La premessa riguarda il contesto e la sua gravitas: la fine irreversibile di un ordine mondiale; l’unilateralismo brutale di Trump che non vede la Russia come una minaccia e considera marginale la stabilità europea; l’Ucraina, per quel che rappresenta la resistenza del suo popolo in termini etico-morali e politici, perché abbandonarla per l’Europa significherebbe perdere se stessa e consegnarsi all’irrilevanza.
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"E' giusto che ci sia una discussione seria, quando il mondo cambia il compito di un grande partito della sinistra è trovare luoghi e sedi per capire come collocarsi in questa stagione. E' una responsabilità che abbiamo tutti ed è interesse della segretaria, che io sostengo, che questa discussione si faccia nelle forme e con la rapidità necessarie". Lo ha detto Gianni Cuperlo, ai cronisti in Transatlantico, dopo il voto all'Europarlamento sulla Difesa Ue in cui il…
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Schlein, se il partito non ti segue non vai da nessuna parte Non spira un’aria di grande fiducia intorno alla segretaria del Pd Elly Schlein, e pare quasi un ricordo il clima di unità interna che ha accompagnato i primi due anni di vita della numero uno del Nazareno. Un clima invero abbastanza atipico per il Pd e per la sinistra in generale, da sempre abituata a lotte intestine senza pari. Così mentre sui desk delle redazioni si depositano i risultati di un sondaggio SWG che dà il gradimento della…
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Su argomenti di grande attualità come la guerra della Russia all’Ucraina, la lotta dei terroristi di Hamas ad Israele, il cordone ombelicale con la Cgil mantenendo contemporaneamente i rapporti col mondo industriale, finanziario, bancario e con le grandi imprese di costruzione della Lega delle cooperative, essere a parole a favore dell’Unione europea ma anche contro sul caso del riarmo e della difesa, cercare di mantenere nello stesso partito uomini dalle idee diverse come Alfieri, Guerini, Fioroni, Gentiloni…
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La segretaria del Pd sta ricevendo critiche sulle sue posizioni verso il conflitto russo-ucraino e sul piano di riarmo annunciato dall’Europa. Arrivano stroncature. Dai compagni di partito, nell’effluvio permanente di sostituirla, i cosiddetti centristi alla Guerini, già ministro della Difesa, e dai riformisti di contorno, neo tedofori dell’atlantismo europeo, qualcuno nostalgico cantore della bella époque andata.
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La segretaria del Partito democratico Elly Schlein (foto Ansa) Su Linkiesta Mario Lavia scrive: «Ma più che il merito a colpire è soprattutto il tono di Schlein, un tono da Fatto quotidiano, da Giuseppe Conte (tra parentesi, come avevamo scritto, il Movimento 5 stelle non parteciperà alla manifestazione per l’Europa del 15 marzo), da Nicola Fratoianni: vuoi vedere che il fantomatico campo largo si unisce sotto le insegne dell’opposizione all’Europa politica? La dichiarazione della numero uno del Pd rinsalda…
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