Non solo dazi: gli Usa si lamentano con l’Italia anche di sanità, audiovisivo e glifosato Con la visita negli Stati Uniti, Meloni cercherà di proteggere le aziende italiane dai dazi di Trump. Ma all'attenzione di Washington non c'è solo il surplus commerciale, ma anche alcune barriere agli investimenti alzate dall'Italia in diversi settori. Tutti i dettagli. Giovedì 17 aprile la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sarà a Washington, alla Casa Bianca, per…
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Giornata difficile per le trattative tra l’Unione europea e gli Usa sui dazi imposti da Donald Trump nelle scorse settimane e poi sospesi per novanta giorni. La missione oltreoceano del commissario al Commercio Maroš Šefčovič non ha avuto l’effetto sperato: Trump ha rifiutato la proposta di rimuovere le tariffe sulle esportazioni di beni industriali. Allo stesso tempo, però, il capo della Casa Bianca ha detto di stare valutando…
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Stallo Ue-Usa sui dazi. Meloni in partenza per Washington: “Momento difficile” Giornata difficile per le trattative tra l’Unione europea e gli Usa sui dazi. La missione oltreoceano del commissario al Commercio Maroš Šefčovič non ha avuto l’effetto sperato: Donald Trump ha rifiutato la proposta di rimuovere le tariffe sulle esportazioni di beni industriali. Allo stesso tempo, però, il capo della Casa Bianca ha detto di stare…
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L'esito del primo round dei negoziati era in effetti scontato. Gli Stati Uniti hanno bocciato la proposta della Commissione Europea di zero dazi negli scambi tra le due sponde dell'Atlantico. La riunione tra il Segretario al Commercio americano Howard Lutnick e l'omologo Commissario europeo Maros Sefcovic, in visita ufficiale a Washington per sfruttare i 90 giorni di tempo c…
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Ancora stallo nelle trattative sui dazi: gli Usa hanno rifiutato la proposta dell'Ue di annullare le tariffe per l'auto. Se Giorgia Meloni sperava di andare a Washington e trovarsi la strada spianata nella trattativa sui dazi, probabilmente rimarrà delusa. Tra Ue e Usa i progressi nelle trattative sono stati pochissimi, tanto che i funzionari statunitensi hanno fatto sapere che la maggior parte dei dazi sull’Ue non verranno rimossi.
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Bruxelles rassicura: “Quello tra noi e gli Stati Uniti non è un dialogo tra sordi”. Ma in realtà i passi in avanti nella trattativa tra le due sponde dell’Atlantico sarebbero scarsi. Anzi, secondo indiscrezioni di stampa, gli americani finora avrebbero detto di no alla proposta europea di azzerare i dazi reciproci su tutti i prodotti industriali. In questo quadro confuso continua però il recupero dei mercati europei.
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Gli Stati Uniti non intendono rimuovere la maggior parte dei dazi imposti sui prodotti europei, nonostante la proposta della Commissione di azzerare reciprocamente le tariffe su beni industriali, comprese le automobili. È ancora stallo tra Bruxelles e Washington, che hanno avuto un dialogo ieri su questioni spinose come la sovraccapacità nei settori dell'acciaio e dell'alluminio e la resilienza delle catene di approvvigionamento, semiconduttori e farmaci in primis.
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Gli Stati Uniti hanno rifiutato la proposta europea di zero dazi su industria e automobili. Pechino, intanto, rinuncia ai Boeing. Trump ribadisce: “è la Cina a dover fare un accordo con noi”. Non hanno prodotto risultati i primi colloqui sui dazi intercorsi martedì 15 aprile fra il Commissario dell’Unione Europea per il Commercio, Maros Sefčovič, e l’amministrazione americana. A riportarlo è Bloomberg, citando alcune fonti, secondo la quale i funzionari americani hanno reso noto che la maggior parte dei dazi sull’Ue non…
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Fumata nera, almeno per il momento, nei negoziati tra Unione Europea e Stati Uniti in tema di dazi. Secondo l’agenzia Bloomberg i funzionari americani hanno confermato che la maggior parte dei dazi sull'Ue non sarà rimossa immediatamente. Gli Usa avrebbero infatti respinto la proposta dell'Ue sulla rimozione di tutte le tariffe sui beni industriali, incluse le auto. Washington dal canto proprio avrebbe “suggerito” che alcuni dei dazi potrebbero essere…
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ROMA – Maros Sefcovic è a Washington con un obiettivo: trovare un accordo con la Casa Bianca sui dazi degli Stati Uniti sulle merci importate dall’Unione europea. Da commissario Ue al commercio, ha il dossier attualmente più caldo sui tavoli di Bruxelles. Ma a due giorni dal suo arrivo la sua missione sembra ferma al palo, o quasi. Secondo Bloomberg dopo i primi incontri tra le parti sono stati f…
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Il presidente americano annuncia che ci saranno nuove tariffe su farmaci e semiconduttori. Intanto colpisce ancora il Messico: «Dazi del 20,9% sui pomodori» Sono tre le proposte che l’Unione europea ha messo sul tavolo delle trattative con gli Stati Uniti per scongiurare una guerra commerciale. Comprare più gas liquido dagli Usa, rinviare la web tax a data da definirsi ed evitare che le merci cinesi transitino dall’Europa per arrivare in territorio…
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La Commissione europea rilancia i negoziati con gli Stati Uniti sui dazi ma minaccia, in caso di fallimento, non solo di ripristinare le contromisure sospese ma anche di colpire con la tassazione sui ricavi i giganti del web americani. Il commissario al Commercio, Maros Sefcovic, vola a Washington per incontrare lunedì i suoi omologhi. Finora si è interfacciato con il segretario al Commercio, Howard Lutnick, e il rappresentante per il Commercio, Jamieson…
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Viktor Orbán e il suo governo sono sostenitori di Donald Trump; lo sono dall’epoca del primo mandato presidenziale del tycoon e anche stavolta hanno espresso soddisfazione per il suo nuovo successo elettorale. Non c’era da attendersi che l’esecutivo ungherese prendesse posizione netta contro i dazi del presidente statunitense, magari non solo per “simpatia” nei suoi confronti. Ma andiamo per ordine.
