"Come ho detto al procuratore, è stata rilevata una criticità della zona rossa, un’altrettanta criticità del piano pandemico (il riferimento è al mancato rinnovo di quello del 2016) e una minore criticità dell’ospedale di Alzano Lombardo. Bergamo - Se fosse stata istituita la zona rossa nei comuni della Bergamsca travolti per primi dalla pandemia di Covid-19 si sarebbero evitate dalle 2 alle 4mila vittime.
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La zona rossa avrebbe salvato vite…"
Una struttura che comprende 30 posti letto, costata quasi un milione di euro per ciascuno di essi Peraltro, il Piano pandemico nazionale non fu applicato anche perché non era mai stato aggiornato dal 2006, ma solo costantemente rinnovato, senza cambiare nulla. Quanto alla diffusione del virus in Lombardia, l’inchiesta di Crisanti sconvolge quanto si sapeva sinora, vale a dire che il “paziente zero” fosse il 37enne scoperto affetto da Covid a Codogno il 19 febbraio 2020.
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Le dichiarazioni di venerdì 14 gennaio. Tutti i diritti riservati I numeri sono emersi da un’indiscrezione dopo che la stampa ha incalzato il professore Andrea Crisanti all’uscita della Procura di Bergamo quando ieri ha depositato la maxi perizia richiesta dai magistrati: la zona rossa in bassa Valle Seriana avrebbe potuto salvare dalle 2000 alle 4000 vite. La zona rossa poteva salvare dalle 2000 alle 4000 vittime.
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Una riguarda quando doveva essere attivato il piano pandemico; la seconda come e quando poteva essere attivata la zona rossa». Infine se fossero esigibili provvedimenti di applicazione della zona rossa più tempestivi (prima dell’8 marzo, ndr) e che effetto avrebbero avuto sulla trasmissione del virus». Ovvio che un lockdown al giorno zero avrebbe evitato tanti morti, ma non ha senso dire ciò che sarebbe successo se la misura di zona rossa non era esigibile» Secondo…
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Crisanti oggi aveva parlato di 6mila vittime nel Bergamasco in rapporto a un milione di abitanti. affaritaliani.it. Accertamenti condotti da un consulente hanno evidenziato che prima del 20 febbraio c’erano già almeno 100 casi di coronavirus. Nel documento vi sarebbe un’articolata ipotesi delle vittime evitabili, giorno per giorno, da quando si ebbe conferma dei primi casi di diffusione del coronavirus nel nostro Paese.
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Negli ultimi giorni era già finito sui quotidiani per la critica rivolta a Mario Draghi sulle scelte anti-Covid prese in queste settimane. Questo è quanto avrebbe dichiarato il professor Andrea Crisanti ai magistrati della Procura di Bergamo che lo hanno ascoltato nel pomeriggio di ieri. A partire dal ministero della Salute, che di recente ha pubblicato un dossier sul numero di morti evitati grazie ai vaccini La zona rossa a Nembro…
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Zona rossa in Val Seriana, secondo Crisanti si sarebbero potute evitare tra le 2 e le 4 mila vittime
La settimana prossima Crisanti sarà nuovamente a Bergamo, per illustrare nel dettaglio ai magistrati È l’indiscrezione trapelata ieri, venerdì 14 gennaio, dopo che Andrea Crisanti, microbiologo dell’Università di Padova, ha consegnato ai magistrati bergamaschi la propria maxi consulenza nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione del Covid. Come ammesso da Cisanti, infatti, nella relazione è presente una stima sulle vittime che si sarebbero potute…
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Come anticipato ieri dallo stesso Crisanti al manifesto, la storia del Covid in Italia va retrodata di un mese. Lo ha detto ieri il professor Andrea Crisanti ai giornalisti fuori dalla Procura di Bergamo dopo aver consegnato la maxi consulenza sui primi mesi di gestione della pandemia. L'anestesista La mancata scoperta dei casi di Covid tra gennaio e febbraio chiama in causa i protocolli del ministero che non sono stati in grado di intercettare il virus.
