Roma, 12 mar. – “Invece di sparare cifre a priori dobbiamo sapere quali sono le vere necessità per quelli che sono gli investimenti militari. Una volta determinato questo, e ci sta lavorando il ministro Crosetto, si stabilirà il tipo di impegno e l’ammontare dell’impegno” nell’ambito del piano ReArm EU. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, rispondendo ad un’interrogazione nel corso del question time alla Camera
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Giorgetti si barcamena tra Meloni e Salvini sul piano di riarmo europeo Giorgetti si barcamena tra Meloni e Salvini sul piano di riarmo europeo. E’ l’impressione prevalente tra gli osservatori parlamentari dopo il question time a Montecitorio dove il titolare del Tesoro, Giancarlo Giorgetti, esponente di spicco della Lega, quando ha risposto a una domanda sul piano ReArm Europe. D’altronde a Strasburgo Fratelli d’Italia e Lega hanno votato in maniera opposta proprio in materia di difesa…
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Il ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti risponde nel corso del question time sulle politiche di difesa connesse al piano di riarmo annunciato dall'Unione europea. «Per il governo italiano il finanziamento della difesa non potrà avvenire a scapito della sanità o dei servizi pubblici». Giorgetti ha anche precisato che una valutazione del piano Ue di riarmo potrà essere fatto soltanto alla fine, «No alla frenesia» ha puntualizzato.
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Armi americane o europee? Il governo italiano si vuole muovere con prudenza sulla questione. Palazzo Chigi, in merito alle spese militari, vuole bilanciare alcuni fattori, tra cui la difesa nazionale, gli obblighi verso la Nato e l’Ue e anche la sostenibilità del debito pubblico. La linea di Giorgia Meloni e del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti è improntata alla prudenza, perchè l’Italia non vuole impegnarsi in…
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Giancarlo Giorgetti propone la via italiana al piano europeo per la difesa, mettendo d'accordo la maggioranza e raccogliendo l'apertura di credito da parte della Francia. Nel frattempo, continua il dibattito politico sulla sicurezza del Continente. Con Giuseppe Conte che raduna il M5s a Strasburgo per una protesta contro l'aumento della spesa militare e Fratelli d'Italia che propone di cambiare il nome al piano di Ursula von der Leyen.
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Come nelle corti dell’Ancien Régime anche nei convegni in cui si radunano tecnocrati e ministri europei a Bruxelles c’è un’etichetta da osservare per dare ragione e torto allo stesso tempo senza offendere l’interlocutore con un eccesso di ipocrisia. Lo abbiamo visto ieri al Consiglio Economia e Finanza (Ecofin) dove i ministri che si occupano della nascente economia di guerra hanno recepito con favore la proposta del governo Meloni: uno stanziamento di 16,7 miliardi presi…
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Il vocabolario dell’apprezzamento va da «interessante» a «intelligente». È quello che i ministri europei delle Finanze utilizzano per accogliere il piano per la difesa e la sicurezza dell’Europa a debito zero di Giancarlo Giorgetti. Il plauso al collega italiano è trasversale, dalla Francia alla Polonia, ma la questione del ruolo dello Stato per il riarmo del Vecchio continente resta aperta. Lo s…
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Colazione salata per i ministri della Finanza dell’Unione Europea riuniti a Bruxelles per l’Ecofin. Dopo la cena di lunedì 11 marzo, animata da opinioni divergenti su come reperire gli 800 miliardi di euro per il piano di riarmo europeo, il titolare del Mef, Giancarlo Giorgetti, ha fatto quel che gli riesce meglio: far quadrare il più possibile i conti. Approfittando del breakfast informale, il ministro ha condiviso con i suoi…
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Un piano preciso per finanziare la Difesa. L’Italia vuole evitare ulteriore debito pubblico per aumentare la difesa e preferisce che i privati abbiano maggiore ruolo, grazie al sostegno di garanzie pubbliche europee, sul modello di InvestEu. Inoltre il piano dev’essere europeo, seppure con la titolarità e la specificità degli Stati membri, e allargato: non solo difesa ma anche sicurezza e protezione.
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“Bene Giancarlo Giorgetti, quando conferma che "sarebbe inaccettabile" che eventuali ulteriori finanziamenti alla difesa siano "a scapito della spesa sanitaria e dei servizi pubblici". Così Matteo Salvini a commento di quanto emerso all’Ecofin."Investire in sistemi di protezione e sicurezza a livello nazionale è assolutamente utile, senza togliere fondi a sanità, scuola e famiglie, ed è fondamentale che l’Europa…
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Il ministro dell'Economia a Bruxelles: "No a finanziamento a scapito sanità e servizi" “L’Italia anche sulla difesa farà la sua parte ma bisogna definire cosa è necessario”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, stando a quanto riferito da fonti Mef, durante la colazione dell’Ecofin di questa mattina. “Dobbiamo distinguere – ha aggiunto – tra i bisogni immediati legati alla guerra in Ucraina e la strategia sulla sicurezza a lungo termine dell’Ue”.
