Israele e Iran, escalation di tensioni e attacchi missilistici

- Nelle ultime ore, la situazione tra Israele e Iran è precipitata in una spirale di violenza e tensioni crescenti. L'Iran ha lanciato circa 200 missili balistici contro Israele, un numero significativamente superiore rispetto all'attacco dello scorso aprile. La maggior parte di questi missili è stata intercettata dalle difese israeliane e dalle forze statunitensi presenti nella regione. Tuttavia, l'attacco ha provocato una risposta immediata da parte di Israele, che ha colpito obiettivi a sud di Beirut, in particolare nel quartiere di Dahiyeh, noto per essere una roccaforte di Hezbollah.

Il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, ha dichiarato che l'Iran ha commesso un grave errore e che ne pagherà le conseguenze. Questa dichiarazione è stata seguita da un'intensificazione degli attacchi israeliani su Beirut, con nuovi raid aerei durante la notte. L'esercito israeliano ha precisato che gli obiettivi colpiti erano legati a Hezbollah, il gruppo militante sciita libanese sostenuto dall'Iran.

Nel frattempo, l'Iran ha minacciato di ridurre Tel Aviv in cenere se Israele dovesse continuare con le sue operazioni militari. Teheran ha dichiarato di essere in stato di guerra e ha avvertito che ogni infrastruttura israeliana potrebbe essere presa di mira in caso di ulteriori attacchi. La situazione è ulteriormente complicata dalla presenza di forze internazionali nella regione, con Londra e Parigi che hanno affermato di aver fatto la loro parte per mantenere la stabilità.

Le tensioni tra Israele e Iran non sono una novità, ma l'attuale escalation rappresenta una delle crisi più gravi degli ultimi anni.

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