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I dati emergoni dalla maxiconsulenza del professor Crisanti depositata in Procura a Bergamo, dove i magistrati indagano a quasi due anni sulla gestione della pandemia. “Sono emerse delle criticità sull’applicazione del piano pandemico e dell’attivazione della zona rossa. Spetterà ora alla Procura tentare di capire al meglio quanto i numeri sulle conseguenze della mancata zona rossa siano utilizzabili in ambito penale La zona rossa a Nembro e Alzano…
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la nuova Community di Bergamonews punto d’incontro tra lettori, redazione e realtà culturali e commerciali del territorio. Nel filmato Crisanti svela in parte quanto emerso dalla sua perizia, anche sulla mancata zona rossa in Val Seriana. Un’attività impegnativa, anche dal punto di vista personale: “Non posso negare che è stata dura svegliarsi ogni mattina e operare con il pensiero di migliaia di morti.
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«Non è detto che una criticità sia per forza penalmente rilevante», ha osservato Crisanti. Quel che è certo è che per Crisanti è stato «umanamente impegnativo avere a che fare con storie personali dolorose». «Quando fu scoperto il paziente Uno positivo al Covid a Codogno, nel febbraio 2020, nell'ospedale di Alzano c'erano già un centinaio di contagiati dal virus». In particolare la perizia ha rilevato che la chiusura tempestiva dell'area per limitare le infezioni avrebbe salvato molte vite.
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Ma come detto dal procuratore, il nostro compito è quello di stabilire cosa è successo per tutti i familiari delle vittime” Occorre considerare che prima di quella data è stato appurato che il virus già circolava tra pazienti e personale sanitario. Certo, è che è stato umanamente impegnativo avere a che fare per un anno e mezzo con storie personali dolorose. Dall’esame minuzioso di quei giorni sono emerse “criticità a…
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– I famigliari delle vittime del covid nel Bergamasco hanno voluto ringraziare il consulente della Procura, professor Andrea Crisanti, dopo che ha discusso il suo elaborato coi pm bergamaschi. “Questo lo posso dire perché è già stato detto dalla Procura – sottolinea -: quando si verificò il primo caso all’ospedale di Alzano c’arano già circa cento contagiati”. La consulenza sulla mancata zona rossa nella Bergamasca durante i primi giorni…
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Occorre considerare che prima di quella data è stato appurato che il virus già circolava tra pazienti e personale sanitario. Dall’esame minuzioso di quei giorni sono emerse «criticità a proposito dell’istituzione e tempestività della zona rossa e dell’applicazione del piano pandemico nazionale anti-Covid». Se si sia trattato di un tragico disastro nel Bergamasco Crisanti non si sbilancia: «Nn sta a me dirlo – spiega il consulente – ma 6.000 morti su una popolazione di 1…
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"Sono emerse delle criticità sull'applicazione del piano pandemico e sono emerse delle criticità sull'attivazione della zona rossa. Queste criticità sono al vaglio della procura di Bergamo. Sono emerse delle criticità, la Procura le valuterà". "Mi è stato chiesto di fare una simulazione su quale sarebbe stato l'impatto della zona rossa sulla trasmissione e sulla mortalità - ha spiegato il direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell'università di…
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Andrea Crisanti ha depositato presso la procura di Bergamo la sua super perizia che ricostruisce i primi mesi della pandemia. Il microbiologo dell'università di Padova ha spiegato: " Mi è stato chiesto di fare una simulazione su quale sarebbe stato l'impatto della zona rossa sulla trasmissione e sulla mortalità. Durante il colloquio sono emerse criticità " nell'applicazione del piano pandemico nazionale anticovid " ma anche " criticità a proposito dell'istituzione e…
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– I famigliari delle vittime del covid nel Bergamasco hanno voluto ringraziare il consulente della Procura, professor Andrea Crisanti, dopo che ha discusso il suo elaborato coi pm bergamaschi. La consulenza sulla mancata zona rossa nella Bergamasca durante i primi giorni della pandemia di Covid era attesa da tempo e oggi finalmente se ne conoscono i contorni. “Questo lo posso dire perché è già stato detto dalla Procura – sottolinea -: quando si…
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