- L'omicidio di Fabio Ravasio, commerciante di Parabiago, ha scosso la comunità locale e sollevato interrogativi inquietanti. Il 9 agosto scorso, Ravasio è stato investito mortalmente mentre tornava a casa dal lavoro in bicicletta. Inizialmente, l'incidente sembrava opera di un pirata della strada, ma le indagini hanno rivelato un piano premeditato orchestrato dalla sua compagna, Adilma Pereira Carneiro, brasiliana di 49 anni.
Secondo la procura di Busto Arsizio, Adilma avrebbe registrato i due figli minori all'anagrafe con il cognome di Ravasio il giorno prima dell'omicidio, con l'intento di farli diventare unici eredi del patrimonio del compagno, stimato in circa 3 milioni di euro. Questo atto, apparentemente innocuo, si è rivelato essere parte di un piano diabolico per assicurarsi l'eredità.
Le indagini hanno portato alla luce un aspetto ancora più oscuro: il coinvolgimento della religione afrobrasiliana del candomblè. Adilma, devota agli Orixa, gli spiriti del candomblè, avrebbe affidato molte decisioni della sua vita a un pai de santo, una sorta di guida spirituale. Questo elemento ha aggiunto una dimensione mistica e inquietante al caso, sollevando domande sul ruolo delle credenze religiose nelle azioni della donna.
Il candomblè, una religione sincretica che mescola elementi africani, cattolici e indigeni, è praticata principalmente in Brasile. Gli Orixa, spiriti venerati nel candomblè, sono considerati intermediari tra il mondo umano e quello divino. Adilma avrebbe consultato il suo pai de santo per ottenere consigli e benedizioni, ma il suo coinvolgimento in un omicidio premeditato solleva dubbi sulla natura delle sue pratiche religiose.