“Il caro energia rischia di lasciare ferme molte imprese. Alcune aziende abruzzesi poi sono ricorse alla CIGS per crisi Aziendale a causa di risoluzioni contrattuali unilaterali da parte di alcuni fornitori di energia elettrica e gas per eccessiva onerosità sopravvenuta. Le bollette sono alle stelle, e l’ultimo intervento del governo concentrato soprattutto sulle famiglie ha ammortizzato solo parzialmente il problema per il mondo delle imprese che sono in allarme, strozzate dagli ultimi rincari.
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Hai parlato nelle scuole, ti hanno invitato a dei festival e tutte cose… Perché non pubblicizzi mai degnamente queste apparizioni? Male, un dolorino persistente al gomito tra l’altro…. Come mai hai accettato questa intervista? Entro Pasqua esce un libro, poi sto tentando di creare una specie di podcast, mo vediamo dai. No dai, alla fine è pur sempre letteratura, poi comunque qualcuno se la leggerà volentieri, stai a vedere.
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Ricordo che negli ultimi due anni, tra pandemia, crisi economica e ora anche il caro energia, per le imprese sta per abbattersi la ‘tempesta perfetta’» Bisogna intervenire subito sugli stoccaggi e cominciare a estrarre il gas che abbiamo sotto i nostri piedi. Di questo si è parlato oggi alla tavola rotonda promossa da Confindustria Cuneo insieme ad Aurelio Regina, delegato per l’Energia del presidente…
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Si registrano intanto, segnala sempre il Centro studi di Confindustria, i primi impatti sulla produzione industriale in Italia (-0,6% in ottobre, dopo la frenata nel terzo trimestre), come già accaduto in Germania e in Francia Sono stati invitati a partecipare, in persona o collegati in videoconferenza, i parlamentari eletti in provincia di Cuneo. enerdì 14 gennaio, alle 16,30, nella sala “Michele Ferrero” della sede di Confindustria Cuneo, in corso Dante 51, si…
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Secondo Regina e secondo Confindustria le soluzioni possibili sono (…). EDIZIONE DI MERCOLEDì 19 GENNAIO 2022 Ora, però, occorre agire perché sopravviva il nostro sistema economico». L'occasione: sensibilizzare sul tema i parlamentari cuneesi: alcuni presenti in sala, alcuni collegati, alcuni assenti. Aurelio Regina, imprenditore, vicepresidente di Confindustria nazionale, venerdì, a Cuneo, è stato chiaro.
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Molte aziende rischiano di chiudere, occorre intervenire il prima possibile – conclude Gribaudo – serve anche dare continuità all’azione di Governo e garantire stabilità politica». Sul numero di martedì 18 gennaio il servizio sul convegno “Arginare il caro energia: le proposte di Confindustria” Ha poi proseguito: «In questo momento è importante intervenire tempestivamente. Occorre adottare nuovi provvedimenti e rafforzare le misure adottare dal Governo, dopo i quasi 4 miliardi stanziati alla fine del…
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Le coperture per nuovi provvedimenti possono esser trovare sfruttando le entrate dalle aste delle quote di emissione, chiedendo un contributo agli operatori energetici e alla finanza che in questo momento stanno realizzando extraprofitti e prevedendo anche uno scostamento di bilancio. Molte aziende rischiano di chiudere, occorre intervenire il prima possibile e anche per questo – conclude…
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Il caro energia, con un aumento del costo che a dicembre ha toccato il 572 per cento, rischia di mettere in ginocchio famiglie e aziende. Non possiamo considerarlo un tabù”. “Per il nostro Paese l’aumento del costo dell’energia è un’emergenza grave quasi al pari della pandemia”. Il senatore leghista Bergesio all’indomani del convegno di Confindustria Cuneo: “Abbiamo a due passi 55 centrali francesi.
