E deve essere fatto con una procedura automatica come in Svizzera, non con la cultura dei moduli. Si può dire, anche se è spiacevole, che non possiamo morire di Covid-19, ma nemmeno di fame? Non le chiedo se le piacerebbe un Governo Draghi. Scusi Matteo Renzi, gliela metto in modo che può apparirle sgarbato, ma riaprire ad aprile le fabbriche sembra una proposta alla Boris Johnson sull’immunità di gregge.
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La contrarietà della comunità scientifica è unanime. «Si possono iniziare a riaprire gradualmente le fabbriche già dal mese di aprile». Renzi attacca il governo e la strategia di contenimento del virus. Serve attenzione, serve gradualità. Che probabilmente non sarà l'ultima: «"La data del 3 aprile credo sia troppo ravvicinata per dire che verrà riaperto tutto».
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Perché se non ci pensiamo oggi arriviamo in ritardo all'appuntamento con l'emergenza economica almeno come siamo arrivati in ritardo sull'emergenza sanitaria". (Fotogramma). Sulla proposta di riaprire le aziende "ho visto tanta ipocrisia. "C'è una cultura politica - anche nella maggioranza di governo - che immagina si possa affrontare questa emergenza estendendo il reddito di cittadinanza. A chi gli chiede se Governo e Protezione civile abbiano commesso errori, l'ex…
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"C'è una cultura politica che immagina si possa affrontare questa emergenza estendendo il reddito di cittadinanza. L'allargamento del reddito di cittadinanza ad altre categorie è un provvedimento allo studio del governo. In un post su Facebook ha risposto così a Beppe Grillo, che oggi ha rilanciato la proposta di un reddito universale per tutti: "Beppe Grillo torna oggi a proporre per tutti il reddito di cittadinanza: per me sarebbe un…
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Ci ha colpito la reazione quasi unanime contro l’idea di Matteo Renzi di riaprire le aziende chiuse per coronavirus già in aprile e di far tornare i ragazzi a scuola il 4 maggio, fra le altre cose. Perché, questo il punto, non c’è alcuna certezza che fra due mesi la situazione sia diversa che fra due anni. Sul coronavirus Renzi ha ragione? E quindi facciamo una domanda molto semplice ai lettori di Indiscreto, al tempo stesso élite e pancia del paese: sul coronavirus Renzi ha ragione? E fra due anni, ma anche molto prima, avremo un paese morto…
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''Bisogna dare i soldi per cose che servono, così da poter ripartire. Da quello che ci hanno detto i virologi, ed esperti, sappiamo che molte persone probabilmente hanno contratto il virus senza sintomi. Non possiamo chiuderci in casa per due anni, non si reggerebbe neanche economicamente'' ha sottolineato. Iniziamo a pensare al domani - ha sottolineato Renzi - E' una follia pensare di stare un anno con il reddito di cittadinanza''.
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Tutto il mondo politico si è scatenato contro i concetti che ho espresso: interessante, vedrete che tra qualche giorno cambieranno posizione e diranno tutti insieme ciò che stiamo dicendo da soli noi oggi". Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha commentato su Facebook le critiche ricevute dopo l'intervista di ieri: "Le mie considerazioni di ieri hanno aperto una discussione molto seria e accesa, specie tra chi ha fatto la fatica di leggere o ascoltare e non si è fermato al…
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Scusi Matteo Renzi, gliela metto in modo che può apparirle sgarbato, ma riaprire ad aprile le fabbriche sembra una proposta alla Boris Johnson sull’immunità di gregge. E deve essere fatto con una procedura automatica come in Svizzera, non con la cultura dei moduli. Si può dire, anche se è spiacevole, che non possiamo morire di Covid-19, ma nemmeno di fame? Non le chiedo se le piacerebbe un Governo Draghi.
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L’assessore Danilo Grossi. L’assessore alla cultura del comune di Cassino Danilo Grossi rilancia l’articolo sulla sua pagina Facebook. Foto Imagoeconomica, Stefano Carofei. Le dichiarazioni dell'ex premier rilasciate oggi ad Avvenire sono il pretesto per accendre la miccia tra i renziani e l'amministrazione di Cassino. Russo: "L'unico con una visione del futuro”. Massimo Gentile Sao ko kelle terre.
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Serve attenzione, serve gradualità, serve il rispetto della distanza. Ma bisogna riaprire“. Matteo Renzi è finito al centro di una bufera mediatica dopo un’intervista rilasciata ad Avvenire. Matteo Renzi: “Bisogna ripartire”. Nell’intervista che ha scaldato gli animi, Matteo Renzi ha prospettato una situazione d’emergenza che andrà avanti per un bel po’. La politica contro Renzi. Vedere tutti gli schieramenti politici compatti è davvero eccezionale, eppure Matteo Renzi è riuscito anche in questa…
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Secondo Renzi, “chi fa politica ha il compito di costruire il dopo, non può solo commentare il presente. Matteo Renzi non si arrende e rilancia. La necessità è quella di ripartire al più presto, secondo il leader di Italia Viva. Puntando a far ripartire l’economia con la riapertura delle attività, pur mettendo in primo piano la sicurezza dei lavoratori. C’è un’emergenza sanitaria devastante, certo.
