Basta leggere le circolari per scoprire che il protocollo non è quello raccontato dai critici Nel corso della pandemia di Covid-19, il protocollo ministeriale per la gestione domiciliare dei pazienti è stato oggetto di contestazioni e disinformazione da parte di alcuni gruppi di medici e avvocati. La principale strategia comunicativa adottata da questi ultimi era quella di riassumere l’intero protocollo in poche parole: «Tachipirina e vigile attesa».
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Approfondimenti:
Covid. Speranza (Pd): “Protocollo tachipirina e vigile attesa? Invenzione dei no vax”. E FdI lo attacca: “Mente senza vergogna e senza pudore”. Facciamo chiarezza Se è vero che “Tachipirina e vigile attesa” erano presenti nella circolare ministeriale di novembre 2020, lo è altrettanto il fatto che non erano di certo le uniche raccomandazioni di un testo…
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Riceviamo a pubblichiamo da Andrea Sillo, Presidente dell’Associazione "Persone in Cammino" che accoglie come soci i danneggiati da vaccino Covid-19 riguardo riguardo al servizio sulla serata con l’ex ministro della salute, Roberto Speranza, che si è tenuta a Villafranca lo scorso 31 gennaio, con una richiesta di precisazioni e rettifica: “Nell’Auditorium c’erano circa 300 persone, tra cui i nostri associati, i familiari delle vittime a causa dei vaccini…
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Tachipirina e vigile attesa? Un concetto, anzi un protocollo, mai esistito: “fu un’invenzione dei No Vax”. Lo afferma l’ex ministro della salute Roberto Speranza, ora deputato del Partito Democratico, in una delle presentazioni del suo libro “Perché guariremo”. La presentazione è avvenuta in un auditorium a Villafranca di Verona. Lì presente c’era anche Angela Camuso, giornalista di Fuori dal Coro.
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