Netanyahu sotto pressione: proteste di massa in Israele

- Centinaia di migliaia di israeliani sono scesi in strada ieri per protestare contro il primo ministro Benyamin Netanyahu. Le manifestazioni, che hanno replicato quelle oceaniche di sabato sera, sono state organizzate in risposta alla gestione del conflitto con Hamas e alla questione degli ostaggi.

Nonostante il tribunale del lavoro avesse ordinato la fine dello sciopero generale proclamato da Arnon Ben David, capo della centrale sindacale Histadrut, alle 14.30, le proteste non si sono fermate. Israele è rimasto paralizzato dalle manifestazioni, che hanno visto una partecipazione massiccia della popolazione.

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha criticato duramente Netanyahu, accusandolo di non fare abbastanza per raggiungere un accordo a Gaza. La Casa Bianca ha espresso il suo disappunto per la gestione della situazione, sottolineando la necessità di un intervento più deciso per fermare il conflitto.

In un clima di dolore e commozione, si sono svolti i funerali di Hersh, un giovane ostaggio israeliano. La madre, Rachel Goldberg-Polin, ha pronunciato un toccante discorso di addio, esprimendo la speranza che il viaggio del figlio sia stato bello come quello che aveva tanto sognato. La morte di Hersh ha unito il paese nel dolore e nella speranza di una svolta nella situazione.

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