La premessa è d’obbligo, però occorre prenderla in considerazione perché potrebbe determinare un punto di caduta sul riassetto di Autostrade. Ventilata più dagli advisor della parte venditrice, Atlantia, che dalla parte acquirente, cioè la cordata guidata da Cassa Depositi composta anche dai fondi esteri Blackstone e Macquarie. Per risolvere l’impasse sulla valutazione dell’88% del gestore che la capogruppo Atlantia (a sua volta riconducibile al 30% alla famiglia Benetton) venderebbe qualcuno sta…
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Se così fosse i Benetton incasserebbero circa 3 miliardi di euro per uscire dalla partita. Dall’altro lato l’ultima offerta di Cdp e soci non sarebbe andata oltre gli 8 miliardi di euro. La pandemia ha dato una mano, con il governo e opinione pubblica concentrati su affari più impellenti. Nel frattempo Atlantia va avanti con il suo piano di divisione della partecipazione in Aspi. In fondo è sempre stata questa la strategia di Autostrade…
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