'Non tralasciamo di pregare per la pace. Non dimentichiamo che la guerra sempre è una sconfitta'. Lo ha ribadito Papa Francesco, al termine dell'Angelus, in piazza San Pietro.... Leggi tutta la notizia
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"Non tralasciamo di pregare per la pace. Non dimentichiamo che la guerra sempre è una sconfitta". Lo ha ribadito Papa Francesco, al termine dell'Angelus, in piazza San Pietro.... Leggi tutta la notizia
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“Non dimentichiamoci di pregare per la pace. La guerra è sempre una sconfitta“. Lo ha detto Papa Francesco, affacciandosi dal Palazzo apostolico in occasione della recita dell’Angelus. La vicinanza agli abitanti di Los Angeles “Sono vicino agli abitanti della contea di Los Angeles, California, dove nei giorni scorsi sono divampati incendi devastanti. Prego per tutti voi” le parole di Papa Francesco, affacciandosi dal Palazzo Apostolico in occasione della recita dell’Angelus.
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Roma, 12 gen. – “Non dimentichiamoci di pregare per la pace, la guerra è sempre una sconfitta”. Papa Francesco, al termine dell’angelus in piazza san Pietro, ha rinnovato il suo appello per la pace nel mondo.
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ROMA (ITALPRESS) – “Non tralasciamo di pregare per la pace. Non dimentichiamo che la guerra sempre è una sconfitta”. Lo ha ribadito Papa Francesco, al termine dell’Angelus, in piazza San Pietro. Il Pontefice, ha sottolineato di essere “vicino agli abitanti della Contea di Los Angeles, California, dove nei giorni scorsi sono divampati incendi devastanti. Prego per tutti voi”. Poi, ha aggiunto: “Questa mattina ho avuto la gioia di battezzare alcuni neonati, figli di dipendenti della Santa Sede e…
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Città del Vaticano Il sorriso per la dirompente esibizione del CircAfrica in Aula Paolo VI (con tanto di elefanti animatronics), lascia presto il posto al dolore, sul volto del Papa, per il perdurare dei conflitti che piagano diversi ‘pezzi’ del mondo. “Non dimentichiamo di pregare per la pace”, scandisce Francesco al termine dell’udienza generale di oggi, 8 gennaio, dopo una catechesi interamente dedicata alla piaga dello sfruttamento, degli abusi e della costrizione al lavoro per centinaia di…
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Di Redazione Città del Vaticano , mercoledì, 8. gennaio, 2025 9:53 (ACI Stampa). Dopo la Catechesi e i saluti nelle varie lingue, l’aula Paolo VI in Vaticano è stata animata dai coinvolgenti balli e suoni del fantasioso e varipinto mondo di CircAfrica, un circo itinerante ( in Italia, a Roma, per la prima volta dal 21 dicembre scorso al 2 febbraio) composto da circa 50 artisti provenienti da 32 nazioni africane.
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Città del Vaticano Nel tweet odierno, Papa Francesco – riprendendo le parole usate al termine dell’Angelus dell’Epifania – esprime i suoi “auguri più cordiali alle comunità ecclesiali dell’Oriente che oggi celebrano il Santo Natale” e assicura in modo particolare la sua preghiera “per chi soffre a causa dei conflitti in atto. A tutti Gesù, Principe della Pace, porti pace e serenità”, conclude il Pontefice.
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Città del Vaticano [ Anche nelle notti più oscure brilla una stella. È la stella di Gesù, che viene a prendersi cura della nostra fragile umanità. Mettiamoci in cammino verso di Lui. Non diamo all’apatia e alla rassegnazione il potere di inchiodarci nella tristezza di una vita piatta. #TempodiNatale ] La "stella di Gesù", luce nelle debolezze umane e orizzonte verso il quale mettersi "in cammino" per non scadere in un'esistenza "piatta"…
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Al termine dell’Angelus di ieri, 6 gennaio, dopo la Messa nella solennità dell’Epifania, il Papa a rivolto il suo appello ai fedeli in piazza San Pietro: «Non dimentichiamo di pregare per la pace in Ucraina, in Israele e in tutti i Paesi che sono in guerra». Quindi ha rivolto i suoi auguri alle comunità ecclesiali dell’Oriente, che oggi celebrano il Natale: «Assicuro in modo particolare la mia preghiera per quelle che soffrono a causa dei conflitti in atto», le sue parole.
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Papa Francesco: "Più simili a pastori o insensibili alla presenza di Gesù?" Papa Francesco ha parlato in occasione dell'Angelus in piazza San Pietro. "A quale categoria apparteniamo? Siamo più simili ai pastori, che la notte stessa vanno in fretta alla grotta, e ai Magi d’oriente, che partono fiduciosi alla ricerca del Figlio di Dio fatto uomo; o siamo più simili a coloro che, pur essendo fisicamente vicinissimi a Lui, non aprono le porte del loro cuore e della loro…
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Nella Messa del 6 gennaio l'auspicio di seguire la stella per camminare nell'amore. Ieri, 5 gennaio, nuovo appello di pace. "Basta colpire i civili". Aperta la Porta Santa di San Paolo fuori le Mura
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“Oggi la Chiesa celebra la manifestazione di Gesù, e il Vangelo si concentra sui Magi, che al termine di un lungo viaggio giungono a Gerusalemme per adorare Gesù. Se facciamo attenzione, scopriamo una cosa un po’ strana: mentre quei sapienti da lontano arrivano a trovare Gesù, quelli che erano vicini non muovono un passo verso la grotta di Betlemme. Attirati e guidati dalla stella, i Magi affrontano spese ingenti, mettono a disposizione il loro tempo, accettano i tanti rischi e le incertezze che a quei tempi non mancavano mai.
