Il bilancio fornito dall'Osservatorio siriano per i diritti umani Sono saliti a 1.225 i civili uccisi nell’operazione delle forze di sicurezza siriane contro la comunità degli alawiti nelle città costiere del nord-ovest del Paese. È quanto afferma l’Osservatorio siriano per i diritti umani, che riferisce che “il numero di massacri sulla costa siriana e sulle sue montagne ha raggiunto quota 47 dall’escalation innescata dagli attacchi dei militanti alawiti del 6 marzo contro le forze…
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Il presidente siriano ad interim Ahmad al-Sharaa cerca di trovare un equilibrio tra il controllo interno e l'evitare le sanzioni internazionali, mentre sale la pressione sul suo governo in seguito ai massacri avvenuti sulla costa siriana e sulle rive dell'Oronte PUBBLICITÀ Il presidente ad interim siriano Ahmad al-Sharaa ha confermato in un'intervista a Reuters che le sanzioni imposte alla Siria ostacolano la capacità del suo governo di controllare la sicurezza e ripristinare la…
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Cellule dormienti che, alla prima occasione o al primo input, hanno dato immediato segnale di risveglio. È questo, in poche parole, quello che sta accadendo in Siria. Le cellule in questione sono i gruppi fedeli al passato regime di Bashar Al Assad, pronti a imbracciare nuovamente le armi dopo l'ingresso trionfale di Al Joulani e delle milizie islamiste a Damasco
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Siria, terminata operazione militare a Latakia Il Ministero della Difesa ha fatto sapere che l’operazione militare a Latakia si è conclusa. Oltre mille persone sono morte negli scontri fra forze governative e le milizie alawite leali al presidente deposto Bashar al-Assad . Servizio di Antonio Soviero Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie
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Le forze di sicurezza siriane e i loro alleati avrebbero ucciso 1’068 civili alawiti nell’ovest del Paese, secondo un nuovo bilancio diffuso lunedì dall’Osservatorio siriano per i diritti umani. La violenza è stata innescata giovedì scorso da un sanguinoso attacco da parte di sostenitori del deposto presidente Bashar al-Assad contro le forze di sicurezza a Jableh, vicino alla città di Lakatia. Si tratta del peggior spargimento di sangue dalla cacciata a dicembre del presidente siriano Bashar al-Assad.
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Per i nuovi padroni della Siria questo è il momento più delicato da quando hanno preso il potere lo scorso dicembre. In queste ore Ahmed al-Sharaa, che durante la guerra civile si faceva chiamare al-Jolani, ha ribadito come il suo obiettivo sia sempre un paese in pace, dove tutti possano convivere senza discriminazioni. Quanto successo nei giorni scorsi sulla costa mediterranea – la zona degli alauiti, la roccaforte del vecchio regime – ci ricorda però quanto sia ripida la strada davanti a lui.
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Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, che ha sede nel Regno Unito, negli scontri sarebbero state uccise 1.130 persone, tra cui 830 civili PUBBLICITÀ Il nuovo governo provvisorio siriano ha annunciato la fine di un'operazione militare durata giorni contro i combattenti fedeli all'ex presidente Bashar al-Assad. L'annuncio è arrivato nella giornata di lunedì 10 marzo, e segna la conclusione dei più duri combattimenti da quando la lunga guerra civile è terminata, nello scorso mese di…
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Milano, 10 mar. "Israele è pronto a difendere, se necessario, la popolazione drusa in Siria dalle forze di questo nuovo regime (siriano). Non permetteremo alcun danno alla popolazione drusa". Lo ha affermato il portavoce israeliano David Mencer, aggiungendo che "i tentativi delle forze del regime e delle organizzazioni terroristiche di stabilirsi" nella zona di sicurezza nella Siria meridionale "saranno sventati".
