Ascolta la versione audio dell'articolo 3' di lettura La guerra commerciale tra Stati Uniti e il resto del mondo è iniziata questa settimana quando Donald Trump ha annunciato dazi del 25% sui beni importati da Canada e Messico e del 10% su quelli dalla Cina. Salvo poi rinviare di un mese nei confronti dei primi due Paesi aprendo spiragli di trattative. In attesa di capire dove si andrà a parare (ventilato anche un 10% nei confronti dell’Eurozona) va ricordato la guerra delle…
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La politica dei dazi ingaggiata da Trump contro il resto del mondo rappresenta il tentativo disperato di fermare il declino degli Stati uniti e di forzare la mano ad alleati e amici Donald Trump ha mantenuto la promessa di imporre barriere commerciali ai principali partner commerciali degli Stati uniti, a eccezione del Messico, i cui dazi sono stati ritardati all’ultimo minuto. Citando l’afflusso di droghe e «immigrati clandestini», il presidente ha annunciato un dazio del 25% sui beni provenienti da Messico e Canada (con un’eccezione del 10%…
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Di Piero Cingari I dazi di Trump potrebbero comprimere la crescita europea del 2025, sostengono i principali analisti di Wall Street. Goldman Sachs stima l'Eurozona a uno +0,7 per cento. L'euro più debole potrebbe offrire solo un sollievo parziale PUBBLICITÀ Una nuova ondata di incertezza, legata ai rischi di una guerra globale di dazi, potrebbe colpire la già fiacca economia europea e le operazioni delle stesse banche d'investimento statunitensi, che…
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Di Antonio Troise ROMA Alessandro Lanza , docente di Economia alla Luiss di Roma, non è per niente sorpreso dalla reazione cinese ai dazi di Trump. "Mi verrebbe da dire: chi di dazio ferisce, di dazio perisce. La verità è che con le guerre commerciali stanno tutti peggio. Il sistema potrebbe funzionare se un Paese decide le tariffe e gli altri restano fermi. Invece, dal momento che tutti reagiscono, il risultato è che i prezzi dei beni finali aumenteranno e il sistema industriale soffrirà.
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La Guerra dei Dazi lanciata da Donald Trump contro i tre principali partner commerciali degli Stati Uniti rimane finora un conflitto a bassa intensità. Dopo gli accordi raggiunti all'ultimo minuto (pausa di 30 giorni) con Messico e Canada, minacciati di tariffe del 25% su una serie di prodotti se non si fossero impegnati a combattere l'immigrazione illegale e il traffico di fentanyl ai rispettivi confini, ieri sono scattate le misure contro la Cina
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La guerra dei dazi di Trump è ufficialmente iniziata con una dichiarazione che non lascia spazio a dubbi: «Accadrà sicuramente con l’Unione Europea, e l’Ue è un’atrocità». Mentre Bruxelles valuta le proprie contromisure, la Cina è già passata all’azione. Nel mondo di Trump, un surplus commerciale con gli Stati Uniti è considerato ingiusto, sintomo di un accordo sbagliato. Solo l’incertezza genera…
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I dazi restano al centro delle attenzioni dell’agenda Trump , dopo la sospensione di quelli contro Messico e Canada . “Mi piace l’idea di dazi reciproci con altri Paesi”, ha detto ieri il presidente degli Stati Uniti durante una giornata caotica, tra dazi annunciati, rimandati, applicati e minacciati. Se Canada e Messico hanno scelto la via diplomatica per convincere Trump a rinviare di un mese l’introduzione dei dazi, la Cina ha scelto la strategia opposta: ai dazi statunitensi del 10% sulle importazioni dei prodotti cinesi…
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Con calma tutta orientale, la Cina ha reagito ai dazi del 10% imposti da Donald Trump con nuovi dazi sui prodotti statunitensi e avviando un'indagine antitrust su Google. Xi Jinping ha anche aggiunto il proprietario di Calvin Klein e la società di sequenziamento genico Illumina alla sua lista nera delle entità straniere sanzionabili. Tutto nell'attesa che ad horas i due pres…
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C’è un possibile shock nazionale. E, al suo interno, un impatto sugli equilibri macroeconomici tra aree del Paese. L’ipotesi di nuovi dazi commerciali degli Stati Uniti nei confronti delle merci europee, rilanciata con veemenza dal presidente Donald Trump , potrebbe pesare, in uno scenario intermedio, 3,8 miliardi di euro del Pil nazionale e 5,8 miliardi di euro dell’export verso gli Usa. Con una ricaduta in termini di posti di lavoro di oltre 53mila Ula, unità lavorative per anno.
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L'economista smonta l'allarmismo sui dazi di Trump e rifila frecciate sparse: "Non si leggono più i grandi libri sul commercio mondiale scritti dal premio Nobel Krugman ma si seguono i modelli alla Cottarelli, alla Monti e alla Bocconi-Luiss" - Il video
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LONDRA – Il primo round della “più stupida guerra commerciale di tutti i tempi”, come l’ha chiamata il Wall Street Journal, si è concluso con un sostanziale pareggio: gli Stati Uniti hanno congelato per un mese l’aumento delle tariffe doganali a Messico e Canada, in cambio di maggiori misure di questi ultimi per fermare narcotraffico e immigrazione clandestina. Ma l’offensiva promessa da Donald T…
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L'Indice di Volatilità CBOE VIX (VIX) ha registrato volatilità negli ultimi due giorni, ma ha restituito la maggior parte dei guadagni determinati dai dazi commerciali su Messico e Canada, dopo che Trump li ha annullati all'ultimo minuto e ha posticipato la decisione di altri 30 giorni. Tuttavia, i dazi del 10% sulla Cina sono già stati imposti. I mercati stanno cercando di analizzare le possibili conseguenze che tale decisione potrebbe comportare per il mercato…
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ANSA La risposta cinese è arrivata. Ma, secondo gli analisti, è stata “morbida”. Interlocutoria. Niente muri, almeno per ora. La guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina non entra nella sua fase incandescente. Al presidente Usa Donald Trump che ha imposto tariffe del 10% sulle importazioni cinesi, Pechino ha risposto con un pacchetto che prevede una tassa del 15% su alcuni tipi di carbone e gas naturale liquefatto e una tariffa del 10% su petrolio greggio, macchinari agricoli, auto di grossa cilindrata e pick-up.
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Nessuna concessione a Trump sui dazi, l'Ue deve prepararsi a una "ritorsione". E' la posizione di Parigi espressa dai suoi ministri dell'Industria e del Commercio, Marc Ferracci e Laurent Saint-Martin, a margine del Consiglio informale Ue Competitività a Varsavia. "Penso che non dobbiamo entrare in una trattativa facendo delle concessioni, non è l'approccio giusto", ha detto Ferracci, auspicando che l'Ue stabilisca "una posizione comune".
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Mentre già diversi paesi tremano per i dazi imposti con l'inizio di febbraio dal presidente statunitense Donald Trump, l'Italia inizia a farsi i conti in tasca. L'imposizione delle imposte sui consumi, che vanno a colpire la circolazione dei beni in questo caso tra Usa e altri paesi, potrebbe toccare anche all'Europa con perdite in Italia stimate da Confartigianato in circa 11 miliardi di euro. A pagarne il prezzo più caro nel nostro paese sarebbe la Lombardia, che potrebbe arrivare a perdere…
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