Di svolta nella guerra si è parlato più volte dopo il 7 ottobre e dopo l’inizio di un conflitto sempre più ampio e sempre più imprevedibile. Israele ha decapitato Hamas e quasi raso al suolo la Striscia di Gaza, ha eliminato anche i capi di Hezbollah ma lo scenario futuro sembra riservare altri colpi di scena. Perché l’Asse della resistenza guidato dall’Iran non è sconfitto perché nonostante i successi…
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“Questo attacco è un tentativo di distogliere l’attenzione da Gaza e dal Libano, dove Israele ha avuto una settimana orribile”. Ex ricercatore alla Lauder School of Government, Diplomacy and Strategy di Herzliya, dopo il 7 ottobre Ori Goldberg ha lasciato l’accademia e oggi è analista indipendente sui rapporti fra Israele, dove vive, e Iran. Qual …
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La guerra perpetua di Israele Azioni e strategie di Israele in campo militare. Fatti, analisi e scenari. Il punto di Gagliano Israele sembra ormai intrappolato in una realtà di guerra perpetua, un elemento che, piuttosto che essere un’emergenza temporanea, è divenuto parte integrante della sua identità nazionale. La narrazione ufficiale giustifica la guerra come una necessità esistenziale, evocando riferimenti biblici e un “nemico archetipico” costantemente presente.
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La misura è colma. Lo Stato di Israele non può più stare nelle Nazioni Unite. È diventato uno Stato fuorilegge che infrange uno dopo l’altro i capisaldi del diritto internazionale e che fa sfoggio della propria impunità potendo contare sulla protezione politica e sul sostegno militare senza limiti degli Stati Uniti. Se così non fosse, …
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Puntata dedicata al volume di Limes "La notte di Israele", in edicola, libreria e sul sito per gli abbonati digitali da giovedì 24 settembre 2024. Tra guerra all'Iran e guerra civile. Gli adoratori dell'apocalisse. La sveglia suona ma l'Italia dorme. Puntata registrata il 23 ottobre 2024.Una produzione Limes / Gedi Visual.
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Dopo l’eliminazione di Rabin (1995) divenne inspiegabilmente primo ministro Benjamin Netanyahu. Tra le prime azioni politiche del suo mandato ci fu quella, provocatoria, di autorizzare la costruzione di una enorme Moschea a Nazareth, proprio accanto alla Chiesa dell’Annunciazione. La scelta allarmò oltre gli arabi cristiani (il 50% in città), anche i mussulmani moderati, perché chi avrebbe costruito la moschea sarebbero stati dei fanatici fondamentalisti.
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Alle origini del messianismo del Partito di Dio. L’attesa per il Mahdī e l’importanza del martirio. Il jihād locale contro Israele anticipa la fine dei tempi. Il rapporto tra lo sciismo duodecimano delle milizie e quello di Teheran. E se l’imam occultato fosse la Bomba? di Giacomo M. Arrigo
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Perché Israele continua ad alimentare la guerra? Un anno di conflitto inevitabile. Diritto e dovere israeliano di difendere lo stato coloniale imposto e costruito a discapito della popolazione palestinese ieri, di quella libanese oggi e dell’intero Medioriente in futuro. Una pronta risposta alla minaccia terroristica di matrice islamica. Israele, baluardo della civiltà in senso ampio, Israele avamposto della democrazia e dei valori occidentali in terra d’oriente, laddove quei valori…
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LIMES Qual è il fine strategico di Israele in questa guerra? MIZRAHI Occorre distinguere tra gli obiettivi bellici operativi e il piano per il dopoguerra. «Strategia» è un termine dal significato molto ampio. Può anche mutare forma, soprattutto durante una guerra. Tutto sommato, dopo il 7 ottobre Israele ha delineato in modo abbastanza esplicito e rapid…
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Molteni: “Una guerra prolungata per anni è inusuale nella storia d’Israele” Le prospettive militari e negoziali del conflitto in Medio Oriente, gli obiettivi di Tel Aviv e i rapporti tra Israele e Stati Uniti in vista del voto americano. Questi i temi al centro dell’intervista a Mirko Molteni (Analisi Difesa) a TGCOM 24 MEDIASET la mattina del 24 ottobre. Guarda il video qui sotto, a questo link o sul Canale You Tube di Analisi Difesa.
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Israele sta combattendo con successo la sua guerra di autodistruzione. Nelle parole del generale Udi Dekel, “è evidente che la leadership israeliana vede all’orizzonte solo la guerra perpetua”, che “beneficia solo i nemici di Israele e si allinea alla strategia iraniana”. Deriva suicida. Votata all’annientamento del Nemico — l’Iran e la sua costellazione imperiale — travolgendo tutti e chiunque s…
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Ho letto con grande interesse l’ottimo articolo di Adachiara Zevi, su Moked del 21 ottobre u.s. Non posso che condividere il suo auspicio di una guerra meno cruenta. L’autrice, giustamente, scrive che Israele «non può perdere la guerra contro il terrorismo pena la sua sopravvivenza». Quel che non mi pare di aver appreso è come rendere compatibile la vittoria contro il terrorismo con l’obiettivo di ottenere un minor numero di vittime civili anche se, sui numeri, non è un dettaglio che i dati siano prodotti…
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