La vicenda ha sollevato numerose polemiche, soprattutto per il presunto incarico che Sangiuliano avrebbe offerto alla Boccia per l'organizzazione di grandi eventi, salvo poi ritirarlo.
Durante un'intervista al Tg1, Sangiuliano ha cercato di difendersi mostrando i bonifici per i viaggi dell'assistente, assicurando che "neanche un euro dello Stato è stato speso" e che ha pagato tutto con la sua carta personale. Tuttavia, restano molti punti oscuri, soprattutto riguardo agli spostamenti con le auto di servizio.
La questione ha messo in imbarazzo il governo, con la premier Giorgia Meloni che ha dichiarato: "Errori e passi falsi non sono consentiti". La frase chiave di questa vicenda è proprio questa: "Noi stiamo facendo la storia, e dobbiamo esserne tutti consapevoli. E questo non prevede né pause né soste, ma tanto meno può consentire errori e passi falsi".
La relazione tra Sangiuliano e Boccia è stata resa pubblica attraverso i social media, con contenuti presumibilmente riservati che sono stati diffusi online. Questo ha alimentato ulteriormente le polemiche e ha portato a una serie di accuse e controaccuse.