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Una condanna netta, che mette in chiaro chi è l'aggressore chi l'aggredito. Parliamo della presa di posizione del segretario di Stato Usa Marco Rubio rispetto al massacro di centinaia civili alawiti, tra cui donne e bambini, ad opera degli islamisti fedeli al presidente ad interim siriano, Ahmed al-Sharaa, noto anche come Abu Mohammed al-Jolani, leader del gruppo jihadista Hayat Tahrir
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Israele: non tolleriamo minaccia terroristica al confine con Siria 10 marzo 2025 Milano, 10 mar. - "Israele è pronto a difendere, se necessario, la popolazione drusa in Siria dalle forze di questo nuovo regime (siriano). Non permetteremo alcun danno alla popolazione drusa". Lo ha affermato il portavoce israeliano David Mencer, aggiungendo che "i tentativi delle forze del regime e delle organizzazioni terroristiche di stabilirsi" nella zona di sicurezza nella Siria meridionale…
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E soprattutto dell'Unione Europea - di una Siria pacificata, in cammino verso l’unità nazionale, sotto il governo ad interim degli ex jihadisti di Hayat Tahrir al Sham (Hts) si è ufficialmente infranta sulle coste mediterranee di Latakia e Tartus, nel nord ovest della Siria. In questa regione, storica roccaforte del sostegno al dit…
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Sale la tensione in Siria, nelle zone costiere, dove negli ultimissimi giorni si sono registrati scontri tra le forze di sicurezza del nuovo Governo e quelle legate al vecchio regime di Assad. Centinaia di civili della minoranza alawita, cui appartiene la famiglia Assad, sono rimasti uccisi. Le Chiese siriane hanno condannato i massacri rifiutando ogni forma di violenza, vendetta e rappresaglia basate su motivi settari e religiosi.
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Sotto la cenere della transizione, cova il fuoco del settarismo. A tre mesi esatti dalla caduta di Bashar Al-Assad, rovesciato l’8 dicembre scorso, la Siria è stata travolta da un’immane ondata di violenza che rischia di riportare il paese nel gorgo di una guerra civile da cui, di fatto, non è mai uscito davvero. Quanto accaduto negli ultimi giorni rappresenta la prima vera sfida alla sicurezza e alla tenuta del nuovo regime di Damasco guidato da Ahmed Al-Sharaa, già leader del gruppo jihadista Hayat…
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Solo tre mesi dopo una pausa di speranza per la pace, la sicurezza e la stabilità, la violenza è tornata a sconvolgere la vita di famiglie e bambini in Siria. L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha riferito che circa 745 civili, tra cui almeno 13 bambini, oltre a diverse centinaia di membri delle forze di sicurezza e combattenti, sono stati uccisi a Latakia e Tartus durante la peggiore escalation di violenza in Siria in quasi 14 anni di conflitto siriano.
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Città del Vaticano Cosa sta succedendo in Siria? Gli scontri armati degli ultimi giorni stanno precipitando di nuovo il Paese verso una guerra civile? Il nuovo regime di Ahmed al-Sharaa sta tradendo le promesse di riunificazione nazionale e di tolleranza verso le minoranze? I media vaticani lo hanno chiesto al vescovo Hanna Jallouf, vicario Apostolico di Aleppo e guida spirituale dei cattolici latini di Siria.
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Momenti di grande paura durante Fiorentina-Inter. Al minuto 17 il centrocampista viola Edoardo Bove è crollato a terra privo di sensi. Scene di vera disperazione in campo tra i compagni di squadra e gli avversari. Bove è stato soccorso e trasportato in ospedale: è fuori pericolo ed è lucido, sono esclusi danni neurologici . Partita ufficialmente rinviata. Credit video X: Cbs
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Il ministero della Difesa siriano ha annunciato la conclusione "con successo" dell'operazione militare nell'ovest del paese, dove da giovedì gli scontri con i lealisti del regime caduto e le esecuzioni di massa di civili hanno provocato centinaia di morti. "Annunciamo la fine dell'operazione militare dopo che le nostre forze sono riuscite a raggiungere tutti gli obiettivi prefissati", ha detto il portavoce del ministero Hassan Abdel Ghani, citato…
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Torino, 10 mar. – Il ministero della Difesa siriano ha annunciato la conclusione delle operazioni militari nella costa ovest del Paese. “Annunciamo la fine delle operazioni militari avviate per gli obiettivi fissati”, ha dichiarato il portavoce del ministero Hassan Abdel Ghani, citato dall’agenzia Sana. “Le istituzioni pubbliche hanno potuto riprendere il loro lavoro e fornire servizi di base al nostro popolo in preparazione del ritorno alla normalità e impegnandosi per ristabilire sicurezza…
