- Il referendum sulla riforma della cittadinanza ha raggiunto il quorum necessario di 500.000 firme. Il traguardo è stato superato grazie alle 502.321 firme raccolte attraverso il sito del Ministero della Giustizia, a partire dal 6 settembre. Attualmente, la legge italiana in materia di cittadinanza risale al 1992 e si basa principalmente sullo Ius Sanguinis, ovvero il principio per cui si acquisisce la cittadinanza per discendenza da un cittadino italiano.
Il 6 settembre, quando è stato depositato il quesito insieme agli altri soggetti promotori, in pochi credevano che fosse possibile una mobilitazione del genere. Raccogliere in poco più di due settimane 500.000 firme su un tema difficile e divisivo come quello della riforma della legge sulla cittadinanza è stato un risultato sorprendente. Questo tema è stato affrontato da questo governo e da molti altri precedenti in maniera ideologica, avvelenando il dibattito pubblico.
Il referendum si pone l’obiettivo di dimezzare da 10 a 5 gli anni di residenza continuativa richiesti agli stranieri per ottenere la cittadinanza italiana. Ora il quesito del referendum verrà presentato alla Corte costituzionale per il giudizio di ammissibilità.
Riccardo Magi, segretario di +Europa, il partito che ha promosso l’iniziativa, ha annunciato che il referendum ha superato il quorum di 500.000 firme online intorno alle 16.15, dopo una giornata di grande afflusso di adesioni. Circa 180.