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Benedetta Capelli – Città del Vaticano Lontananza e vicinanza. Sono i due opposti che guidano la riflessione di Papa Francesco all’Angelus in una piazza san Pietro colorata dal 38.mo corteo storico “Viva la Befana”, quest’anno dedicato alla città di Amelia, e che nel giorno dell’Epifania sfila per via della Conciliazione. Il Pontefice si sofferma sull’atteggiamento di chi accoglie la nascita di Gesù, andando di fretta come i pastori, venendo da lontano come i Magi o restando lontani…
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Papa Francesco si è affacciato alla finestra dello studio del Palazzo Apostolico Vaticano e ha recitato l’Angelus con i fedeli presenti in Piazza San Pietro. Le parole del Santo Padre “Noi, oggi, a quale categoria apparteniamo? Siamo più simili ai pastori, che la notte stessa vanno in fretta alla grotta, e ai Magi d’Oriente, che partono fiduciosi alla ricerca del Figlio di Dio fatto uomo; o siamo più simili a coloro che, pur essendo fisicamente vicinissimi a lui, non aprono le porte del loro cuore e della loro vita…
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"Una forte cultura dell'accoglienza, in cui alle serrature della paura e del rifiuto si preferiscano gli spazi aperti dell'incontro, dell'integrazione e della condivisione" è la raccomandazione con cui il Pontefice anticipa l'Angelus di mezzogiorno, durante l'omelia della messa nella Solennità dell'Epifania “La stella ci parla del sogno di Dio: che tutta l’umanità, nella ricchezza delle sue differenze, giunga a formare una sola famiglia, e che viva concorde nella…
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La Stella Cometa che i re Magi seguirono fiduciosi da Oriente per arrivare nell'umile grotta di Betlemme resta una potente immagine allegorica «in un mondo dove le persone e le nazioni, pur dotate di mezzi di comunicazione sofisticati e potenti, sembrano diventate meno disponibili a comprendersi, ad accettarsi, ad incontrarsi nella loro diversità». La festa dell'Epifania è l'occasione per ripetere tre parole che sembrano mancare in ogni ambiente.
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“In questo momento in cui stiamo fortemente pregando per la pace c’è una guerra più profonda che dobbiamo combattere, tutti! E’ la decisione forte e coraggiosa di rinunciare al male e alle sue seduzioni e di scegliere il bene, pronti a pagare di persona: ecco il seguire Cristo, ecco il prendere la propria croce!” Lo ha detto il Papa questa mattina, prima della preghiera dell’Angelus, recitata in Piazza san Pietro insieme a quasi 100mila fedeli.
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La comunità internazionale agisca con fermezza perché nei conflitti sia rispettato il diritto umanitario. Basta colpire i civili, le scuole, gli ospedali, basta colpire i luoghi di lavoro. Non dimentichiamo che la guerra sempre è una sconfitta, sempre". Lo ha ripetuto ieri papa Francesco che, all’Angelus, ha invocato la pace per le terre afflitte da conflitti: Ucraina, Palestina, Israele, Libano, Siria, Myanmar, Sudan
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ROMA (ITALPRESS) – “C’è bisogno di speranza, di luce e di pace”. Lo dice Papa Francesco durante l’Angelus a Piazza San Pietro commentando il Vangelo di oggi. “Dio ci invita sempre a fare il primo passo” ha aggiunto, quindi ha rivolto il pensiero a tutte le regioni martoriate dalla guerra. “Continuiamo a pregare per la pace in Ucraina, Palestina, Israele, Libano, Siria, Myanmar, Sudan. La comunità internazionale agisca con fermezza perchè nei conflitti sia rispettato il diritto umanitario.
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“Faccio appello alla comunità internazionale affinché agisca con fermezza per il rispetto del diritto umanitario: basta colpire civili, scuole e ospedali, basta colpire luoghi di lavoro. Non dimentichiamo che la guerra è sempre una sconfitta”. Lo ha detto Papa Francesco al termine dell’Angelus in piazza San Pietro. “Continuiamo a pregare per la pace in Ucraina, Palestina, Israele, Siria, Myanmar”, ha affermato Bergoglio.
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Vaticano, Papa: "Basta colpire scuole e ospedali, guerra è sempre una sconfitta" 05 gennaio 2025 "Faccio appello alla comunità internazionale affinché agisca con fermezza per il rispetto del diritto umanitario: basta colpire civili, scuole e ospedali, basta colpire luoghi di lavoro. Non dimentichiamo che la guerra è sempre una sconfitta". Lo ha detto Papa Francesco al termine dell'Angelus in piazza San Pietro
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“Faccio appello alla comunità internazionale affinché agisca con fermezza per il rispetto del diritto umanitario: basta colpire civili, scuole e ospedali, basta colpire luoghi di lavoro. Non dimentichiamo che la guerra è sempre una sconfitta“. Lo ha detto Papa Francesco al termine dell’Angelus in piazza San Pietro. “Continuiamo a pregare per la pace in Ucraina, Palestina, Israele, Siria, Myanmar”, ha affermato Bergoglio.
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"Continuiamo a pregare per la pace in Ucraina, in Palestina, Israele, Libano, Siria, Myanmar e Sudan. Viviamo in un tempo non facile dove c'è tanto bisogno di luce, di speranza e di pace, un mondo dove gli uomini a volte creano situazioni così complicate, che sembra impossibile uscirne", ha detto il Pontefice durante l'Angelus "La comunità internazionale agisca con fermezza perché nei conflitti sia rispettato il diritto umanitario.
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