Oasis e il caso del dynamic pricing: una questione di trasparenza

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Il ritorno degli Oasis ha scatenato un'ondata di entusiasmo tra i fan, ma ha anche sollevato polemiche riguardo al sistema di vendita dei biglietti. La band, che ha annunciato una serie di concerti per il 2025, è stata criticata per l'uso del "dynamic pricing" da parte di Ticketmaster. Questo sistema, che varia i prezzi dei biglietti in base alla domanda, ha portato molti fan a pagare cifre esorbitanti per assistere ai concerti.

Liam e Noel Gallagher hanno risposto alle critiche affermando di non essere a conoscenza dell'uso del dynamic pricing. Hanno dichiarato che tutte le decisioni riguardanti i biglietti e i prezzi sono gestite dai loro promoter e dal management. Questa dichiarazione ha sollevato ulteriori dubbi sulla trasparenza e sulla comunicazione tra la band e i suoi fan.

Ticketmaster, la piattaforma responsabile della vendita dei biglietti, ha difeso l'uso del dynamic pricing, sostenendo che è un metodo per combattere il bagarinaggio e garantire che i biglietti vadano ai veri fan. Tuttavia, molti critici sostengono che questo sistema penalizza i consumatori, costringendoli a pagare prezzi elevati per eventi molto richiesti.

Il caso del dynamic pricing ha attirato l'attenzione delle autorità europee. Brando Benifei, eurodeputato del PD, ha presentato un'interrogazione alla Commissione europea per denunciare il sistema di vendita dei biglietti. Secondo Benifei, il dynamic pricing potrebbe violare le regole a tutela dei consumatori, creando un mercato iniquo e poco trasparente.

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