Sarebbero presenti anche l'Egitto e il Bangladesh tra i sette Paesi d'origine designati dalla Commissione europea come "sicuri" per il rimpatrio dei migranti nella lista provvisoria che sarà distribuita agli Stati membri a stretto giro di posta. Questo quanto emerso dalla bozza del documento, visionato da diverse agenzie di stampa oltre che da Euractiv , network paneuropeo indipendente specializzato in affari europei, fondato nel 1999.
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La bozza dell'Unione europea sui Paesi sicuri è pronta: seguendo l'impianto già preparato dall'Italia, Bruxelles ha stilato una lista che per il momento prevede 7 Paesi in cui è possibile espellere i migranti irregolari. Si tratta di Egitto, Bangladesh, Colombia, Tunisia, Marocco, India e Kosovo. Ursula von der Leyen aveva promesso che la lista sarebbe arrivata entro giugno 2024 e puntualmente, entro la prima metà di aprile, è stata diramata la…
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– Nella bozza del nuovo documento europeo visionata dall’ANSA, emergono sette Paesi d’origine designati dalla Commissione europea come “sicuri” per il rimpatrio dei migranti. Tra questi figurano Egitto, Bangladesh, Colombia, Tunisia, Marocco, India e Kosovo. L’iniziativa, promessa da Ursula von der Leyen entro giugno, segue la direttiva sui rimpatri adottata dalla Commissione a marzo e ha come obiettivo quello di rafforzare il concetto di Paese d’origine sicuro, fornendo linee guida…
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Ci sono anche l'Egitto e il Bangladesh tra i sette Paesi d'origine designati dalla Commissione europea come "sicuri" per il rimpatrio dei migranti. Sono nella lista provvisoria che sarà distribuita agli Stati membri nelle prossime ore, secondo quanto emerge dalla bozza del documento. Gli altri 5 Paesi designati come sicuri sono Colombia, Tunisia, Marocco, India e Kosovo
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E ora chi lo dice alle toghe rosse? La lista Ue dei «Paesi sicuri dove è possibile rimpatriare (con procedura accelerata) i migranti salvati nel Mediterraneo dalle nostre navi militari combacia quasi del tutto con quella stilata dal governo del Decreto flussi. Sconfessate clamorosamente le sentenze della giurisprudenza creativa che hanno vanificato il piano anti clandestini del governo. Ci sono anche Egitto e Bangladesh, i due Paesi che secondo le sentenze «fotocopia» di Corti d'Appello e sezioni…
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La Commissione Ue starebbe per proporre sette «paesi terzi di origine sicuri»: Colombia, India, Kosovo, Marocco e i tre a cui tiene Meloni, ovvero Bangladesh, Egitto e Tunisia. L’indiscrezione è trapelata ieri da Ansa ed Euractiv, ma non è chiaro a cosa si riferisca. Se ai paesi di origine sicuri che accelerano le domande d’asilo e facilitano il giudizio di infondatezza (protocollo Albania). Se ai paesi dove rimpatriare chi ha presentato una domanda «inammissibile».
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Nell'elenco dei Paesi sicuri per il rimpatrio dei migranti designati dalla Commissione europea rientrano anche l'Egitto e il Bangladesh. Questo quanto emerso dalla bozza provvisoria che verrà distribuita da Bruxelles agli Stati membri nel corso delle prossime ore. A completare la lista Colombia, Tunisia, Marocco, India e Kosovo. L'elenco dei Paesi sicuri promesso da Ursula von der Leyen entro giugno segue la direttiva sui rimpatri varata a marzo dal governo europeo.
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Ci sono anche l'Egitto e il Bangladesh tra i sette Paesi d'origine designati dalla Commissione europea come "sicuri" per il rimpatrio dei migranti nella lista provvisoria che sarà distribuita agli Stati membri E' quanto emerge dalla bozza del documento, di cui l'Ansa ha preso visione. Nell'elenco figurano anche Colombia,
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Il parere dell'avvocato generale CGUE I governi possono compilare la lista, ma devono spiegare perché li considerano sicuri, su quali fonti, e non possono indicare troppe categorie di “esclusi”. In ogni caso l’ultima decisione spetta ai giudici. I giornali filogovernativi non hanno capito molto di questa esposizione L’avvocato generale presso la Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE), J.R. De La Tour ha presentato le sue conclusioni nelle cause riunite…
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Egitto e Bangladesh, come fortemente voleva il governo italiano. E poi Tunisia, Marocco, Colombia (probabilmente per venire incontro alle richieste della Spagna), India e Kosovo. C’è una prima bozza della lista dei Paesi sicuri che la Commissione europea sta stilando e che verrà poi sottoposta per l’analisi e l’eventuale approvazione a tutti gli Stati membri. È una lista di appena sette Paesi, contro i diciannove che con un decreto legge dell’ottobre del 2024 l’esecutivo Meloni ha dichiarato sicuri e…
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Ci sarebbero anche l'Egitto e il Bangladesh tra i sette Paesi d'origine designati dalla Commissione europea come "sicuri" per il rimpatrio dei migranti nella lista provvisoria che sarà distribuita agli Stati membri nelle prossime ore. E' quanto emerge dalla bozza del documento. Nell'elenco figurano anche Colombia, Tunisia, Marocco, India e Kosovo
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Roma – Metti l’Egitto in cui ha trovato la morte Giulio Regeni, o la Tunisia dove attivisti, giornalisti, oppositori finiscono in carcere e la caccia al migrante è all’ordine del giorno. Entrambi stanno nella lista dei 19 Paesi sicuri approvata dal governo pochi mesi fa con decreto ma è assai difficile ritenerli Paesi in cui «la situazione giuridica e politica caratterizzi un regime democratico c…
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Bruxelles – Nel designare Paesi d’origine sicuri, non basta un atto legislativo. Serve rivelare, ai fini del controllo giurisdizionale, le fonti su cui si basa la convinzione che tali Paesi lo siano davvero. È il sacrosanto principio evidenziato dall’avvocato generale della Corte di Giustizia dell’Unione europea, Richard de la Tour, su cui si baserà la decisione del tribunale a cui la magistratura romana, lo scorso…
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I giudici nazionali chiamati a esaminare un ricorso contro il rifiuto di una domanda di protezione internazionale devono avere accesso alle "fonti d'informazione" su cui si basa la decisione di considerare un Paese terzo come sicuro. Lo scrive l'avvocato generale della Corte di giustizia Ue Richard de la Tour nelle sue conclusioni sulle cause congiunte legate al protocollo Itali…
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Gli Stati Ue possono designare la lista di Paesi sicuri con atto legislativo ma i giudici posso valutare la scelta: questa la posizione espressa dall'avvocato generale della Corte di Giustizia Europea, Richard de la Tour, in merito al protocollo Italia Albania e al dl Paesi Sicuri. In particolare leggiamo nel provvedimento, non vincolante per la decisione finale della CGUE attesa prima dell’estate, che: «Uno Stato membro può…
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