Pedro Almodóvar ha ricevuto un'accoglienza trionfale alla Mostra del Cinema di Venezia con il suo primo film in lingua inglese, "The Room Next Door". Il pubblico del Lido ha tributato al regista e alle protagoniste, Tilda Swinton e Julianne Moore, una standing ovation di ben 20 minuti, la più lunga dall'inizio della kermesse.
Il film ha infiammato il pubblico, che ha risposto con un'ondata di applausi ed entusiasmo al termine della proiezione. Le due attrici, visibilmente commosse, si sono abbracciate, mentre Almodóvar ha affrontato temi forti come l'eutanasia e il razzismo durante la conferenza stampa.
"The Room Next Door" racconta la storia di due amiche che si ritrovano dopo anni. Martha, interpretata da Tilda Swinton, è affetta da un tumore incurabile, e Ingrid, interpretata da Julianne Moore, decide di starle vicino anche quando l'amica le chiede di non abbandonarla nel momento in cui deciderà di togliersi volontariamente la vita. Il film, ispirato liberamente al romanzo di Sigrid Nunez "Attraverso la vita", affronta il tema della morte con una lucidità e una determinazione che mette i brividi.
Almodóvar ha dichiarato che il film è un'opera sull'empatia e la vera amicizia, trattando il tema dell'eutanasia con delicatezza e mettendo al centro la dignità dell'uomo. La pellicola evita di semplificare o essere ideologica, pur rendendo evidente la posizione del regista.
La proiezione e la conferenza stampa sono state sold out, con Almodóvar che ha ricevuto un'accoglienza da superstar. La critica ha elogiato la sua lucidità straordinaria, candidando il film al Leone d'Oro con un voto di 9 su 10.