- La crisi dell'industria automobilistica tedesca sta avendo ripercussioni significative sull'economia europea. Secondo l'Ufficio statistico federale, il Prodotto Interno Lordo tedesco nel secondo trimestre del 2024 è rimasto stagnante, con una crescita pari allo zero, mentre i tre mesi precedenti hanno registrato un calo dello 0,2%. Questo declino è attribuito principalmente alle rigide normative sulla transizione verso l'elettrico, che hanno messo in difficoltà il settore automobilistico tedesco.
Il mercato automobilistico europeo ha subito un crollo del 27,8% in agosto, con volumi scesi a 197.322 unità. Questo calo è stato accentuato dalla scadenza degli incentivi per l'acquisto di auto elettriche aziendali nel settembre 2023, che aveva portato a un'impennata delle immatricolazioni ad agosto dello stesso anno. La quota di mercato dei privati è diminuita del 18%, mentre quella delle auto aziendali ha subito una flessione del 32%.
La crisi tedesca sta contagiando l'intero settore manifatturiero europeo. Federico Visentin di Federmeccanica sottolinea che la debacle della manifattura tedesca sta trascinando verso il basso il manufacturing del Vecchio Continente. La Germania, primo cliente dell'Italia, sta vivendo un momento di estrema debolezza economica, che rischia di mettere in ginocchio le imprese italiane, in particolare quelle trevigiane.
La situazione richiede un intervento immediato e deciso. È necessario rivedere le norme europee sull'auto green per evitare ulteriori danni all'industria automobilistica e, di conseguenza, all'economia europea.