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Chi fa politica ha il compito di costruire il dopo, non può solo commentare il presente. Renzi: "Ripartire o moriremo di fame" E il dopo va pensato adesso: altrimenti si rincorrono gli eventi senza prevenirli. Tutto il mondo politico si è scatenato contro i concetti che ho espresso: interessante, vedrete che tra qualche giorno cambieranno posizione e diranno tutti insieme ciò che stiamo dicendo da soli noi oggi".
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Buona domenica a tutti“: con queste parole il leader di Italia viva, Matteo Renzi, torna sulla sua proposta di avviare una strategia per un graduale ripresa delle attività dopo la chiusura resa necessaria dall’emergenza Coronavirus. Tutto il mondo politico si è scatenato contro i concetti che ho espresso: interessante, vedrete che tra qualche giorno cambieranno posizione e diranno tutti insieme ciò che stiamo dicendo da soli noi oggi.
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Un’idea bocciata immediatamente dal mondo scientifico, a partire da Roberto Burioni che al Fatto.it ha definito “irrealistico qualunque progetto di riapertura a breve“. In una diretta pubblicata sul proprio profilo Facebook, Matteo Renzi torna sull’intervista pubblicata sulle pagine di Avvenire, in cui propone la riaperture delle fabbriche entro Pasqua, altrimenti “la gente morirà di fame”. Renzi però tira dritto.
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Perché se non ci pensiamo oggi arriviamo in ritardo all’appuntamento con l’emergenza economica almeno come siamo arrivati in ritardo sull’emergenza sanitaria». Però bisogna anche fare regole meno complicate in Italia. Abbiamo chiuso 60 milioni di italiani in casa da 3 settimane: possiamo chiudere la burocrazia nel ripostiglio per qualche mese?». Per dare liquidità bisogna dare garanzie statali alle banche e dire che le banche finanzino imprese e partite Iva per una…
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Conte sa che, quando il peggio sarà passato, verrà il momento di fare i conti, e lui finirà sul banco degli imputati. L' ex premier sembra l' unico a porsi il problema del domani, mentre il governo, privo di strategie, non si pone neanche quello dell' oggi. Proprio ieri sera, mentre Conte parlava, la presidente Von der Leyen ha detto all' Italia di infilarsi in quel posto la sua richiesta di eurobond anti-Corona.
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Il mondo politico critica le parole di Matteo Renzi. Anche il mondo politico ha reagito duramente alle parole di Renzi. Antonio Tajani di Forza Italia ritiene che ‘sulla riapertura è bene ascoltare la voce degli scienziati, bisogna tutelare la salute dei cittadini’. Non possiamo restare chiusi in casa fino al 2022′, queste le parole di Matteo Renzi nella sua e-news. o ancora ‘Renzi dice queste cose solo perché così si parla di lui.
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Con il Covid purtroppo dovremo convivere per lungo tempo e dovremo costruire un mondo in cui c’è una nuova normalità”. Fra i vari pareri è emerso quello di Carlo Calenda, leader di Azione: “Caro Matteo Renzi, la tua dichiarazione è poco seria. L’epidemiologo Pierluigi Lopalco dell’università di Pisa ha commentato la proposta di Renzi definendola “una follia” – e ha aggiunto -“fare proclami in questo momento è sbagliato”.
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«Serve creare lavoro, serve investire, serve uno shock economico per l’Italia per evitare di condannarla al declino per sempre. Bocciata da ogni latitudine politica la sua proposta di ripartire, subito. Giusto ragionare sul domani, però non si possono riaprire da domani scuole e fabbriche». Potremo riaprire quando la curva inizierà a flettere seriamente. «Le fabbriche devono riaprire prima di Pasqua.
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Non vogliamo morire di Covid – continua Renzi – ma non possiamo morire di fame. Forse dobbiamo iniziare a pensare che ci sarà una data di uscita diversa tra chi ha 20 anni e chi ha 70 anni. Il leader di Italia Viva ritiene che la soluzione più giusta non sia quella di chiudere tutto e di stare chiusi in casa. Matteo Renzi, nel corso di una diretta Facebook, torna a parlare di coronavirus, di scuola e di ripartenza economica per l’Italia.
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«Se non fossero state prese certe misure oggi avremmo ben altri numeri», ha poi risposto a chi gli chiedeva della proposta di Renzi. Però in questo momento la situazione è ancora talmente grave da rendere irrealistico qualunque progetto di riapertura a breve». «Onestamente non mi sembra il momento di riaprire tutto», dice. Con tutte le cautele e la gradualità del caso, ha detto Renzi, bisogna ripartire.
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Published on Mar 28, 2020. In una diretta Facebook il leader di Italia Viva conferma il contenuto della discussa intervista ad Avvenire, criticata da molti scienziati, in cui propone la riapertura delle fabbriche prima di Pasqua e delle scuole il 4 maggio. E afferma: "Il vaccino arriverà tra un anno, forse due e nel frattempo non possiamo morire di fame. .a cura di Cristina Pantaleoni Bisogna ripartire con gradualità e tutte le misure di sicurezza…
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"Pensare di riaprire le scuole il 4 maggio è una follia e fare proclami in questo momento è sbagliato", è il parere dell'epidemiologo Pierluigi Lopalco. Il virologo Roberto Burioni ammonisce: la situazione è "ancora talmente grave da rendere irrealistico qualunque progetto di riapertura a breve". Roma, 28 marzo 2020 - Riaprire fabbriche e scuole: la proposta di Matteo Renzi, espressa in una intervista ad Avvenire, ha innescato immediate critiche da scienziati e politici.
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