- La direttiva europea sulle case green, approvata la scorsa primavera, impone all'Italia di ridurre il consumo energetico del parco immobiliare residenziale del 16% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2020. Questo obiettivo, considerato particolarmente sfidante per il nostro Paese, ha spinto il governo a elaborare un piano strutturale di bilancio (Psb) che mira a raggiungere tali target senza gravare ulteriormente sulle casse pubbliche.
Il nuovo ecobonus, previsto per il 2025, sarà riformato per concentrare gli incentivi sulle prime case e sulle unità immobiliari con basse classi energetiche, favorendo i redditi di fascia inferiore. Saranno escluse le categorie catastali di lusso e le tecnologie obsolete, nonché la cessione del credito, che ha causato numerosi problemi con il superbonus.
Dal 2024, le agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie e l'energia saranno più selettive e mirate agli obiettivi ambientali. In pratica, ciò significa che i bonus per le seconde case e le residenze di lusso saranno eliminati, mentre gli incentivi saranno riservati alle abitazioni meno efficienti e agli interventi più utili, con sostegni finanziari per i redditi bassi.
Il Bonus Ristrutturazioni, una delle agevolazioni fiscali più popolari in Italia, è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024.