(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 06 apr - L'Unione europea deve creare un fondo di solidarieta' in grado di garantire la ripartenza simultanea dell'economie Ue, altrimenti esplodera'. "Domani, in occasione della riunione dei ministri delle Finanze europee, deve esserci un pacchetto globale che comprenda misure immediate e anche un fondo di solidarieta', un fondo di investimento di lungo termine che mostri sia la solidarieta' dei Paesi europei, sia la nostra…
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Sempre l’Italia si mette di traverso a far scattare i meccanismi del Mes, nel timore che eventuali finanziamenti possano essere sottoposti a condizioni da imporre ai singoli governi. Non c’è alcuna intesa e si va dunque verso una maratona notturna sugli strumenti finanziari per contrastare il coronavirus e scongiurare la recessione economica nella Ue. «Coronabond sì, Mes no» è stata la posizione ribadita anche lunedì dal premier Conte.
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A riportarle Milano Finanza, che ha cercato di delineare cosa prevede l’intesa trovata la quale, come da calendario, verrà resa nota nella giornata di domani, martedì 7 aprile. Secondo le indiscrezioni citate, però, un accordo generale sull’utilizzo del MES sarebbe già stato raggiunto. Tutti gli occhi saranno puntati sull’Eurogruppo di domani che alzerà il velo sulle decisioni ufficiali prese dai membri dell’UE.
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Bisognerà decidere le munizioni da aggiungere all’arsenale con cadenza quasi quotidiana, per rendere la risposta economica il più potente possibile. Diverse le opzioni sul tavolo dei ministri delle finanze dell’Eurozona per tentare di dare una risposta unanime alla crisi e tentare di limitare i danni. Eurobond sì, eurobond no. Una prima risposta è attesa per domani 7 aprile, quando si riunirà in videoconferenza l’Eurogruppo.
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L' Italia si oppone economia. Francia e Germania spingono sull'utilizzo dei quasi 500 miliardi del Meccanismo Europeo di Stabilità - il famoso fondo salvastati - in versione alleggerita per affrontare l'emergenza.
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