L’ultima proposta di Trump di dividere l’Ucraina in tre zone occupate appare ispirarsi alla situazione, profondamente diversa, della Germania, Paese sconfitto nella Seconda guerra mondiale. Il respiro della strategia trumpiana è come sempre corto e la prospettiva alquanto confusionaria. Ma la proposta non manca di una sua razionalità, per quanto perversa. Agli occhi di Trump e dei suoi accoliti, tale proposta ha lo scopo di congelare il conflitto, mantenendo anzi approfondendo il fossato tra Russia e resto dell’Europa, che costituisce il vero…
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Kiev come Berlino Est? Il paragone, buttato lì come una profezia o una provocazione, suona più come una caricatura storica che come un’analisi geopolitica. Ma la cosa più grave non è l’analogia – debole, forzata, inquietante – bensì il tono catastrofista con cui si dichiara che la destra italiana, in particolare quella di ispirazione conservatrice, stia franando sotto le spinte di Washington o Mar-a-Lago
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Una proposta avanzata dall’ex generale americano Keith Kellogg, trasmessa al Cremlino, immagina un’Ucraina divisa in tre aree: l’est annesso alla Russia, l’ovest controllato da forze franco-britanniche, e Kiev come zona cuscinetto. La mappa ricorda la spartizione della Berlino post-bellica e scatena la rabbia di Kiev, che denuncia un attacco alla sovranità nazionale. Anche Mosca la respinge. Nel frattempo, nuovi raid russi colpiscono duramente Sumy e Kupiansk: tra i morti anche fedeli diretti in chiesa per la Domenica delle…
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L'inviato della Casa Bianca, Kellogg, dopo la proposta di dividere l'Ucraina, fa passo indietro: "sono stato travisato" dice. Per Mosca è una proposta inaccettabile. E anche Lavrov interviene sui negoziati. Il punto con la corrispondente da Mosca, Liana Mistretta
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Dividere l’Ucraina «quasi come Berlino dopo la Seconda guerra mondiale»: il generale Keith Kellogg ora dice di essere stato frainteso dal Times, e di «non aver parlato di una spartizione» nella sua intervista, ma le spiegazioni che ha fornito ai giornalisti britannici non lasciano molti dubbi riguardo all’idea di un Paese diviso in tre zone. Il piano proposto dall’inviato dell’amministrazione ame…
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Diplomazia e combattimenti sembrano proseguire incessanti, quasi a confondersi l’una negli altri. L’Ucraina si sveglia ancora una volta sotto attacco dei droni russi: sarebbero 88 gli ordigni lanciati nella notte da Mosca, di cui solo 56 intercettati – riportano le autorità di Kiev. Sono stati segnalati danni e feriti nella capitale, a Karkhiv e a Dnipro. A Kherson, nel corso della giornata di ieri, una persona è morta in seguito all’esplosione di un’autovettura colpita dal cielo.
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Frazionare, spartire e dividere l’Ucraina, come una torta. Come la Berlino della Seconda guerra mondiale, “quando esistevano una zona russa, una zona francese, una zona britannica e una zona americana’’. E come confine naturale, si potrebbe usare il fiume Dnepr, che scorre da nord a sud. Non importa se l’inviato statunitense Keith Kellogg – che …
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Ben poco sembra funzionare nel piano di mediazione americana tra russi e ucraini voluto da Donald Trump. «Con me presidente avremo la pace in 24 ore», aveva detto in campagna elettorale. Ma, a tre mesi dal suo insediamento alla Casa Bianca, sono adesso le dichiarazioni di Keith Kellogg, l’ex generale ottantenne che il presidente ha scelto come suo inviato in Ucraina, a scatenare polemiche ed equivoci rivelatori di quanto qualsiasi…
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"Come Berlino dopo la Seconda guerra mondiale". È questo lo scenario immaginato per l'Ucraina dall'inviato di Donald Trump, generale Keith Kellogg. In un'intervista al quotidiano britannico The Times, ha suggerito che il Paese potrebbe essere diviso in aree di controllo, esattamente come nel 1945 per la capitale della Germania, "quando c'erano una zona russa, una zona francese e una zona britannica".
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