- A Milano, durante una manifestazione a sostegno della Palestina, sono comparsi cartelli e slogan di una gravità eccezionale, suscitando preoccupazione tra i rappresentanti della comunità ebraica. Walker Meghnagi, presidente della comunità ebraica di Milano, ha espresso il suo allarme per l'escalation di odio antisemita, paragonando la situazione attuale a quella degli anni '30 e '40 del secolo scorso. Durante il corteo, che si è svolto sabato 28 settembre, è stato esposto un cartello con il volto della senatrice a vita Liliana Segre, definita "agente sionista", e sono stati inneggiati leader di organizzazioni terroristiche come Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah.
Meghnagi ha sottolineato come tali manifestazioni, che si ripetono ormai da mesi ogni sabato pomeriggio, stiano alimentando una spirale di odio cieco e pericoloso. Ha chiesto alle autorità di intervenire per vietare cortei in cui si fa propaganda antisemita e si inneggia al terrorismo, evidenziando il rischio di atti di violenza aperta contro istituzioni ebraiche e i loro rappresentanti. La situazione, secondo Meghnagi, è ormai fuori controllo e richiede un intervento deciso per evitare che si verifichino episodi di violenza simili a quelli del passato.
Il corteo di sabato, organizzato per esprimere solidarietà al popolo palestinese in seguito al conflitto con Israele, ha visto la partecipazione di numerosi manifestanti che, tuttavia, hanno esposto simboli e slogan che hanno suscitato indignazione e preoccupazione. La presenza di cartelli contro Liliana Segre, sopravvissuta all'Olocausto e simbolo della memoria storica, ha ulteriormente aggravato la situazione, evidenziando come l'antisemitismo sia ancora una piaga presente nella società.
Le parole di Meghnagi sono un monito per le autorità e per la società civile, affinché si prenda coscienza della gravità della situazione e si intervenga per arginare l'odio e la violenza.