"Siamo a conoscenza degli emendamenti alla costituzione ungherese adottati ieri dal parlamento ungherese: dobbiamo esaminarli con molta attenzione" facendolo "dalla prospettiva del diritto europeo". Lo ha detto la portavoce della Commissione Ue, Eva Hrncirova, rispetto agli interventi anti pride votati ieri in Ungheria. "Per quanto riguarda le azioni, non esiteremo ad agire se necessario", ha aggiunto.
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Con l’odierna entrata in vigore di una legge discriminatoria che potrebbe essere utilizzata per vietare le sfilate del Pride in Ungheria, Amnesty International ha annunciato il lancio di una campagna internazionale per chiedere alle autorità ungheresi di “Lasciar sfilare il Pride”. La campagna, che prederà avvio domani, in vista del 30° anniversario del Budapest Pride, chiede al capo della polizia della città di garantire che le persone possano partecipare alla sfilata in sicurezza, senza il rischio di subire intimidazioni…
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La portavoce della Commissione Europea: "Dobbiamo esaminare le norme con attenzione, non esiteremo ad agire se necessario" L’Unione Europea è pronta a intervenire dopo l’approvazione dell’emendamento alla Costituzione dell’Ungheria che realizza una stretta sui diritti della comunità Lgbtq+ vietandone, tra l’altro, gli eventi pubblici compreso il Pride. “Siamo a conoscenza degli emendamenti alla Costituzione ungherese approvati ieri dal Parlamento ungherese”, ha dichiarato la portavoce della…
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Famiglie Arcobaleno: “Orban mette fuorilegge il movimento Lgbtqia+” "La Storia ci insegna che per ridurre le libertà democratiche di un Paese si inizia sempre colpendo le minoranze e spesso la maggioranza dei cittadini tende a non rendersene conto" Getting your Trinity Audio player ready... ROMA – “Il Parlamento ungherese, dopo la legge ordinaria varata a marzo, ha approvato ieri un emendamento costituzionale che vieta i pride e tutte le manifestazioni della comunità LGBTQIA+.
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Il 14 aprile 2025 il Parlamento ungherese ha approvato una nuova modifica costituzionale che limita ulteriormente i diritti della comunità LGBTQ+. La riforma, proposta dal partito di governo Fidesz - guidato dal premier Viktor Orbán -, vieta legalmente qualsiasi espressione pubblica legata alla diversità sessuale, comprese le marce Pride. La giustificazione? La protezione dello sviluppo infantile: emendamento dichiara…
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Stop alle marce per il Pride e al riconoscimento legale per le persone trans e intersessuali: queste alcune delle modifiche approvate dal Parlamento di Budapest. “Proteggiamo lo sviluppo dei bambini, affermiamo che una persona nasce maschio o femmina e ci opponiamo alle droghe e alle interferenze straniere. In Ungheria, il buon senso conta", ha commentato Orban ascolta articolo Approvata la stretta sui diritti umani e le libertà civili in Ungheria.
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Nuova stretta contro la comunità Lgbtq+ in Ungheria e la piazza di fronte al Parlamento ungherese si infiamma dando vita a dure proteste. L'Aula ha approvato a larga maggioranza un emendamento costituzionale che rafforza il divieto della Pride March e introduce nuove restrizioni. Una mossa definita l'ultima offensiva «illiberale» del premier Viktor Orbán, che in un tweet dice invece: «Proteggiamo lo sviluppo dei bambini, affermiamo che una persona nasce maschio o femmina e ci opponiamo alle droghe…
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La stretta è senza precedenti, tanto da avere sorpreso anche chi, fra i suoi critici, non pensava che il primo ministro ungherese potesse imprimere una svolta così netta. Invece, tra l’ira dell’opposizione davanti al Parlamento e le manifestazioni in varie città, Viktor Orban è passato dalle promesse ai fatti. E ieri, l’Assemblea nazionale e il partito Fidesz sono entrati in azione. Con 140 voti a favore e 21 contrari, i legislatori magiari hanno approvato l’emendamento numero 15, quello…
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L'Ungheria ha approvato un emendamento costituzionale che vieta gli eventi pubblici Lgbtq+. Sostenuto dal partito Fidesz del primo ministro Viktor Orban l'emendamento, può portare al divieto di eventi come il Budapest Pride e fornire una base costituzionale per negare il riconoscimento delle identità transgender e intersessuali. L'emendamento è stato approvato con 140 voti a favore e 21 contrari. Secondo la modifica costituzionale, i diritti dei bambini allo sviluppo morale, fisico…
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La crociata di Orban contro i diritti, vergogna per l'Europa Francesca Schianchi Ieri in Ungheria un voto a larga maggioranza del Parlamento ha cambiato la Costituzione introducendo una stretta dei diritti e delle libertà civili. Una discesa sempre più vorticosa verso l’autocrazia elettorale di un Paese dell’Unione europea.
