
"Dollarizzazione" in Argentina: l'audace proposta del neo-presidente Javier Milei
L'Argentina si trova di fronte a una possibile svolta storica con il neo-eletto Presidente, Javier Milei, e la sua audace proposta di "dollarizzazione" del Paese latino americano. Milei, noto per le sue posizioni anarco-libertarie, ha fatto della sostituzione del peso argentino con il dollaro USA uno dei pilastri della sua campagna elettorale. Questa proposta, già discussa negli anni Novanta, mira a risolvere problemi come l'inflazione, la perdita di fiducia nella moneta nazionale e la fuga di capitali.
Il neo presidente ha promesso alla nazione questa riforma che comporterebbe: togliere dalla circolazione il peso argentino, abolire la banca centrale, usare a tutti gli effetti la valuta degli Stati Uniti come moneta nazionale. Questa "dollarizzazione" è una delle riforme che il neo-presidente eletto dagli argentini ha promesso alla nazione. L'anarco-libertario-capitalista Javier Milei ne aveva fatto uno dei temi principali della sua campagna elettorale.
Nonostante le sue posizioni audaci, Milei non è considerato un "pericolo per la democrazia". Nei 17 minuti in cui ha letto un discorso scritto, l'economista che ha stravinto le presidenziali di ieri in Argentina (con l'11,4 per cento di vantaggio, tre milioni di voti, sul 51enne peronista kirchnerista Sergio Massa) ha ribadito i punti del suo programma. La sua vittoria è stata celebrata con un discorso di vittoria "poco moderato", usando un eufemismo ed assai poco "presidenziale".








