che il dispiegamento avverrà nella settimana del 10 marzo, portando il totale delle forze a circa 1.500 unità.
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Una visitatrice al museo del Centro memoriale di Potocari, vicino a Srebrenica, in memoria delle vittime del massacro del luglio 1995 - Ansa Il Centro Memoriale di Srebrenica è stato chiuso al pubblico per motivi di sicurezza. Un comunicato della direzione, diramato ieri sera sul web, informa che la decisione è stata presa «a causa dell'incapacità di fornire adeguate garanzie di sicurezza ai nostri dipendenti, collaboratori, ospiti e visitatori, in seguito al colpo…
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