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Da oggi in Ungheria non dichiararsi una donna oppure un uomo è incostituzionale. E chi parteciperà a un evento pubblico con bandiere o simboli Lgbtq+ rischia sanzioni pari a 500 euro, in nome di una supposta «protezione dei minori», che ha ora la precedenza sul diritto a manifestare. Erano da poco passate le cinque di ieri pomeriggio quando il parlamento di Budapest ha approvato l’emendamento alla Legge fondamentale, la nuova costituzione voluta dal premier Viktor Orbán nel 2012, che mette nero su…
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«Ora è legge». Ha scritto Viktor Orban su Twitter nella serata di oggi, lunedì 14 aprile, in relazione alle novità sui gay pride. In giornata il Parlamento unghere ha approvato un emandamento alla Costituzione che restringe in modo significato le libertà civili e i diritti umani. Le norme continueranno ad essere in vigore, ma in futuro, il governo non potrà più sospendere le leggi per decreto o derogare alle…
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Hanno lottato fino all’ultimo. Dopo settimane di proteste, politici dell’opposizione e altri manifestanti sono arrivati a legarsi tra di loro con delle fascette, creando una sorta di transenna umana, per tentare di bloccare l’ingresso a un parcheggio del Parlamento di Budapest e far saltare in extremis un voto che segna un’altra giornata nera per la democrazia ungherese, l’ennesima forzatura della Carta in senso illiberale.
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La modifica costituzionale proposta dal partito di Orbán prevede, tra le altre cose, il riconoscimento facciale per chi partecipa al Pride, il binarismo di genere in Costituzione e la sospensione della cittadinanza per chi minaccia la "sicurezza nazionale" Il Parlamento ungherese ha approvato un’altra stretta sui diritti, con l'emendamento presentato dal governo di Viktor Orbán per modificare la Costituzione.
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Hanno lottato fino all’ultimo. Dopo settimane di proteste, politici dell’opposizione e altri manifestanti sono arrivati a legarsi tra di loro con delle fascette, creando una sorta di transenna umana, per tentare di bloccare l’ingresso a un parcheggio del Parlamento di Budapest e far saltare in extremis un voto che segna un’altra giornata nera per la democrazia ungherese, l’ennesima forzatura della Carta in senso illiberale.
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PUBBLICITÀ Il Parlamento ungherese ha approvato un emendamento alla Costituzione che consente al governo di vietare gli eventi pubblici delle comunità Lbgt, una decisione che studiosi di diritto e critici definiscono un altro passo verso l'autoritarismo. L'emendamento, che richiedeva un voto di due terzi, è passato con 140 voti a favore e 21 contrari. È stato proposto dalla coalizione di governo Fidesz-KDNP guidata dal primo ministro Viktor Orbán
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Roma, 14 apr. "Orban oggi scrive una delle pagine più buie per i diritti che l'Unione europea abbia mai conosciuto". Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein."È gravissimo e inaccettabile che uno Stato membro vieti per legge i Pride, ledendo il diritto fondamentale di manifestazione, con l'unica finalità di perseguitare la comunità lgbtqia+. In particolare le persone trans e non binarie, la cui identità e dignità Orbán tenta di cancellare con un voto del parlamento.
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L'Ungheria cambia la Costituzione: "Esistono solo maschi e femmine" 14 aprile 2025 Budapest, 14 apr. - Il Parlamento ungherese ha approvato una serie di modifiche costituzionali che colpiscono la comunità lgbtq e le persone con doppia cittadinanza: l'emendamento proclama che le persone possono essere solo maschi o femmine e riecheggia iniziative simili del presidente statunitense Donald Trump, alleato di Orbàn.