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Nel novembre 2011 Giorgia Meloni era ministro della Gioventù nel quarto governo Berlusconi. Questo fatto non è di poco conto perché - a distanza di 14 anni - continua a propagare i suoi effetti su Giorgia Meloni presidente del Consiglio. Stando a quanto risulta a Bloomberg, uno dei motivi per cui la premier e il suo ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, sono …
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Il 5 agosto è una data indelebile nei ricordi del centro-destra italiano. Quel giorno del 2011 Silvio Berlusconi ricevette da Francoforte una lettera della Banca centrale europea. Fu il giorno in cui gli italiani capirono a pieno la parola spread, ossia il valore della differenza di rendimento tra i titoli di Stato nazionali con il Bund tedesco e fu la prima tessera del domino che di l&igr…
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L'Italia farà la sua parte sulla difesa, ma questo non dovrà essere a scapito di sanità e servizi pubblici. È stata questa la posizione presa dal ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti intervenuto all’Ecofin. La proposta italiana sulla difesa mobilita fino a 200 miliardi, ha illustrato il ministro. L’Italia, ha continuato il capo del Mef, «appoggia i pacchetti di semplificazioni normative denominati "Omnibus" della Commissione europea, ma chiede interventi…
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Il ministro dell'Economia a Bruxelles: quando "le esigenze di finanziamento saranno chiaramente definite l'Italia farà la sua parte, prima però occorre definire ciò che è necessario". Poi ha aggiunto: "Dobbiamo chiarire la portata e la durata della clausola di salvaguardia e distinguere tra i bisogni immediati legati alla guerra in Ucraina e la strategia sulla sicurezza a lungo termine" ascolta articolo L'Italia "non può concepire il…
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BRUXELLES. La proposta italiana per i finanziamenti alla difesa è quella di «un fondo di garanzia che ottimizza l'utilizzo delle risorse nazionali e europee con l'obiettivo di convogliare in modo più efficace i capitali privati, con una spesa pubblica contenuta. Un fondo di garanzia di circa 16 miliardi di euro potrà mobilitare fino a 200 miliardi di investimenti industriali aggiuntivi, in linea con le migliori pratiche di Invest Eu e prima del Fondo…
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Roma, 11 mar. – L’Italia appoggia i pacchetti di semplificazioni normative denominati “Omnibus” della Commissione europea, ma nel suo intervento al consiglio Ecofin, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha chiesto interventi supplementari sul rinvio delle scadenze degli obblighi di rendicontazione di sostenibilità e di due diligence ambientale per le imprese.Ha sottolineato la necessità sostenere le imprese europee sulle esportazioni e a rilanciato la proposta, già presentata ieri in…
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L'Italia appoggia i pacchetti di semplificazioni normative denominati "Omnibus" della Commissione europea, ma nel suo intervento al consiglio Ecofin, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha chiesto interventi supplementari sul rinvio delle scadenze degli obblighi di rendicontazione di sostenibilità e di due diligence ambientale per le imprese.Ha sottolineato la necessità sostenere le imprese europee sulle esportazioni e a rilanciato la proposta, già presentata ieri in…
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– L’Italia “non può concepire il finanziamento della difesa a scapito della spesa sanitaria e dei servizi pubblici”. Così Giancarlo Giorgetti oggi a Bruxelles durante il breakfast dell’Ecofin. Questa ipotesi, ha sottolineato il ministro dell’economia “sarebbe inaccettabile”, “per questa ragione - ha aggiunto – ho incoraggiato soluzioni a livello europeo che promuovessero azioni coordinate per migliorare la difesa”.
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Garanzie pubbliche europee destinate ai privati per mobilitare fino a 200 miliardi di euro ed evitare, così, che gli Stati accumulino altro debito pubblico per finanziare il riarmo. È il senso della proposta italiana, da sviluppare in partenariato con l’industria continentale, che il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha condiviso con i colleghi titolari delle Finanze degli altri Paesi Ue, ieri sera.
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MILANO – Mentre la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen continua a ribadire la necessità per i Paesi europei di rafforzare le spese per la difesa, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti predica cautela. L'Italia "non può concepire il finanziamento della difesa a scapito della spesa sanitaria e dei servizi pubblici", ha detto il ministro stando a quanto riferito da fonti Mef, durante la colazione dell'Ecofin di questa mattina…
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