Un rapporto di amicizia che negli anni si è guastato, quello fra il ministro Andrea Abodi e Giovanni Malagò. Forse hanno pesato anche le vecchie ruggini del passato. E pensare che quando Abodi fu insediato al Ministero (lui puntava al posto di ad di Milano-Cortina poi Giorgia Meloni gli chiese di occuparsi dello sport), Malagò organizzò una cena a casa proprio per lui. Ora è il grande freddo: le continue frecciate di Abodi sui mandati hanno indispettito il n.
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Approfondimenti:
Sotto la sua presidenza al Coni l’Italia ha portato a casa oltre 140 medaglie olimpiche, di cui ben 42 ori. Mai così tante. L’era di Giovanni Malagò si chiude con numeri da record. Un presidente il cui ciclo a cinque cerchi è iniziato a Sochi 2014, un anno dopo la prima elezione, e si è concluso a Parigi 2024, con ben 40 medaglie (di cui 12 d’oro) e che ha portato l’Italia al terzo posto nel ranking mondiale delle discipline olimpiche.
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Il discorso con cui Giovanni Malagò ha tracciato davanti al Consiglio nazionale del Coni il bilancio dei suoi 12 anni, pieno di orgoglio per i traguardi raggiunti e rabbia per aver perso la partita politica sulla sua permanenza al Foro Italico, ha ufficialmente aperto i giochi per il futuro dello sport italiano. Per mesi Malagò e i suoi sostenitori hanno lottato per andare oltre la norma che limita a tre i mandati del presidente del Coni, appellandosi ai…
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Giovanni Malagò non guiderà il CONI ai Giochi di Milano-Cortina 2026, fermato dalla legge sui mandati. “Non volevo un altro incarico, ma chiudere un percorso”, ha detto nel suo discorso di commiato, criticando duramente la politica. Nonostante i successi ottenuti e i conti in ordine, Malagò lascia tra amarezza e orgoglio, rivendicando il lavoro fatto. Tra i possibili successori spiccano Pancalli, Bonfiglio e Bianchedi.
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Non sarà un addio indolore, quello di Giovanni Malagò al Coni. Del resto, c’era da aspettarselo: il presidente che ha vinto più di cento medaglie tra Rio, Tokyo e Parigi, senza contare i Giochi invernali, va a casa perché nell’italico sport, per lui e solo per lui!, c’è il limite dei mandati (tre), mentre i boss delle singole federazioni possono perpetuare il loro potere. Magari tecnicamente è pure giusto, di sicuro il diretto interessato di difetti ne ha (e lo scrivo io che gli…
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Sarà ancora Malagò-Resto del Mondo? La domanda è paradossale, ma ieri pomeriggio, quando nel Salone d’Onore del Coni il presidente uscente ha firmato degli orgogliosi e polemici saluti per il suo mandato che è ormai agli sgoccioli si è avuta una sensazione: la partita del dirigente romano dentro queste stanze e questi palazzi non è del tutto chiusa. Anzi, per niente. Giovanni Malagò sarà il king maker di maggioranza (la sua, non quella governativa) delle elezioni che designeranno il suo…
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Il suo futuro di Giovanni Malagò dopo tre mandati non è ancora scritto: non si sa se un giorno, terminata la sua esperienza positiva al Coni, approderà in politica. Per ora è ancora membro del Comitato olimpico internazionale e c'è chi scommette - anche se lui sorride e smentisce - su un suo ruolo dirigenziale nella Roma, considerati i suoi rapporti con i Friedkin. In questo momento Malagò appare solo amareggiato.
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Alla fine si è arreso: “Mi inchino alla legge”. Giovanni Malagò abbandona la partita per la rielezione a presidente del Coni, carica che ricopre dal 2013. Ha atteso una riforma del limite dei tre mandati che gli permettesse di restare in sella ancora per quattro anni. Si sarebbe accontentato pure di una irrituale proroga per arrivare almeno alle Olimpiadi di Milano-Cortina, febbraio 2026. Ma le p…
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"Sono uno dei più anziani qui, ne ho vissute tante di emozioni quindi di emozioni sono esperto e ti sono grato per ciò che hai fatto e hai fatto fare. Sarei grato se tu continuassi a dare il tuo supporto". Così il presidente della Federazione italiana canoa e kayak Luciano Buonfiglio, candidato per il post Malagò alla presidenza del Coni, nel suo intervento in Consiglio nazionale
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ROMA (ITALPRESS) – Non ha ancora espresso la sua preferenza verso un possibile successore, ma Giovanni Malagò al termine del suo ultimo Consiglio nazionale da presidente del Coni ha colto l’occasione per tracciare un bilancio fatto di “risultati sportivi straordinari” e per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. “Abbiamo vinto l’inimmaginabile”, afferma. “E mi sento di dire che il prestigio è molto alto: io mi sento orgoglioso, quando vado all’estero, di essere italiano e di essere presidente…
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Giovanni Malagò è pronto a salutare il Coni dopo 12 anni e tre mandati (2013,2017 e 2021). Le elezioni sono in programma il 26 giugno. Tasto stop e nessun quarto mandato. Il Governo - e il ministro dello Sport Abodi - non ha concesso nemmeno la proroga di un anno in vista dell'appuntamento di Milano-Cortina 2026. Queste le sue parole a margine: «Ci sono normative che sono chiare verso una parte e non per altre.
