Con la miniserie del momento “Adolescence”, online e non solo il dibattito è acceso sugli Incel, cioè i celibi involontari, e il loro gergo e uso delle emoji. Nel mondo digitale abbiamo presto imparato a conoscere gli effetti devastanti di fenomeni quali il catfishing, il revenge porn e le varie forme di cyberbullismo. Nel “cyberhate” da qualche anno si cela un vero e proprio ecosistema di blog, forum, piattaforme con contenuti che diffondono il disprezzo e l’odio online, specificatamente verso il…
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Nella puntata di domenica 13 aprile di "Zona Bianca", una delle giornaliste della trasmissione ha condotto un’inchiesta sul mondo degli Incel, i cosiddetti “celibi involontari” che, sul web, alimentano sentimenti di odio e risentimento verso le donne., "Si tratta di uomini single non per scelta, che a 20 o 30 anni non sono mai riusciti a sedurre una partner. Questo genera inevitabilmente una forte frustrazione", spiega lo psicologo…
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Marco Crepaldi La manosfera è solo l’ultimo stadio del problema e ci si arriva quando non si trova la forza di chiedere aiuto. Non tutti gli incel, per fortuna, vanno nei forum on line, tanti soffrono la loro condizione senza attivare quel meccanismo difensivo che li porta ad attribuire la colpa alle donne». Marco Crepaldi, psicologo, fondatore dell’associazione Hikikomori Italia, ha scritto il libro «Il fenomeno Incel e la teoria della Red Pill», nel 2022, molto prima che la serie «Adolescence»…
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Incel è la contrazione delle parole Involuntary celibates, cioè celibi involontari. Si sentono "scartati" e di questo incolpano le donne, basandosi sul (distorto) principio di Pareto: l’80% delle donne è attratto dal 20% degli uomini
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“La morte è troppo bella per il malvagio parassitismo delle donne”, “Ogni vittima di femminicidio prendeva in giro un uomo poco attraente”. E ancora: “Non posso più provare pena per nessuna donna. Mi sento piuttosto soddisfatto quando le vedo soffrire”. Sono solo alcuni dei commenti che si trovano nei forum più estremisti degli incel, dove l’odio verso le donne non è solo un sentimento ma un vero e proprio credo.
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La Tv generalista, come Fuori dal coro stasera su Rete 4 condotto da Mario Giordano, si è finalmente accorta dell’esistenza degli incel, i celibi involontari che incolpano le donne di tutti i loro fallimenti (o almeno di quello più doloroso: la loro vita sessuale). Spoiler: parlarne ora è un po’ tardi…
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Negli ultimi anni il termine INCEL — acronimo di INvoluntary CELibate, ovvero “celibe involontario” — nato da forum online di nicchia, è diventato un oggetto di crescente attenzione pubblica, mediatica e accademica. In Italia se ne sta parlando molto ultimamente, a seguito dei recenti tragici femminicidi di Sara Campanella e Ilaria Sula per via del victim blaming (incolpare le vittime di soprusi e violenze) profuso da molti uomini in commenti online dai toni denigratori…
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(Adnkronos) – La cultura Incel “andrebbe monitorata e controllata con un gruppo di psicologi e di assistenti sociali. Questo tipo di modello culturale viaggia indisturbato senza che nessuno alzi la voce. È arrivato il momento di alzarla. E qui anche i giornalisti e il mondo dell’informazione possono fare qualcosa: bisogna entrare dentro quel mondo parlandone. Bisogna fermarci a parlare di questo fenomeno”.
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Eravamo rimasti tutti stupiti per gli incel, per quella strana parola che la serie tv «Adolescence» ci aveva consegnato, portandoci in un mondo di termini e simboli la cui esistenza ci era totalmente sconosciuto: un universo formato da uomini che si definiscono incapaci di instaurare relazioni romantiche o sessuali, INvoluntary CELibates, celibi involontari, nonostante abbiano il desiderio di avere queste…
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Il linguaggio dell’odio si insinua, si mimetizza, si moltiplica nei sottoboschi digitali. Ma ogni parola lascia una traccia, soprattutto nel web. E su quelle ora si lavora. Silenziosamente. Perché un insulto, scritto in un angolo buio dell’internet, può non restare solo un insulto. Può diventare reato. E anche per chi scrive dietro un nickname, il tempo dell’anonimato potrebbe finire. Tra parole criptate e rabbia, i ragazzi che odiano le donne seminano insulti e si…
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I due recenti femminicidi in Italia hanno un denominatore comune: entrambe le ragazze avevano rifiutato i due uomini che poi le hanno uccise Condividi questo articolo I recenti casi di femminicidio, molto ravvicinati tra loro, hanno scosso la opinione pubblica: i più recenti sono stati il caso di Sara Campanella, assassinata da Stefano Argentino perché rifiutato da lei, e di Ilaria Sula, uccisa da Mark Samson, ex fidanzato che non accettava la fine della relazione.
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Un nuovo incontro avuto dai Carabinieri della Stazione di Isola del Liri con gli alunni dell’Istituto Comprensivo diretto dalla Prof.ssa Patrizia Di Mauro, nell’ambito dell’ampio progetto di condivisione tra gli enti istituzionali finalizzato alla diffusione della cultura della legalità. Coinvolti in questo appuntamento gli alunni delle classi III A e III B del plesso “Dante Alighieri” sito in Via Varcatoio con le Professoresse Emanuela Chiarlitti e Sara Pompei…
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