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VARSAVIA – «Fare “whatever it takes” per proteggere i cittadini e le aziende europee». Sono bastate le parole del ministro polacco dell’Economia, Andrzej Domnski (presidente di turno dell’Ue), al termine della riunione dell’Eurogruppo per capire quali siano le intenzioni europee nel braccio di ferro con Donald Trump sui dazi. Ossia ogni cosa. La frase più famosa scandita nel 2012 da Mario Draghi ha una eco anche nell’impegno della presidente della Bce, Christine Lagarde: «Siamo sempre pronti a…
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Una missione a New Delhi in India, poi un’altra a Samarcanda in Uzbekistan, con la testa già alla prossima tappa: Pechino. Da mesi Ursula von der Leyen lavora per espandere i mercati di sbocco dell’Ue. La presidente della Commissione passa da un continente all’altro per consolidare i legami commerciali più che quelli politici, con uno sforzo sempre più intenso da quando Donald Trump ha sconvolto il mondo con i suoi dazi.
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Dazi Trump, von der Leyen: "Senza intesa tasseremo le Big Tech" 11 aprile 2025 L'Ue è pronta a introdurre "una tassa sui ricavi pubblicitari digitali" che colpirebbe le Big Tech, se i negoziati con Donald Trump per raggiungere un'intesa commerciale dovessero fallire. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un'intervista al 'Financial Times.' Durante la tregua di 90 giorni sui dazi, Bruxelles cercherà un accordo "pienamente…
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Bruxelles si muove con cautela nella complessa partita commerciale innescata da Donald Trump, che ha imposto dazi universali del 20% sui prodotti europei. La risposta dell’UE, pur calibrata, non manca di determinazione: il 15 aprile entreranno in vigore contromisure che colpiranno beni americani per un valore di 21 miliardi di euro. Tra i prodotti nel mirino spiccano icone del Made in USA come Harley-Davidson e Levi’s, ma il bourbon è stato…
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Dazi a Big Tech, l'Unione europea sta considerando possibili tariffe sui servizi digitali americani in caso di fallimento dei negoziati con Washington. In un'intervista rilasciata al Financial Times, Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha indicato che tra le opzioni allo studio vi sarebbe l'imposizione di tasse sui ricavi pubblicitari di aziende come Google e Meta. Attualmente è in corso una pausa di 90 giorni nella guerra dei dazi: Trump ha abbassato le…
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PUBBLICITÀ In ordine sparso. Così l'Unione europea valuta la sua risposta ai dazi statunitensi. L'Ue spera di avviare i negoziati con gli Stati Uniti, ma l'approccio non è corale. Nelle ultime settimane è emersa una spaccatura all'interno del blocco sull'intensità e la portata delle potenziali misure di ritorsione. Mentre i falchi chiedono un fronte fermo e unito, le colombe invitano alla cautela, mettendo in guardia dall'escalation e dalle…
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Bruxelles – Dopo la giravolta trumpiana sui dazi e il conseguente passo indietro di Bruxelles, ora è tempo di sedersi di nuovo a un tavolo. Ci sono tre mesi di tempo per trovare un accordo ed evitare altri momenti di panico come quelli vissuti negli ultimi giorni sulle due sponde dell’Atlantico. Forte del passo falso di Washington, ora Ursula von der Leyen affila le unghie e mette in guardia Donald Trump: in caso di negoziati “non…
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Sono bastate poche parole. L’annuncio di una tregua, di una pausa di 90 giorni sui dazi, per cambiare tutto. A partire dal clima internazionale che, dopo sole 24 ore è molto più sereno. Come se lo scontro commerciale quasi non ci fosse mai stato. E così nel ‘day after’ l’Ue ha deciso di sospendere per 90 giorni i dazi decisi nella giornata precedente contro i prodotti statunitensi. Una mano tesa a Donald Trump perché in realtà queste tariffe erano la risposta a dazi che in realtà restano in vigore.
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Novanta giorni, il conto alla rovescia è partito il 9 aprile. Corrisponde alla sospensione dei dazi mondiali annunciata da Donald Trump. Ma può trasformarsi anche in una straordinaria occasione: senza volerlo il presidente Usa ha dato all’Unione europea l’opportunità di fare un esame di coscienza, correggere la montagna di errori fatti in questi ultimi 15 anni e ripartire diventando finalmente un protagonista dei nuovi equilibri mondiali.
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BRUXELLES Sono bastate poche ore per convincere l’Ue a riporre i suoi contro-dazi nel cassetto. E a dirsi pronta, semmai, a seguire Donald Trump nel temporaneo dietrofront commerciale, che sembra dettato più dal tracollo delle Borse e dalla fuga dai titoli del debito Usa che dalla volontà di evitare un’escalation con gli alleati sull’altra sponda dell’Atlantico. Incassato l’ok dei governi, la Commissione ha…
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La Borsa di Seul termina gli scambi con la peggiore chiusura dal 5 agosto del 2024 sui timori della guerra commerciale e della recessione globale in scia aidazi voluti da Donald Trump: l'indice Kospi accusa un calo del 5,57%, a 2.328,20 punti. I prezzi del petrolio in Asia viaggiano ai minimi dal 2021. Il Wti procede in calo del 2,40% a 60,49 dollari: è sceso…
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