Taglio dei tassi: troppo poco o troppo tardi?

Con settembre ripartono le manovre delle banche centrali. Le aspettative di Michele Sansone, country manager di iBanFirst Italia, sulle prossime mosse della Federal Reserve, della Banca Centrale Europea e della Bank of Japan.

Secondo una stima di Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione europea, l'inflazione annuale nell'area dell'euro dovrebbe attestarsi al 2,2% ad agosto 2024, in calo rispetto al 2,6% di luglio. Considerando le principali componenti dell'inflazione nell'area dell'euro, si prevede che i servizi registreranno il tasso annuo più elevato ad agosto (4,2%, rispetto al 4,0% di luglio), seguiti da prodotti alimentari, alcolici e tabacco (2,4%, rispetto al 2,3% di luglio), beni industriali non energetici (0,4%, rispetto allo 0,7% di luglio) ed energia (-3,0%, rispetto all'1,2% di luglio).

Lagarde tra colombe e falchi, l'enigma quanti tagli nel 2024. Un taglio dei tassi in occasione della prossima riunione della Bce di settembre è considerato ormai cosa fatta. È quanto scrivono gli analisti di Nomura, in un report che è stato diffuso dopo la pubblicazione, venerdì scorso, del dato relativo all'inflazione dell'area euro. Gli stessi analisti avevano considerato d'altronde già blindata la prospettiva di una sforbiciata dei tassi il 22 agosto scorso a seguito dell'annuncio, da parte della stessa Banca centrale europea, del rapporto relativo ai salari negoziati.

L'inflazione annuale dell'Eurozona è scesa al 2,2% ad agosto 2024, ma l'inflazione di fondo, trainata dai persistenti costi dei servizi, rimane ostinata. Schnabel della BCE invita alla cautela sui potenziali tagli dei tassi. L'inflazione nell'Eurozona è scesa al livello più basso degli ultimi tre anni, intensificando le speculazioni sul fatto che la Banca Centrale Europea (BCE) potrebbe presto prendere in considerazione una riduzione dei tassi di interesse.

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