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Molte aziende rischiano di chiudere, occorre intervenire il prima possibile e anche per questo serve dare continuità all’azione di Governo e garantire stabilità politica” Così la deputata del Partito Democratico Chiara Gribaudo che ha ascoltato le imprese del territorio all’incontro “Arginare il caro energia: le proposte di Confindustria”, organizzato venerdì pomeriggio da Confindustria Cuneo. Per il Partito Democratico è prioritario adottare nuovi provvedimenti e…
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“L’impennata del costo dell’energia e delle materie prime rischia di bloccare la ripresa dopo i numeri incoraggianti dell’anno scorso, una condizione insostenibile nel lungo periodo per piccole attività, industrie energivore e famiglie. Le coperture per nuovi provvedimenti possono esser trovare sfruttando le entrate dalle aste delle quote di emissione, chiedendo un contributo agli operatori energetici e alla finanza che in questo momento stanno realizzando…
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Confindustria ha portato all’attenzione del Governo la questione dell’estrazione del gas italiano. A testimonianza dell’importanza del tema, erano collegate on-line oltre 120 aziende associate a Confindustria Cuneo, mentre alcune erano rappresentate in sala dai propri vertici. Quindi l’auspicio è che questa consapevolezza sia ben chiara a tutti, in particolare a livello decisionale politico nazionale.
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Una situazione drammatica che riguarda un po’ tutti, ma che colpisce in primis aziende cartarie e chimiche, fonderie, aziende di trasformazione alimentare. Eppure, il caro energia sta mettendo in ginocchio alcuni settori della nostra economia che più dipendono, per la loro attività industriale, proprio dalle forniture di metano ed elettricità. Se non fosse un brutto gioco di parole, potremmo dire che rischiamo la canna del gas.
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Si rischia il punto di non ritorno. E’ il grido di allarme lanciato da Confindustria Chieti-Pescara alla Regione. Alcune aziende hanno deciso di prolungare il periodo di chiusura natalizia perchè, in questo momento, non è conveniente produrre. Bollette dell’energia alle stelle. Luigi Di Giosaffatte-Direttore Generale di Confindustria Chieti-Pescara, parla chiaramente di “rischio punto di non ritorno” L’incidenza della componente energia sul conto economico è , infatti, passata dal 10-15% a oltre il…
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E' come avere scaricato l'intero costo della finanziaria sul sistema industriale. «Il caro bollette mette a rischio il sistema industriale. Una telefonata andata male tra Biden e Putin ha fatto saltare i prezzi del 30%», ha spiegato Regina Il presidente di Confindustria Cuneo Mauro Gola ha spiegato che «siamo di fronte ad aumenti a tre cifre mai visti prima». Un problema che sta minando la ripresa e rischia di mettere a repentaglio la…
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l rincaro dei prezzi dell'energia è diventato "un problema fondamentale per il sistema italiano, che in questo momento sta minando la crescita e rischia di mettere a repentaglio la competitività negli anni a venire". A lanciare l'ennesimo allarme sul caro bollette il delegato del presidente di Confindustria per l'Energia, Aurelio Regina, durante un convegno organizzato da Confindustria Cuneo: "E' un tema di sopravvivenza - ha detto - che va…
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Ma qui in ballo c’è la sopravvivenza del nostro sistema industriale. Un tema complesso, che in questi ultimi mesi è diventato cruciale e che rischia di mettere in crisi il sistema produttivo italiano. Solo queste azioni, percorribili e applicabili, porterebbero un sollievo del prezzo del gas complessivo del 70% circa" A prendere la parola Aurelio Regina, delegato del presidente nazionale Bonomi sul tema Energia.
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Il caro bollette non mette in crisi solo le famiglie italiane a più basso reddito, mette a rischio anche l'intero sistema industriale. Prima di tutto bisogna agire "sugli extra profitti dei grandi gruppi, occorre redistribuire questa ricchezza accumulata su imprese e famiglie in difficoltà Meglio non nascondersi dietro ad un dito, il problema delle bollette sta diventando strutturale e le misure messe in campo dal governo non bastano.
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Caro-energia, Bergesio (Lega): “Per il nostro Paese un’emergenza grave quasi al pari della pandemia”
Il costo dell’energia per le imprese nel 2019 è stato di 8 miliardi, nel 2021 di 20 miliardi e la previsione per quest’anno arriva a 37 miliardi” “Per il nostro Paese l’aumento del costo dell’energia è un’emergenza grave quasi al pari della pandemia”. Lo dichiara il Senatore cuneese Giorgio Maria Bergesio, Lega Salvini Premier, che venerdì ieri ha preso parte all’incontro convocato da Confindustria Cuneo sulle conseguenze dei fortissimi rincari…
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