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"Nel prossimo consiglio nazionale devono tornare Barelli e Binaghi, abbiamo bisogno delle loro competenze. Non ho paura a dirlo, il consiglio nazionale ha bisogno di tutti, serve una pacificazione". Lo ha detto Giovanni Petrucci, presidente della federazione italiana pallacanestro, durante il consiglio nazionale del Coni. "Malagò è sempre stato una persona corretta, leale e che ha ottenuto grandissimi risultati.
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«Non hanno nemmeno voluto darmi l’onore delle armi». A dodici anni e due mesi dalla sua elezione, lunedì pomeriggio di fronte prima alla Giunta e poi al Consiglio Nazionale, Giovanni Malagò ha formalmente accettato le decisioni della politica: non vedrà prolungato il suo mandato di presidente del Coni fino ai Giochi di Milano-Cortina, come avrebbe voluto, non potrà concorrere a una quarta rielezione perché la legge impedisce al numero uno…
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Piaccia o no, è stato senza ombra di dubbio il presidente del Coni più amato, soprattutto dagli atleti, della storia del Comitato Olimpico Nazionale. E' stato capace di aggregare come nessun altro, bravo nel stare sempre al posto giusto, nel momento giusto e, soprattutto, ovunque. Tante volte ci siamo chiesti: "ma come farà". Ha sempre messo lo sport italiano davanti a tutto, anche quando qualcuno gli ha sfilato da sotto le mani, in maniera della quale è meglio non rivangare, le Olimpiadi del 2024…
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Era nell’aria, ora è diventato ufficiale: Giovanni Malagò lascia il CONI, non potendosi ricandidare per via della legge numero 115 del 9 agosto del 2022 che regola la governance della fondazione di Milano-Cortina a 14 membri. Non è stata concessa la proroga, di conseguenza finisce qui il percorso di Malagò alla guida del CONI. Di seguito le sue dichiarazioni riportate da ANSA. Le parole di Malagò: “I conti sono ok, abbiamo portato due Olimpiadi, i risultati sportivi sono stati straordinari e…
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Dopo il Consiglio Nazionale Coni, Giovanni Malagò ha parlato delle prossime elezioni Coni ("Non so chi siano i candidati, quindi non sarò un giudizio") e delle imminenti Olimpiadi invernali di Milano Cortina
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«Grazie per tutte le delibere assunte, siete il miglior Consiglio nazionale del miglior Comitato Olimpico Nazionale Italiano, andiamo a testa alta, se quella legge la cambiano è la prova provata che hanno torto». Così Giovanni Malagò ormai presidente uscente del Coni ha salutato i presenti delle federazioni nazionali ma anche i rappresentanti degli atleti, tecnici, discipline associate, enti promozione sportive, che l’hanno omaggiato con una standing…
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"Oggi finisce un quadriennio, finiscono 12 anni di una presidenza ma credo che con questa riunione si chiude il capitolo dei primi 80 anni di storia dello sport italiano e con danni collaterali non voluti da noi. Questa presidenza ha portato oltre 100 medaglie all'Italia in tre edizioni dei Giochi estivi tra Rio, Tokyo e Parigi. Sono rimasto silente ma oggi mi chiedo: all'estero si interrogano come è possibile avere ottenuto questi risultati, perché è stata necessaria una legge di riforma…
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Malagò penultimo atto. L’ultimo da presidente ormai uscente del Coni, a meno di ormai clamorosi e impossibili colpi di scena, sarà l’appoggio a uno dei candidati al suo trono nel Palazzo H del Foro Italico, scrutinio designato il prossimo 26 giugno: «Sosterrò qualcuno e parlerò a proposito una volta che saranno presentate formalmente tutte le candidature, dopo il 6 giugno». La ricandidatura dell’…
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Dichiarata e questa volta ben visibile - rabbia per non poter continuare a guidare il Coni. Nelle parole al Consiglio Nazionale, chiuse con una standing ovation e un po’ di commozione, Giovanni Malagò si concentra in un primo momento sui suoi successi da presidente: un percorso netto nei bilanci, risultati ("Abbiamo vinto l’inimmaginabile"), prestigio ("Nonostante le macerie lasciate dal ritiro della candidatura di Roma 2024").
