Napoli – “Io non ho voluto fondare un partito personale, ma stiamo promuovendo una costituente dei territori. Nulla può nascere all’interno delle istituzioni, ma deve nascere sui territori. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a margine di un convegno a Napoli. Se guardiamo a loro forse riusciamo a risolvere problemi enormi come l’aumento del costo dell’energia” Noi dobbiamo continuare ad ispirarci ai nostri sindaci di tutta Italia, che ogni mattina si rimboccano le maniche e senza fare polemiche cercano di…
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Di Maio “Non ho fondato un partito…"
Approfondimenti:
(ITALPRESS) – “Io non ho voluto fondare un partito personale, ma stiamo promuovendo una costituente dei territori. Se guardiamo a loro forse riusciamo a risolvere problemi enormi come l’aumento del costo dell’energia” Nulla può nascere all’interno delle istituzioni, ma deve nascere sui territori. Noi dobbiamo continuare ad ispirarci ai nostri sindaci di tutta Italia, che ogni mattina si rimboccano le maniche e senza fare polemiche cercano di risolvere problemi concreti.
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Luigi Di Maio vs Giuseppe Conte: motivi personali dietro l’addio ai 5 Stelle. Luigi Di Maio se n’è andato dal Movimento 5 Stelle per vari motivi, tra cui l’ormai palese distanza ideologica dai fondamenti del Movimento. Giuseppe Conte e il consiglio per Luigi Di Maio. Giuseppe Conte non ha paura di sbilanciarsi riguardo a qualche dovrebbe essere ora la prossima mossa di Di maio, pur rimanendo criptico: “Io le dimissioni non le chiederò.
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ew Amsterdam 4 su Canale 5 e in streaming: le anticipazioni del 24 giugno. Tre nuove puntate della quarta stagione di New Amsterdam vanno in onda venerdì 24 giugno su Canale 5 e in streaming su Mediaset Infinity: ecco le trame e le anticipazioni
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Parole che suonano come una minaccia, come a dire 'ci vediamo in Tribunale'. "Proprio mentre intervistava Conte.". Su questo suggerirei a Luigi Di Maio e agli altri amici che hanno deciso di costituire un nuovo gruppo, decisione legittima, di non insistere oltre perché sono espressioni che noi non consentiamo più", tuona Conte. 24 giugno 2022 a. a. a. Sale lo scontro tra Giuseppe Conte e Luigi Di Maio.
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«Mettiamola così: ci stupiremmo molto», ironizza una fonte di governo, «se da settembre a dicembre non succedesse qualcosa». Verso ottobre, poi, inizierà un'altra partita, che proseguirà sino al voto e si annuncia durissima Un simile strumento, secondo chilo contesta, va oltre il mandato conferito alla Banca centrale euro pea. Certo, fatte queste operazioni non resterà molto da spendere, e il parlamento dovrà collaborare.
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Conte ha confermato il sostegno al Governo. Inevitabile la volontà dei Cinque Stelle di smarcarsi su temi sensibili per il proprio elettorato come il termovalorizzatore di Roma, il reddito di cittadinanza o il superbonus 110%
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Che ha a che fare Conte con un governo che assiste al crollo della Sanità pubblica per comprare armi? O che cancellerà, come vogliono i più balordi, il Reddito di cittadinanza? Si è visto per cosa lottava […] Futuro L’avvocato ricostruisca il m5s sul sociale (all’opposizione) Il M5S non avrebbe nemmeno dovuto entrarci, nel governo Draghi.
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E la scissione può essere anche un’opportunità per Conte perché ora, senza i governisti e con le mani libere verso il Governo, ricucire con ex M5S che hanno lasciato proprio in dissenso con la scelta di entrare nel governo Draghi non è più un tabù. Almeno per adesso, quindi, Conte resterà al Governo, ma dopo la scissione non ha più intenzione di fare sconti all’Esecutivo. Come del resto sottolinea, intervistato da La Notizia, l’eurodeputato ex M5S, Ignazio Corrao E ora il ritorno…
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"La scissione, che è il passato e non interessa a nessuno, avviene con una strumentalità politica senza precedenti. Così il presidente M5S Giuseppe Conte dopo l'addio di Luigi Di Maio ai 5 Stelle. Sono contento e tranquillo… Oggi siamo ancora più forti di prima”, ha detto dal canto suo il presidente della Camera Roberto Fico "Il sostegno a Draghi non è in discussione". E’ una operazione di potere, non politica.
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La pancia del Movimento inizia a farsi sentire, e basta leggere gli editoriali del capo ombra dei Cinquestelle, Marco Travaglio, per capire dove batte il cuore Conte è in mezzo al guado, e Draghi lo aspetta in fondo al guado. Ma soprattutto Conte e quel che resta dei grillini devono comprendere lo spazio politico che si trovano davanti. Deve parlare Beppe Grillo, che della gestione di Conte non è per niente contento ma il cui blog incassa 300mila euro all’anno dal Movimento.
