Bruxelles, 14 apr. – La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e la premier italiana Giorgia Meloni “sono in contatto regolarmente. La presidente è in costante contatto con tutti i leader” degli Stati membri. Von der Leyen e Meloni “sono state in contatto nei giorni scorsi anche in relazione alla missione” della premier italiana a Washington, “e lo saranno ancora, prima della data programmata” per la visita della presidente del Consiglio al presidente Donald Trump…
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Approfondimenti:
"La presidente von der Leyen e la prima ministra italiana Giorgia Meloni sono stati in contatto regolare. La presidente è in costante contatto con tutti i leader Ue. Sono stati in contatto anche in relazione a questa missione negli ultimi giorni. E saranno in contatto prima della missione programmata", come von der Leyen ha detto "qualsiasi contatto con gli Usa è benvenuto". Quella di "negoziare accordi commerciali" "è nostra esclusiva competenza".
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Per l'Europa inizia una settimana decisiva nella partita sui dazi varati e poi congelati dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Oggi il commissario Ue al Commercio, Maros Sefcovic, sarà a Washington per dare il via alle trattative con la Casa Bianca. Le tariffe introdotte da Trump, con dazi del 20% nei confronti dell'Ue, sono appena state congelate per 3 mesi. "Vediamo come andranno i negoziati e speriamo - ha sottolineato il portavoce della Commissione europea, Olof Gill - in un nuovo…
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L'offensiva statunitense è pronta a partire. Giorgia Meloni, anche durante il fine settimana, continua a tenere vivi i rapporti con il suo staff in vista del doppio appuntamento fissato nella sua agenda. Giovedì volerà a Washington dove incontrerà il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Venerdì, invece, a Palazzo Chigi riceverà il vice, J.D. Vance. Dopo la tempesta dei dazi scoppiata negli ultimi dieci giorni, la presidente del Consiglio sarà la prima leader occidentale a incontrare l'inquilino della Casa…
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Una trattativa in due round. Il primo alla Casa Bianca, il secondo a Palazzo Chigi. Entrambi nel giro di 48 ore. Toccherà prima a Giorgia Meloni, che giovedì a Washington avrà il primo bilaterale ufficiale con Donald Trump. Mentre il giorno a seguire sarà la premier, a Palazzo Chigi, a fare da “padrona” di casa con il vice presidente J.D. Vance, in visita a Roma dal 18 al 20 aprile. Due incontri ricercati e voluti dopo il cambio di passo…
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Meloni giovedì 17 da Trump, venerdì riceverà Vance a Palazzo Chigi. Il governo ha diffuso l'agenda del presidente del Consiglio. L'invito americano Il 17 aprile in Usa ci sarà «Giorgia Meloni su invito americano e l'Italia potrà dare un contributo importante per spingere nella direzione di una trattativa e non di una guerra commerciale. La missione di Meloni porterà beneficio anche alla Ue». Lo ha detto il…
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Il governo italiano lavora per limitare gli effetti della guerra commerciale dei dazi. La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni la prossima settimana incontrerà nell'arco di 48 ore i vertici dell'amministrazione americana. L'agenda della premier diffusa da Palazzo Chigi, oltre a confermare la missione a Washington di giovedì con il bilaterale alla Casa Bianca con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, fissa per venerdì il faccia a faccia…
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Giovedì a Washington per incontrare il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Venerdì a Palazzo Chigi per ricevere il vice di Trump, J.D. Vance. Dopo dieci giorni di caos mondiale a entrare in azione è la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Non sarà per una trattativa solo italiana, ma per rendere più visibile il potenziale ruolo che vorrebbe ritagliarsi di ponte, di mediatore privilegiato, tra l’Europa e gli Stati Uniti.
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Il 17 aprile in Usa ci sarà "Giorgia Meloni su invito americano e l'Italia potrà dare un contributo importante per spingere nella direzione di una trattativa e non di una guerra commerciale. La missione di Meloni porterà beneficio anche alla Ue". Lo ha detto il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, in collegamento da Osaka con la conferenza stampa di chiusura del Salone del Mobile di Milano
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Due giorni a stelle e strisce per Giorgia Meloni che incontrerà nell’arco di 48 ore i vertici della Casa Bianca. Lo conferma l’agenda della premier diffusa da palazzo Chigi. All’insegna della richiesta di un’area comune zero dazi, come ribadito questa mattina dal vicepremier Antonio Tajani, giovedì 17 è in programma il bilaterale alla Casa Bianca con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Mentre per l’indomani 18 aprile a Roma è fissato il…
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Giovedì Giorgia Meloni da Trump a Washington, venerdì invece arriva Vance a Palazzo Chigi Giorgia Meloni sarà a Washington giovedì per parlare con il presidente Usa Donald Trump Getting your Trinity Audio player ready... ROMA – La premier Giorgia Meloni giovedì si recherà alla Casa Bianca a Washington per incontrare il presidente Usa, Donald Trump. Il giorno successivo, di ritorno in Italia, sarà la volta del vicepresidente J.
