Un cerchio colorato, un chatbot poco chiaro e nessuna possibilità di disattivarlo, è questa, in buona sostanza, l’esperienza che molti utenti europei di WhatsApp stanno vivendo in queste settimane con l’arrivo di Meta AI, l’assistente basato sull’intelligenza artificiale sviluppato da Meta e integrato nell’app di messaggistica più utilizzata nel Vecchio Continente. L’implementazione, avviata già da tempo negli Stati Uniti e in altri mercati selezionati, è giunta finalmente anche in Europa, ma lo ha…
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Il problema è arrivato anche al Parlamento di Strasburgo: l'eurodeputata Veronika Cifrová Ostrihoňová ha scritto su X di aver presentato un'interrogazione alla Commissione per indagare sulla conformità dell'intelligenza artificiale alle norme comunitarie. La società americana si è difesa affermando che "Meta AI è come qualsiasi altra funzionalità: alcune persone la adoreranno e la useranno, altre no ...
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Meta AI, l'intelligenza artificiale dell'azienda di Mark Zuckerberg, è stato reso disponibile in Europa tramite i tasti presenti su WhatsApp e Instagram e in arrivo su Facebook e Messenger, aprendo dibattiti sui temi della privacy. Dopo aver bloccato il lancio dell'AI a causa della stringente normativa sulla protezione dei dati personali presente nel territorio dell’Unione Europea, il gigante tech di Menlo Park alla fine ha deciso di rilasciare il…
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L’Intelligenza artificiale di Meta integrata in Whatsapp continua a far discutere. Non si placano di dubbi, le richieste di chiarimento, i pericoli paventati dagli esperti di privacy sulle possibili conseguenze di avere un’IA avanzata in una chat di messaggistica. L’assistente AI di Meta, integrato in WhatsApp, Facebook, Instagram e Messenger, è stato lanciato a livello globale nelle ultime settimane: prima negli USA, poi in Europa e in Italia dove è disponibile da poco più di una settimana.
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Meta AI è arrivata da poco in Italia. Ma ci sono due aspetti che vanno approfonditi: l’uso dei dati pubblici degli utenti e l’impossibilità di disattivare l’IA. In questo articolo provo a verificare le implicazioni, tra privacy, consenso. E anche un confronto con Grok di X. Come sapete, Meta AI è attivo anche in Italia da qualche giorno1. È arrivato anche su WhatsApp, dove praticamente tutti gli utenti hanno visto questa iconcina circolare che, una volta attivata, risponde a delle…
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Una delle principali novità delle ultime settimane per il mondo tech è legata all’arrivo di Meta AI in WhatsApp. Il nuovo chatbot potenziato dall’intelligenza artificiale basata su Llama 3.2 (in futuro potrebbe esserci il passaggio al più recente Llama 4) punta a rivoluzionare il modo in cui gli utenti sfruttano la popolare app di messaggistica. L’obiettivo di Meta è spingere le persone a “restare” dentro WhatsApp, affidandosi all’assistente per ricerche veloci, chiarimenti e richieste di…
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Da qualche giorno l’intelligenza artificiale del colosso statunitense, che ha appena svelato versioni più potenti del suo modello Llama, è sbarcata anche in Italia e altri Paesi europei, direttamente integrata in Messenger, Instagram e, in modo più spudorato, WhatsApp. Senza possibilità di essere disattivata. Ecco cosa c’è dietro (compresi i 65 miliardi di dollari di investimenti in IA per il solo 2025)
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Meta AI e privacy, scattano dubbi e analisi. Debutta anche in Italia Meta AI, l’intelligenza artificiale della società di Mark Zuckerberg che si estenderà progressivamente a Facebook, Instagram e Messenger. E a differenza di altri strumenti opzionali, Meta AI è integrata direttamente in uno dei canali di comunicazione, WhatsApp appunto, più utilizzati nella quotidianità da cittadini ma anche imprese.
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Non a tutti, ma in tanti, in questi giorni aprendo WhatsApp, hanno visto palesarsi in basso a destra un cerchietto blu che sta lì e non va via. Di che si tratta? Ebbene, quella icona tonda (blu) e una chat nuova di quella app, riservata per il momento solo ad un certo numero di prescelti a cui è stata data la possibilità di utilizzare Meta AI, l’assistente virtuale basato sull’intelligenza artificiale di casa Meta (Facebook, Instagram e WhatsApp).
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Meta AI sbarca anche su Instagram e Facebook per portare l'assistente basato su intelligenza artificiale anche sui due social network principali della costellazione di proprietà di Mark Zuckerberg. Dopo l'ormai celeberrimo nuovo tasto su WhatsApp, il chatbot basato sul grande modello di linguaggio proprietario Llama (versione 3.2) può ora mettersi a disposizione anche su Instagram e Facebook (e Messenger) per interagire in modo naturale con gli utenti.
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Meta AI è comparsa su WhatsApp senza preavviso, generando polemiche e preoccupazioni sulla privacy. Inoltre, l’assistente virtuale introdotto forzatamente dal gruppo Zuckerberg non può essere disattivato e fornisce istruzioni fuorvianti per la rimozione. Avete notato quel pulsantino bianco con un cerchio blu comparso di recente nella schermata di Whatsapp sul vostro smartphone? Si tratta dell’icona di Meta AI, l’intelligenza artificiale sviluppata dal gruppo di Mark Zuckerberg
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Attivo nel mondo dell’editoria sin dal 2011, giornalista dal 2019, ha lavorato per il web e per la carta stampata occupandosi di musica, cultura, lifestyle e tecnologia. Meta AI è arrivato su WhatsApp e in molti si sono chiesti è possibile disattivare la nuova funzione AI e usare la celebre piattaforma di messaggistica come sempre Fonte foto: Hengki Tj/Shutterstock Meta AI, è uno degli ultimi protagonisti nel panorama degli strumenti basati sull’intelligenza artificiale e solo di recente è arrivato ufficialmente in Europa e…
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