Dal 1° settembre 2024, è entrata in vigore una nuova normativa nazionale che regola le strutture ricettive in Italia. Questa riforma, definita "epocale" dalla ministra del Turismo Daniela Santanchè, mira a portare maggiore ordine e trasparenza nel mercato degli affitti brevi e turistici.
La novità principale della normativa è l'introduzione del Codice Identificativo Nazionale (CIN), necessario per poter esercitare l'attività di affitto breve. Questo codice deve essere esibito anche all'esterno dell'appartamento in locazione tramite una targhetta. Il Veneto e il Lazio avevano già introdotto un codice identificativo regionale (CIR) nel 2020, ma ora il CIN diventa obbligatorio a livello nazionale.
Gli obiettivi della nuova normativa sono ambiziosi. Tra questi, la lotta all'evasione fiscale e l'emersione del sommerso, oltre al miglioramento della qualità dei servizi offerti ai turisti. La riforma punta a favorire la trasparenza del mercato delle locazioni, rendendo obbligatorio il CIN per tutte le unità immobiliari destinate a locazioni turistiche o brevi, nonché per le strutture turistico-ricettive, alberghiere ed extralberghiere come i bed and breakfast.
Un altro elemento chiave della riforma è l'avvio della sperimentazione della Banca Dati Strutture Ricettive (BDSR). Questo strumento sarà fondamentale per monitorare e regolamentare il settore, garantendo che tutte le strutture rispettino le nuove normative.
Per facilitare l'adeguamento alle nuove regole, la CNA di Matera, in collaborazione con l'Associazione B&B Matera, organizza un incontro informativo il 9 settembre 2024. L'evento si terrà presso la Tenda Caritas in via Cappuccini 15 a Matera e sarà dedicato a tutte le strutture ricettive del territorio. Durante l'incontro, verranno illustrate le modalità per richiedere e ottenere il CIN, un requisito fondamentale per tutte le attività di accoglienza turistica.
La fase sperimentale di richiesta del CIN per le locazioni brevi e turistiche si è conclusa il 1° settembre 2024. Si attende ora il comunicato ufficiale in Gazzetta Ufficiale, che indicherà la data dalla quale inizieranno a decorrere i termini per la richiesta obbligatoria del codice.