Sulla scheda elettorale non erano presenti né la scelta dell'indipendenza dalla Danimarca né un sondaggio sulle mire colonialiste di Donald Trump. Ma il risultato delle elezioni in Groenlandia ha risposto a entrambe le domande: indipendenza in tempi ragionevoli e mai con gli Stati Uniti di Donald. Del resto senza l'ombra lunga del tycoon, attirato dalle ingenti risorse minerarie e dalla posizione strategica dell'isola, e l'ipotesi di staccarsi dal Copenaghen, il voto in Groenlandia avrebbe avuto lo stesso appeal di quello dell'assemblea…
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Buongiorno, e bentornati a bordo di questa newsletter che batte bandiera cinoamericana. Oggi si salpa dall'estremo nord dell'Atlantico, per raccontare l'esito delle elezioni più importanti nella storia del territorio meno densamente popolato di questo pianeta: in Groenlandia vivono 57 mila persone e circa 40 mila avevano il diritto di esprimere la propria preferenza nelle di ieri, le prime da quando Donald Trump ha messo gli occhi sull'isola.
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Bruxelles – In uno dei periodi più decisivi della sua storia, la Groenlandia ha scelto i suoi rappresentanti alle ultime elezioni parlamentari, rilanciando una netta volontà di indipendenza nei confronti della Danimarca, di cui è “territorio autonomo”. Come ha riferito oggi (12 marzo) il canale pubblico groenlandese Knr, Il voto ha premiato il partito democratico Demokraatit, che rispetto alle elezioni precedenti del 2021 (dove aveva raggiunto appena il 9 per cento dei voti), si è…
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Nuuk – La Groenlandia ha scelto: vuol essere sovranista e indipendentista, con un occhio di riguardo agli affari interni. I partiti vincitori sono entrambe di centrodestra: ma Demokratii, il partito che ha incassato più voti è anche quello che più guarda all’Europa. A lungo scettico sul divorzio dalla Danimarca e ora è a favore di un distacco, sì, ma graduale. Naleraq che si è piazzato subito die…
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In Groenlandia exploit al voto dell'opposizione indipendentista Nuuk, 12 mar. In Groenlandia festeggiano gli indipendentisti, finora all'opposizione, dopo l'exploit alle ultime elezioni legislative. I dati non definitivi danno in testa il partito di centrodestra Demokraatit con oltre il 31%, al secondo posto il partito Nalerak che spinge per un addio immediato alla Danimarca, Stato di cui fa parte l'isola più grande al mondo.
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Dalla reggia di Amalienborg a Copenaghen Re Frederik di Danimarca dove è rientrato dalla visita di Stato in Finlandia, segue con attenzione l’esito delle urne in Groenlandia, mentre l’erede al trono il principe Christian ha tagliato la boa del primo mese di addestramento militare a Slagelse. A fine anno Re Frederik aveva lanciato il suo guanto di sfida a Trump: «Siamo tutti uniti, dalla minoranza danese nel Sud Schleswig alla Groenlandia».
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Il grande freddo, a sinistra, sarebbe il titolo di un film del premio Oscar Lawrence Kasdan, se avesse fatto un salto in Groenlandia, in questi giorni. Il risultato è sorprendente, ma in linea con il trend mondiale. Il centrodestra trionfa anche sulla gigantesca isola danese tanto ambita dal presidente americano
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In Groenlandia ha vinto partito centrista liberale di opposizione Demokraatik - ANSA Catapultata al centro di un vortice internazionale per le avance (respinte) di Donald Trump che hanno finito per soffiare sul fuoco dell’indipendenza, la semidesertica - ma ricca di risorse - Groenlandia ha scelto. Vince il desiderio di indipendenza, incarnato però secondo modalità, gradazioni e tempistiche diverse.
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Colpo di scena in Groenlandia: il partito indipendentista di centrodestra Demokraatit ha vinto le elezioni parlamentari con il 29,9% dei voti, secondo i dati ufficiali. Un risultato sorprendente. Al secondo posto si è piazzato il partito di opposizione Narelak (24,5%), favorevole a un'indipendenza immediata dalla Danimarca. Dura sconfitta per il governo uscente Mentre il governo uscente del premier, Múte Bourup Egede e del suo partito Inuit…
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