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Diventa virale una clip satirica generata con l’IA in cui Donald Trump, Elon Musk e JD Vance appaiono come operai in una fabbrica di scarpe. Il video, diffuso da account cinesi, prende di mira la leadership americana nel contesto della crescente guerra commerciale tra Cina e USA. Una provocazione politica che sta facendo discutere.
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La politica protezionistica di Trump e l'imposizione dei dazi ha ispirato questo video generato dall'IA, oggi virale. Ecco a voi la sfilata di moda "a base dazi" che vede come modelli e modelle i maggiori leader mondiali: da Xi Jinping, a Macron passando per Ursula von der Leyen e Milei
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A sorpresa, ieri Donald Trump ha annunciato una pausa di 90 giorni per l’applicazione dei dazi. La decisione, che ha messo il turbo a Wall Street e promette di spingere le Borse europee, rinvia di tre mesi l'entrata in vigore delle tariffe e da il la alle trattative che potrebbero scongiurare la guerra commerciale. Discorso diverso per Pechino: "in considerazione della mancanza di rispetto che la Cina ha dimostrato nei confronti dei mercati mondiali, ho deciso di alzare al 125% la tariffa doganale applicata alla Cina dagli Stati…
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S&P ritiene che vi sia un grado di imprevedibilità elevato nell’attuazione delle politiche commerciali da parte dell’amministrazione statunitense e nelle possibili risposte, in particolare per quanto riguarda i dazi, nonché nei potenziali effetti su economie, catene di approvvigionamento e condizioni creditizie a livello globale. Di conseguenza, le previsioni di base dell’agenzia di rating comportano un livello significativo di incertezza.
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Lo spettro dei dazi di Trump inizia a farsi sentire. Mentre i mercati oggi iniziano il rimbalzo dopo le pesanti perdite di ieri, sul lusso grava di nuovo lo spettro di un’inversione di tendenza. Il report sul settore dei beni di lusso globale di Bernstein lancia un segnale d’allarme: le prospettive per il 2025 sono nettamente peggiorate, e il comparto rischia una contrazione del 2%, contro una precedente previsione di crescita del 5 per cento.
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In cinque giorni Nike ha perso il 13% in Borsa. Il 95% della sua produzione è fra Vietnam, Cina e Indonesia, fortemente colpiti dai dazi Usa. Le politiche tariffarie statunitensi annunciate di recente si sono rivelate più estreme di quanto la maggior parte degli investitori avrebbe pr
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L'indice Stoxx del settore Luxury perde il -3,4% a valle delle decisioni sui dazi, scivolando sui minimi degli ultimi cinque mesi. Tra i titoli peggiori della seduta figurano Richemont -5,5%, Burberry -4,5%, Lvmh -4,2%, Hermes -4%. Ancora più pesanti i titoli dell'abbigliamento sportivo Adidas -10% e Puma -9%. Dall'inizio dell'anno la performance è in rosso del -6%. Per quanto riguarda i marchi italiani, Ferrari, Moncler e Ferragamo perdono poco più dell'1%.
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