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Il ministero della Difesa siriano ha annunciato la fine dell'operazione militare nelle zone costiere dell'ovest del Paese, dove centinaia di persone - per lo più appartenenti alla minoranza alawita - sono rimaste uccise negli scontri con le forze di sicurezza. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, ong basata a Londra, più di 1.300 persone, fra cui 830 civili alawiti, sono state uccise negli scontri fra le forze di sicurezza siriane e le milizie alawite…
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Roberta Barbi – Città del Vaticano Continua ad aggravarsi il bilancio delle violenze nell'ovest della Siria, dove da giovedì ci sono stati quasi 1.000 morti tra i civili. Per la maggioranza cittadini alawiti, gruppo del quale fa parte il deposto presidente Bashar al Assad. Tra le vittime - denuncia l'Unicef - almeno 13 bambini, tra cui anche un neonato di sei mesi. Oltre alle vittime e ai feriti, le violenze hanno provocato lo sfollamento di migliaia di famiglie e danni alle infrastrutture fondamentali La posizione del…
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La Siria è ripiombata nel caos dopo che da giovedì scorso sono ripresi gli scontri armati fra le forze di sicurezza di Damasco e i miliziani alawiti, accompagnati ancora una volta da stragi di civili, in particolare nella regione costiera. A farne le spese sono soprattutto i più piccoli: secondo quanto riferito dall'Unicef sono almeno 13 i bambini morti nel Paese negli ultimi giorni, tra cui un neonato di 6 mesi.
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In Siria la guerra civile non è mai finita: scontri tra l'esercito regolare guidato dalle forze jihadiste e i sostenitori dell'ex dittatore Le forze di sicurezza della Siria hanno respinto un attacco da parte dei sostenitori dell’ex presidente Bashar al-Assad contro un posto di blocco a Damasco, ha riferito lunedì la televisione Al Jazeera. Una fonte citata dal quotidiano qatariota ha affermato che i seguaci del vecchio regime hanno tentato di assaltare un checkpoint nel quartiere di Al Mazzeh, dove si trovano numerosi uffici…
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Siria: a Jableh bombe e mano e spari contro ristoranti e auto A testimoniare il caos che regna da giorni in Siria, dove i lealisti del deposto presidente Bashar al-Assad hanno scatenato un attacco contro i nuovi governanti islamisti del paese, nuove immagini postate sui social e diffuse da Reuters. Uomini armati lanciano granate contro alcuni locali nella cittadina di Jableh e sparano o rompono i finestrini delle auto.
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Nei video girati sui social e diffusi da Reuters le nuove testimonianze del caos che regna da giorni in Siria, dove i lealisti del deposto presidente Bashar al-Assad hanno scatenato un attacco contro i nuovi governanti islamisti del paese. Uomini armati lanciano granate contro alcuni locali nella cittadina di Jableh e sparano o rompono i finestrini delle auto. Gli scontri avrebbero già causato un migliaio di morti, soprattutto civili.
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Come si fa a rispondere al telefono in mezzo a un massacro? I bambini intorno piangono, la voce è impastata e il cadavere del padre è sulla strada davanti a casa dove è stato ucciso sabato, ma Haydar risponde. «Forse non capisce, signor giornalista. In questo momento, proprio mentre parliamo, sono in corso altre stragi in tre villaggi vicini al mio: Alzoubar, al-Bshloulia, Talla». Ma…
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La Sandalia Karate ASD di Ozieri trionfa ai Campionati regionali assoluti valevoli per la qualificazione alle finali nazionali. Domenica 9 marzo a Oristano, la società sportiva guidata dal maestro Daniele Ledda ha conquistato i due gradini più alti del podio nella categoria Seniores: l’Oro è andato a Fatima Chessa di Nughedu e l’Argento ad Aurora Vacca di Ardara, che hanno acquisito rispettivamente il titolo di campionessa e di vice-campionessa regionale.
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Campionato Nazionale di Karate Tradizionale Fesik: 4 medaglie: 2 oro, 2 argento e 10 bronzo di Dina Tomezzoli Salsomaggiore Terme: Sabato 8 marzola Sakura Karate Latina, diretta dalla Maestra Sabrina Tucci, ha partecipato alla manifestazione dedicata alle diverse specialità del karate tradizionale, che, rispetto alle classiche competizioni di forma o combattimento, richiede una preparazione tecnica più completa, attenta a tutti gli aspetti di quest’arte marziale che principalmente mira a formare il carattere.
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