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"L'emendamento costituzionale dell'Ungheria è ora legge. Proteggiamo lo sviluppo dei bambini, affermiamo che una persona nasce maschio o femmina e ci opponiamo alle droghe e alle interferenze straniere. In Ungheria, il buon senso conta". E' quanto ha scritto in un tweet il Primo Ministro ungherese, Viktor Orban, plaudendo alla modifica costituzionale approvata dal Parlamento. L'emendamento codifica il divieto imposto dal Governo sugli eventi del Pride
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Bruxelles – Ennesima stretta sui diritti civili nell’Ungheria di Viktor Orbán. Il Parlamento di Budapest ha approvato un controverso emendamento alla Costituzione che, di fatto, mette una pietra tombale sulla libertà di associazione per i membri della comunità Lgbtq+ (e per chi manifesta in loro favore). La repressione illiberale del premier magiaro si potrà ora avvalere anche delle tecnologie di riconoscimento facciale, in quella che i critici contestano…
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L’Ungheria di Viktor Orbán ha lanciato una nuova crociata contro la comunità Lgbtiqa+ ungherese. Il divieto a manifestazioni come il Pride sono stati inseriti in Costituzione con l’obiettivo di “tutelare i bambini”. La nuova normativa prevede il ricorso al riconoscimento facciale per individuare i trasgressori. L’Ungheria introduce il divieto al Pride, il binarismo di genere e la repressione dei dissidenti nella Costituzione.
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Ungheria, emendamento su stretta per comunità Lgbtq+: le proteste prima del voto 14 aprile 2025 I manifestanti hanno cercato di bloccare l'edificio del Parlamento ungherese lunedì prima del voto di un emendamento costituzionale visto da molti critici come una mossa del governo per limitare i diritti delle comunità LGBTQ+. L'emendamento, poi approvato, vieta gli eventi pubblici Lgbtq+ e potrebbe portare al divieto di eventi come il Budapest Pride o fornire una base…
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Nuova, pesante stretta sui diritti delle persone Lgbt+ in Ungheria. Il Parlamento di Budapest ha approvato una riforma costituzionale che restringe in maniera significativa le libertà civili della nazione vietando, tra le altre cose, anche la partecipazione ai Gay Pride. Il testo del 15esimo emendamento, voluto dal partito Fidesz di Viktor Orban e approvato con una maggioranza dei due terzi grazie al sostegno anche della destra radicale, modifica le…
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Può portare al divieto di eventi L’Ungheria ha approvato un emendamento costituzionale che vieta gli eventi pubblici Lgbtq+. Sostenuto dal partito Fidesz del primo ministro Viktor Orban l’emendamento, può portare al divieto di eventi come il Budapest Pride e fornire una base costituzionale per negare il riconoscimento delle identità transgender e intersessuali. L’emendamento è stato approvato con 140 voti a favore e 21 contrari.
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Il Parlamento ungherese ha approvato un emendamento alla Costituzione che restringe in modo significativo i diritti umani e le libertà civili. Lo riferiscono i media magiari. L'emendamento copre un ampio spettro di questioni. Centrale nella riforma il primato dei diritti del bambino a un “corretto sviluppo fisico, intellettuale e morale” sugli altri diritti fondamentali, eccetto il diritto alla vita e inclusa la libertà di riunione pacifica, un escamotage secondo alcuni per vietare così le marce…
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Protestano i partiti di opposizione e gli attivisti per i diritti umani: «Blocchiamo il parlamento e impediamo la votazione» Oggi, lunedì 14 aprile, il Parlamento ungherese ha approvato il controverso emendamento costituzionale che gli attivisti per i diritti umani denunciano come «una significativa escalation» negli sforzi del governo di Viktor Orbán per reprimere il dissenso. Fidesz, il partito…
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Centinaia di manifestanti ungheresi in abiti monotoni, prevalentemente grigi, si riuniscono a una manifestazione nel centro di Budapest per prendere in giro la recente stretta del Primo Ministro Viktor Orba'n sui diritti e la diversita' LGBTQ
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