L’INPS ha avviato la notifica delle lettere di recupero delle indennità di 200 euro e 150 euro che erano state erogate durante la pandemia da Covid-19 ai pensionati che rispettavano determinati limiti reddituali.
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Spiacevole sorpresa in arrivo, a partire dalla prossima estate, per una parte dei pensionati. A partire da giugno è in vista un "taglio" di 50 euro al mese sull'assegno. Pensioni, possibile taglio da giugno Taglio tra virgolette perché in sostanza si tratta di un recupero da parte dell'Inps di somme erogate "indebitamente" nel corso del 2022. Interessati della possibile operazione coloro che hanno un reddito non superiore a 35.000 e/o 20.000 euro.
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Brutta sorpresa per alcuni italiani che iniziano l’anno a sborsare soldi ricevuti qualche anno fa. L’Inps li sta richiedendo indietro. Sta creando non poco malumore la notizia di questi ultimi giorni che vede al centro una questione sempre molto delicata: l’esborso di soldi da parte dei cittadini. Soprattutto in questo caso. L’Inps infatti sta chiedendo indietro somme erogate ad alcuni durante il…
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Facebook WhatsApp Twitter Davvero una brutta notizia quella che cade sulla testa dei pensionati italiani. Ecco le cifre che dovranno restituire La recente comunicazione dell’INPS ha scosso il panorama dei pensionati italiani, portando a un taglio delle pensioni che potrebbe arrivare fino a 350 euro a partire da giugno 2025. Questo provvedimento, reso noto il 7 gennaio 2025, deriva da controlli effettuati sui bonus erogati nel 2022.
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In un comunicato del 7 gennaio 2025, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS) ha annunciato il completamento delle verifiche relative alle indennità una tantum erogate nel 2022 a titolari di prestazioni pensionistiche e assistenziali. L’obiettivo dell’operazione è recuperare le somme indebitamente percepite dai pensionati nell’ambito dei bonus bollette, introdotti per affrontare il caro energia.
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Alcuni pensionati, che negli anni scorsi avevano ricevuto il bonus una tantum contro il caro energia introdotto dal governo Draghi, potrebbero presto trovarsi nella situazione di dover restituire quanto percepito. L’INPS, infatti, ha concluso le verifiche sui requisiti reddituali necessari per accedere ai bonus da 200 e 150 euro, e in caso di superamento dei limiti previsti richiederà indietro le somme tramite trattenute mensili sulla pensione.
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Presto alcuni pensionati italiani avranno la triste sorpresa di trovarsi da 150 a 200 euro in meno sulle pensioni. Una cifra non certo irrisoria, che adesso arriva come un fulmine a ciel sereno. L’INPS non farà altro che riprendersi qualcosa che aveva dato ai pensionati qualche tempo fa, somme che evidentemente al pensionato non spettavano. Via alle trattenute sulle pensioni, pertanto, con buona pace dei pensionati che non potranno farci nulla.
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Pensionati in rivolta per quei 50€ che gli verranno tolti dalla pensione, direttamente dall’INPS. Cosa starà succedendo? L’INPS dà, l’INPS toglie. Potremmo iniziarlo così il nostro articolo, in quanto purtroppo, i cittadini lo sanno bene. Le leggi cambiano, nulla è immutabile, così come i bonus o le agevolazioni presenti nelle varie Leggi di Bilancio. L’abbiamo visto proprio con il cambio di governo attuale, ma è sempre successo anche con…
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L'Inps ha concluso le verifiche per accertare che tutti coloro che hanno fatto richiesta per i bonus da 200 e 150 euro potessero ottenerli Nel post pandemia, il governo Draghi riconobbe un bonus complessivo di 350 euro (200 euro a cui poi se ne aggiunsero altri 150) per sostenere il potere d’acquisto delle famiglie, pensionati compresi. Ecco, proprio in questi giorni per alcune di queste persone potrebbe esserci il rischio di dover restituire quanto percepito.
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