Che sta succedendo nella scuola Sandro Pertini di Monfalcone? Ve lo spiego. Ci sono quattro studentesse che si presentano con il niqab, un velo quasi integrale, con una sola fessura sugli occhi, vanno in una stanza apposita, vengono svelate e quindi vengono identificate dalla referente dell’istituto che si sincera che a entrare in classe siano le allieve effettivamente iscritte. Quindi le professoresse sanno che quella con il niqab nero ma con le scarpe gialle si chiama Francesca e quell’altra si chiama…
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Approfondimenti:
«Serve un divieto per la copertura integrale del volto. È urgente. Sono sempre di più e sempre più giovani le donne, le ragazze, che indossano il velo integrale e il caso della scuola di Monfalcone, a cui non attribuiamo alcuna responsabilità, è solo il sintomo di un’evidente pratica dell’uso di indumenti e accessori che coprono interamente volto e corpo». Non ci sta la Lega del Friuli Venezia Giulia.
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Per la dirigente Carmela Piraino, è il modus operandi per evitare che le le ragazze lascino la scuola. Per le forze politiche di Monfalcone e del Friuli è l'occasione per accelerare la richiesta di una legge che regoli le politiche sul velo. Ieri mattina è stata convocata una conferenza a Monfalcone con i vertici regionali della Lega e l'ex sindaca (europarlamentare oggi) Anna Maria Cisint…
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Integrazione, regole e buon senso: è su questi tre punti che l'istituto professionale Sandro Pertini, a Monfalcone, sta cercando di fare i conti, tentando un equilibrio che possa far funzionare le cose. Alcune ragazze musulmane iscritte alla scuola, infatti, entrano in classe con il niqab, il velo nero che copre interamente il volto delle donne che lo indossano. Un capo che, di fatto, cela l'identità di chi lo veste.
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L'istituto professionale Sandro Pertini di Monfalcone ammette a lezione cinque ragazze, di fede musulmana e di origine bengalese, con il volto coperto dal burqa e dal niqab. Così la Lega del Friuli Venezia Giulia, con il capogruppo Antonio Calligaris, presenta immediatamente una mozione in Consiglio regionale per chiedere al Governo nazionale di vietare l'uso del velo…
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Il volto velato. Solo una fessura per gli occhi: non siamo in Afghanistan ma all'istituto superiore Sandro Pertini di Monfalcone, nel cuore del Friuli più multietnico. Sembra incredibile, ma, come ha rivelato il quotidiano Il , quattro studentesse si presentano a scuola bardate in questo modo tutte le mattine. Prima di entrare in classe, un'impiegata dell'istituto fa loro alzare il velo, per essere sicura che siano proprio loro e non altre, sotto il niqab .
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Ogni giorno alle 8 prima di arrivare in classe le studentesse che indossano il niqab fanno una sosta in una stanza all’ingresso dell’istituto e alzano il velo. Così i professori sanno che a entrare a scuola sono effettivamente le allieve iscritte. È la soluzione della dirigente scolastica Carmela Piraino nell’istituto professionale Sandro Pertini di Monfalcone (Gorizia). La città ha il trenta p…
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“Il velo integrale non è l’espressione di una cultura, ma è lesivo della dignità, della libertà e del rispetto verso le donne”: a sostenerlo è stato l’assessore regionale all’Istruzione e alla formazione di Pordenone, Alessia Rosolen, intervenendo nel dibattito sull’uso del niqab da parte di studentesse all’istituto “Pertini” di Monfalcone. A questo proposito, l’assessore ha…
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La soluzione si è resa necessaria per identificare le alunne che indossano il velo integrale. Ma il problema di integrazione resta e anche la politica concorda: "Niqab incompatibile con la nostra cultura"
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Prima di entrare in classe le ragazze musulmane dell’istituto superiore “Sandro Pertini” di Monfalcone devono alzare il velo in una stanza privata e farsi riconoscere. E’ quanto accade in questa scuola secondaria di secondo grado in provincia di Gorizia, dove fino a poco fa governava Anna Maria Cisint (ora europarlamentare leghista) nota per le sue crociate contro i centri islamici e il cricket. Ora la questione è…
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A scuola con il velo sì, ma prima di entrare si deve fare il riconoscimento. Le studentesse musulmane della scuola Sandro Pertini di Monfalcone ogni mattina, prima di iniziare le lezioni, alzano il velo davanti ad un referente e dimostrano la propria identità. Questo breve racconto descrive uno spaccato della convivenza, non sempre facile, tra italiani e musulmani. Il Radar valori, comportamenti, gusti, consumi e scelte politiche di Swg…
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Ogni mattina, a Monfalcone, un rituale silenzioso si ripete all'Istituto Superiore Sandro Pertini. Le ragazze che indossano il niqab arrivano poco prima delle otto, entrano in una stanza appartata e, lontano da occhi indiscreti, sollevano il velo per un riconoscimento privato. È un compromesso delicato, ma necessario, che la dirigente scolastica Carmela Piraino ha deciso di adottare per garantire a queste giovani il diritto all'istruzione senza rinunciare alle loro convinzioni personali.
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Oggi la Lega Lombarda torna con uno dei suoi cavalli di battaglia, una mozione per vietare il velo islamico, in particolare nelle scuole, senza fare troppe distinzioni fra burqa e niqab (copertura integrale del volto) e hijab, che è simile al fazzoletto usato anche in Italia da molte donne. Con una mozione che viene discussa oggi in Consiglio regionale il Carroccio sollecita «il Governo e il Parl…
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Il C-MOVIE Film Festival sta per tornare, e le aspettative sono alte! Questa manifestazione, che celebra il cinema al femminile, si svolgerà a Rimini dal 13 al 15 marzo 2025. Organizzato da Kitchenfilm e guidato dalla regista Emanuela Piovano in collaborazione con la Cineteca di Rimini, il festival si propone di essere un punto di riferimento per riflessioni profonde su Cinema, Corpi e Convivenze. Un programma ricco di eventi Il…
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Il bullismo è un fenomeno complesso e doloroso che si manifesta in diverse forme, sia nel mondo reale che online. Ogni anno, il 7 febbraio, si celebra la Giornata mondiale contro il bullismo e il cyberbullismo, istituita per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema delicato. Durante questa giornata, si promuovono rispettive e inclusività, cercando di combattere ogni forma di prevaricazione e abuso, sfruttando anche i mezzi di comunicazione più moderni.
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