- Continuano a emergere particolari sul caso Boccia-Sangiuliano. L'ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, è stato costretto a dimettersi dopo lo scandalo nato dal suo rapporto con Maria Rosaria Boccia, imprenditrice di Scafati. La relazione extraconiugale tra i due ha portato a una serie di eventi che hanno coinvolto anche la moglie di Sangiuliano, Federica Corsini.
Secondo l'avvocato di Sangiuliano, Silverio Sica, nei confronti del suo assistito sono state messe in atto "forme di ricatto più o meno larvate", richiamando a più riprese la figura del presidente del Consiglio. Tra le accuse mosse a Boccia, vi è quella di aver perseguitato Sangiuliano e la moglie, con l'obiettivo di ottenere la nomina a consigliera dei grandi eventi.
L'esposto presentato dall'avvocato di Sangiuliano ha portato alla perquisizione dell'abitazione di Boccia a Pompei. Durante la perquisizione, Boccia ha consegnato ai carabinieri un'ampia dotazione di device tecnologici, tra cui telefonini, tablet, pc, pen drive e schede di memoria. Tra questi dispositivi, vi erano anche occhiali con microcamere utilizzati per riprese non autorizzate a Montecitorio.
Le chat tra Sangiuliano e Boccia, emerse durante le indagini, rivelano una storia complessa di amore e potere, dove i ruoli di vittima e carnefice si intrecciano.