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Mire e sfide di Meloni con Trump Se i dazi sono diventati, per demerito di Donald Trump, la sostituzione della guerra con altri mezzi, i 90 giorni di sospensione delle super-tasse concessi dal presidente degli Stati Uniti ai Paesi da lui considerati nemici economici, cioè al resto del mondo, sono già da tutti utilizzati per elaborare le strategie di difesa e attacco. Si va dalla Cina, l’obiettivo principale da colpire che subito ha risposto per le rime -Trump e Xi Jinping si cannoneggiano a dazi e contro-dazi, ma sanno bene di dover trattare-…
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"Oggi bisogna sapersi adattare, reagire rapidamente, ma soprattutto difendere i nostri interessi comuni in un mondo instabile. Serve metodo. L'unità europea non si decreta. Durante la Brexit, l'abbiamo costruita con una strategia precisa. Ogni settimana io e il mio team inviavamo rapporti a tutte le istituzioni europee, e io partecipavo alle riunioni del Consiglio europeo. Sarebbe utileanche oggi. Ci vorrebbe una figura chiaramente identificata, che parli a nome delle tre istituzioni…
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Signore e signori, preparatevi: il 17 aprile 2025 è la data che segnerà la storia. La Meloni, sempre più protagonista sulla scena internazionale, decolla verso gli Stati Uniti per incontrare Donald J. Trump. Sul tavolo? Dazi, acciaio, auto, alluminio… e, probabilmente, un bel piatto di tensione geopolitica. L'intero pianeta sta con il fiato sospeso. Gli economisti si grattano la testa, mentre i diplomatici cercano di farsi passare la nausea a forza di smorfie.
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Next, la newsletter di Europa Today che ogni domenica mattina vi racconta cosa succederà nella settimana europea a venire, a cura di Alfonso Bianchi (per commenti, suggerimenti o critiche scrivete ad [email protected]). In cima all'agenda Il viaggio di Meloni - Gli occhi dell'Europa sono puntati su Giorgia Meloni. Il presidente del Consiglio italiano si appresta a volare a Washington per incontrare Donald Trump, in una missione personale ma che il governo spera possa avere conseguenze per…
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ROMA – «Tra Trump e Meloni, a prescindere dai dazi, c’è una visione comune strategica su quattro punti fondamentali». Angelo Bonelli, portavoce di Europa verde e deputato di Avs, sostiene che la premier con il suo viaggio negli Stati Uniti «rischia di indebolire l’Europa». Quali sono questi punti? «Il primo riguarda l’indebolimento delle normative europee, il secondo lo smantellamento del Green…
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ROMA – Non dovrebbe andare al Congresso americano, anche se l’opzione resta sul tavolo: Giorgia Meloni intende concentrarsi sul colloquio con Donald Trump ed evitare possibili sbavature nella missione americana. Con il presidente americano spingerà al massimo sul progetto lanciato negli ultimi giorni anche da Ursula von der Leyen e Elon Musk: un’area a “dazi zero”, un mercato unico e di libero sc…
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Sa che i conti si faranno solo alla fine. Perché quando si parla di Donald Trump nessuno ha «la palla di vetro» ed è meglio prepararsi a ogni scenario. Inclusi colpi di scena e sortite teatrali a favore di telecamere. Ma alcuni conti sono stati già fatti e Giorgia Meloni li presenterà sulla Resolute desk del presidente americano nel bilaterale di giovedì per bilanciare le pressanti richieste della controparte sui dazi e altri dossier in sospeso.
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Roma, 12 apr. – “Certo la sospensione di 90 giorni dei dazi è stata un bel colpo di fortuna. L’incontro con Donald Trump a guerra commerciale in corso avrebbe rischiato di trasformarsi in una catastrofe, adesso è stato declassato ad alto rischio. Perché comunque con lui non si sa mai”. A leggere il ‘termometro’ è un esponente di governo che segue da vicino la questione dazi e che ha osservato l’ottovolante di pochi giorni fa, dalla frase volgare del tycoon (“tutti vogliono baciarmi il c.
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Il sabato in cui S&P promuove l'Italia non porta un buon consiglio ad Angelo Bonelli. L'ultima sparata su Meloni da Trump giovedì prossimo è da incorniciare come sempre nell'album delle peggiori performance. Mentre la commissione europea, Politico, Weber, Confindustria, imprenditori lodano il ruolo di interlocuzione con gli Usa del
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Fratelli d’Italia e il governo italiano avevano manifestato inizialmente una posizione cauta, ma nelle votazioni ufficiali nel Consiglio dell’Ue l’Italia ha votato a favore delle contromisure contro i dazi statunitensi, contraddicendo in modo clamoroso sia le intenzioni iniziali sia la linea propagandata anche in questi giorni. Immaginiamo che la notizia non sia sfuggita all’amministrazione Usa. L’Ungheria è stato l’unico Stato membro a opporsi formalmente a queste misure.
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NEW YORK Dalla sospensione dei dazi per 90 giorni, pur mantenendo una soglia del 10 per cento per tutti – Cina esclusa -, si sono rincorse molte speculazioni riguardo le motivazioni che abbiano spinto Trump, il Segretario di Stato al Tesoro e l’amministrazione repubblicana a questa scelta che ha dato respiro alle borse e ne ha consentito un balzo in positivo. La speculazione ha avuto un ruolo determinante e, qui negli USA, è già partita la richiesta dei democratici di…
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“Vi spiego le due vie del governo Meloni per rispondere ai dazi” ▷ Intervista al Sen. De Carlo (FDI)
In un momento di grande tensione commerciale tra Europa e Stati Uniti, i riflettori sono puntati sulle strategie del governo italiano per affrontare i nuovi dazi imposti – poi revocati in una sorta di tregua – dall’amministrazione Trump. Con un incremento del 20% sulle esportazioni europee, il rischio di una guerra commerciale resta concreto, ma Roma punta sul dialogo e su risposte coordinate con l’UE.
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Da oltre un secolo gli Stati Uniti vengono riconosciuti come la nazione più potente e democratica del mondo. I bilanciamenti costituzionali regolano i poteri del suo presidente, la libertà, la tecnologia, la capacità militare, la concentrazione di cervelli arrivati da ogni continente ne hanno fatto un campione indiscutibile. «Se Mussolini avesse visto l’elenco telefonico di New York – diceva Giovanni Ansaldo – non sarebbe mai entrato in guerra».
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