Domani a Napoli ci saranno tutti tranne Carfagna, la ministra del Sud, non invitata È la fotografia di Forza Italia, dove si stanno slatentizzando tutte le tensioni accumulate dall’inizio della legislatura. Si fa strada perciò il convincimento che solo un sano e consapevole proporzionale può salvare Forza Italia dallo stress e dalla scissione. Interrogativi e dubbi che affollano soprattutto la testa dei governativi di Forza Italia, i Brunetta…
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Da parte sua la Gelmini non è soddisfatta dalle precisazioni di Berlusconi - "ferma collocazione nell'Alleanza atlantica di Fi", "sono deluso da Putin" - e non si rassegna "all'appiattimento di Forza Italia sulla linea di Salvini". 19 maggio 2022 a. a. a. Quella che domani 20 maggio si presenterà a Napoli è una Forza Italia dilaniata dalla durissima battaglia interna. Con Mariastella Gelmini che se mai si…
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Il vertice del centro-destra ad Arcore, arrivato a mesi di distanza dalle infelici elezioni quirinalizie, ha lasciato perfino sconcertati gli stessi partecipanti. È nel frattempo cresciuta la rivendicazione di autonomia da Mariastella Gelmini, mentre intere frange azzurre scalpitano, contro Licia Ronzulli, ma non solo. Giorgia Meloni è rimasta di più, ma ha ripetuto con l'abituale ruvidità la collocazione a parte, fornendo un pretesto poi ripetuto per la rabbia (tale l'espressione circolata) del Cav.
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Berlusconi sa bene che, a causa della diminuzione dei seggi e con le percentuali possibili da raggiungere, un mantenimento al centro impoverirebbe di molto la rappresentanza parlamentare. In realtà, il leader di Forza Italia non ha messo in dubbio la posizione atlantista del partito ma semplicemente manifestato un buon senso che deriva anche dalla sua esperienza pluriennale in politica estera. Berlusconi aspira a essere il padre nobile del fronte moderato ed è certo consapevole che i risultati non possano essere quelli dei…
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Bruno. Vespa. Aprendo così un rilevante scenario polemico e lasciando Enrico Letta e Giorgia Meloni come soli leader di peso a fare la scorta a Draghi sul fronte bellico. Salvini e Berlusconi, se si presentassero separatamente avrebbero il 24 (16.5 più 7.5), ma in una lista unica scenderebbero al 22 % con ulteriore vantaggio per la Meloni. I rapporti nel centrodestra, esplosi per le modalità di conferma di Mattarella, si sono progressivamente guastati.
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