Netanyahu blocca i negoziati di pace: tensione in Medio Oriente

- Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha interrotto i negoziati per il cessate il fuoco a Gaza e la liberazione degli ostaggi, rifiutando di cedere il controllo del Corridoio Filadelfia, la linea di confine tra Gaza e l'Egitto. Questa decisione ha suscitato critiche da parte di ministri, ex generali e membri del gabinetto di guerra, che hanno contestato pubblicamente la posizione del premier.

La scelta di Netanyahu è stata accolta con disapprovazione non solo all'interno del suo governo, ma anche a livello internazionale. Il presidente israeliano Isaac Herzog ha lanciato un monito al governo, esortandolo a non riformare la giustizia in un momento così delicato. Nel frattempo, le proteste continuano a crescere nel Paese, alimentate dalla frustrazione per la mancanza di progressi nei negoziati di pace.

Il fallimento delle trattative ha portato a un ultimatum da parte degli Stati Uniti, che hanno espresso la loro delusione per l'atteggiamento di Netanyahu. Le relazioni tra il primo ministro israeliano e il presidente americano Joe Biden sono sempre state tese, complicate ulteriormente dalla diversa visione politica dei due leader. Biden, democratico e ex vicepresidente con Barack Obama, è stato criticato da Netanyahu per l'accordo sul nucleare iraniano, mentre Netanyahu è stato un fervente oppositore dell'intesa, sostenuto dall'ex presidente Donald Trump.

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