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“Luigi Di Maio non si deve permettere di minare l’onore del Movimento 5 stelle, lui per primo dovrebbe essere consapevole del lavoro e della fatica che serve fare per tenere la barra dritta…Non voglio ritornare al passato, però sappiamo dei gilet gialli e di tutte le vicende…”. Così il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7
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Staffilate, colpi bassi, "perché Di Maio non si può permettere di infangare il nome del M5s, ma non chiederò le sue dimissioni da ministro". Tra le fila pentastellate, del resto, cresce la voglia di dare un segnale all’esterno e di discontinuità E ancora: "Noi abbiamo dei progetti politici precisi e degli obiettivi. Chi ci sta, bene. Ecco, per Conte è difficile, oggi, rialzarsi da una sconfitta politica che lo vede ora con da una parte Grillo furibondo, dall’altra mezzo…
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Poi Buffagni pone pubblicamente la questione del sostegno o meno al governo, ma lo stesso Conte frena: «Il nostro sostegno non è messo in discussione». Giuseppe Conte prepara le contromosse dopo l’addio dei dimaiani e dà rassicurazioni sulla presenza del M5S nel governo. Poi ai parlamentari dice: «Ci sono nuovi numeri che sostengono il governo con il gruppo fondato da Luigi e i nostri amici? Ma Fico attacca ancora: da Di Maio un’operazione di potere.
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Il ministro degli Esteri, seduto vicino a Mario Draghi, sembra gongolare. «La gestione di Conte è stata disastrosa, nessun risultato può giustificare la perdita dell'85% dei voti alle ultime comunali», dice il presidente di Rousseau al TgLa7 Non è una giornata facile per Giuseppe Conte, che sembra essersi ficcato in un vicolo cieco. Tra chi gli chiede di uscire subito dal governo e i parlamentari che sono rimasti nel M5s che non ne vogliono sapere.
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Davanti ai giornalisti, Fico vuole mostrare a tutti che la vecchia guardia grillina è al fianco del nuovo corso: «Questa scissione è un’operazione di potere, è già il passato, non interessa più» Giuseppe Conte ha lasciato a Luigi Di Maio lo spazio sul palco, nel giorno della scissione, ma ora deve prendersi lui i riflettori per provare a uscire dall’angolo. In mattinata riunisce lo stato maggiore del Movimento e prende un caffè con Roberto Fico, a due passi da Montecitorio.
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Dopo la scissione di Di Maio dal Movimento e la creazione del nuovo gruppo il presidente dei Cinque Stelle Giuseppe Conte,ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, attacca il ministro: "Non si deve permettere di minare l'onore del Movimento. 22 giugno 2022 Link Embed. https://video.repubblica.it/politica/conte-2/419122/420056 Copia <iframe class="rep-video-embed" src="https://video.repubblica.
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In studio a Otto e mezzo c'è Giuseppe Conte, per la prima intervista dopo la scissione nel M5s voluta da Luigi Di Maio. L'ex premier svicola solo apparentemente: "Io le dimissioni non le chiederò A Di Maio dico: interroghi la sua coscienza". La Gruber, Conte e la battuta su Draghi: guarda qui il video di Otto e mezzo. . "Ma qualcun'altro ha contribuito a questo lavorio? ", domanda a Conte. Nell'anteprima che precede il break…
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A noi ci penalizzò la sentenza di Napoli e forse il progetto lo avremmo dovuto elaborare in più breve tempo». Sono le parole di Giuseppe Conte, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, all’indomani della scissione dopo l’addio al Movimento del ministro degli Esteri. «Bisogna chiederlo a loro – prosegue Conte -, noi nel governo ci siamo e ci saremo fino a che saremo in grado di tutelare gli interessi dei cittadini e…
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Quindi riunisce i gruppi parlamentari alla Camera ed esordisce: “Nessun rancore verso chi è andato via e ha fatto parte della storia di questa comunità”. Oltre che da Conte, viene smentito dal ministro Stefano Patuanelli e da mezzo stato maggiore del Movimento. Standing ovation della Camera per il premier, Di Maio applaude, il governo va avanti Le ragioni per cui i cittadini hanno votato M5S non sono venute meno e porteremo avanti quel mandato fino alla fine”.
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Le voci di nuove uscite dai gruppi parlamentari e di eletti scontenti per l’immobilismo contiano però scuotono il M5s dal torpore. L’uscita, comunque, spiega ai suoi, è un bene: «Ci sono numeri che sostengono il Governo con il gruppo fondato da Luigi? È la convinzione maturata da Giuseppe Conte nella lunga mattinata di incontri di ieri. Capisaldi che Conte, dice, non ha alcuna intenzione di abbandonare a se stesso E così, dopo un elegante «Ieri non ho stappato una bottiglia» e un «gli auguro…
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