Francia in crisi politica: Macron sotto attacco

- A quasi due mesi dalle elezioni legislative, la Francia si trova ancora senza un governo stabile. Il Nuovo Fronte Popolare (NFP), pur avendo ottenuto la maggioranza relativa, non è riuscito a formare un governo. Il presidente Emmanuel Macron, nel tentativo di evitare la nomina di un premier di sinistra, continua a prendere tempo, attirandosi critiche crescenti.

Il governo dimissionario di Gabriel Attal, fedele a Macron, è ancora in carica, ma la situazione è sempre più precaria. Due nomi circolano per la carica di primo ministro: Bernard Cazeneuve, ex socialista e primo ministro sotto François Hollande, e Xavier Bertrand, politico di centro-destra. Tuttavia, nessuno dei due sembra riuscire a ottenere un consenso sufficiente.

La situazione è resa ancora più complessa dalle divisioni all'interno dell'Assemblée Nationale. I tre blocchi principali – il NFP, i macronisti e la destra – non riescono a dialogare tra loro. Il Nuovo Fronte Popolare, guidato da Lucie Castets, attende ancora la nomina della sua candidata, bocciata da Macron.

Nel frattempo, 81 deputati della gauche hanno chiesto ufficialmente la destituzione di Macron. Tra questi, sei deputati ecologisti e tre eletti nell'isola di La Réunion, vicini a La France Insoumise (LFI). La richiesta di destituzione è un segnale forte del malcontento crescente nei confronti del presidente.

Anche la destra, rappresentata da Eric Ciotti e Marine Le Pen, si oppone fermamente ai nomi di Cazeneuve e Bertrand. Ciotti, ex leader repubblicano ora alleato del Rassemblement National (RN), ha chiesto apertamente le dimissioni di Macron.

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