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A margine della conferenza stampa post Giunta, parla il presidente del Coni Giovanni Malagò e sono tanti i temi toccati: dalle Olimpiadi fino al suo termine della carica e la futura incandidabilità. Parte dall'appuntamento del prossimo 6 maggio con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella , che farà visita al Centro di preparazione olimpica 'Giulio Onesti': "Il presidente verrà a omaggiare con la sua presenza un luogo sacro, da…
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Le parole del presidente al Consiglio Nazionale del Coni sull'impossibilità a ricandidarsi: "Conti ok, abbiamo portato due Olimpiadi, risultati sportivi straordinari e prestigio internazionale, ma prendo atto che non cambierà la legge per avere un mandato in più. Io mi inchino, ma avrebbe dovuto restare tale sempre. Invece negli ultimi anni è cambiata due volte". E prospetta: se verrà cambiata la norma che regola la Governance di Milano-Cortina, allora è la prova che non si sono volute…
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Coni, Malagò vede svanire il quarto mandato e si “inchina” alla legge: “Risultati e prestigio non sono bastati” Il presidente: "Il mio rammarico è che non si siano aspettati altri sei mesi come era nelle carte, era tutto pianificato e invece non è stato concesso nemmeno l'onore delle armi" Getting your Trinity Audio player ready... ROMA – “I conti sono a posto, i ricavi sono straordinari, abbiamo portato due Olimpiadi…
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“Mi inchino alla legge, i risultati e il prestigio non sono bastati”. A parlare è l’attuale presidente del Coni Giovanni Malagò al termine del Consiglio nazionale, che sancisce il definitivo addio dalla presidenza. Dopo mesi in cui si è paventata l’ipotesi di una proroga di Malagò fino alle olimpiadi di Milano-Cortina 2026, arrivano quindi le dichiarazioni del diretto interessato a chiudere la questione.
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“Noi qui dentro facciamo i fatti, non normiamo, le leggi le fa la politica. Sembra quasi che ci si vergogni di andare a chi ti può dare un consiglio pieno di competenza. Stiamo cominciando a personalizzare un po’ troppo questa storia. Siamo arrivati ad oggi, 14 aprile, che uno prende atto di tutto questo, ma onestamente non è giusto, non per prendere un mandato in più, ma per completare un percorso”.
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Nel corso della conferenza stampa post-giunta nazionale, il presidente del Coni, Giovanni Malagò ha toccato il tema delle elezioni nazionali del 26 giugno. "Non so se ci saranno, quattro, cinque o sei candidature, ora formalmente siamo a un candidato (l'ex velista Thermes ha depositato la candidatura, ndr), presumo saranno due, forse tre ma più candidature è sempre una cosa positiva anche se poi il giudizio sui candidati è altra cosa", ha detto il numero uno dello sport italiano…
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Giovanni Malagò oggi annuncerà ufficialmente il proprio addio alla guida del Coni, aprendo la corsa alla presidenza. Niente proroga per Milano-Cortina 2026: il governo ha confermato il limite dei tre mandati. Tra i candidati in vista delle elezioni del 26 giugno ci sono Buonfiglio, Pancalli, Thermes e, forse, Diana Bianchedi, vicina a Malagò. Secondo alcune voci, l’attuale numero uno potrebbe entrare nella dirigenza della Roma
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Il nome del futuro presidente del Coni è nelle mani di 30 grandi elettori di cui al momento non si conosce l’identità. Sono 30 mister X. Scopriremo il loro identikit tra il 15 e il 19 maggio, ora sono nomi scritti sulla sabbia. Proprio così: gli aventi diritto al voto che avverrà il 26 giugno sono 83. Tra questi i presidenti federali ovviamente, quelli di lungo corso e i volti nuovi (pochi). Non saranno ammesse all’elezione del premier dello sport italiano le federazioni commissariate come…
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Si chiude ufficialmente l’era di Giovanni Malagò alla guida del Comitato Olimpico Nazionale Italiano. Per quanto riguarda il totonomi per la nuova presidenza, i candidati in pole position sono Luca Pancalli e Diana Bianchedi. Seguono Luciano Buonfiglio ed Ettore Thermes. Attenzione anche a Luca Zaia, presidente uscente del Veneto. Per il dopo Malagò in pole Pancalli e Bianchedi, spinti dal presidente…
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Un ritorno da protagonista per Pasquale Mazzocchi, autore di una prestazione solida e generosa nel 3-0 con cui il Napoli ha superato l’Empoli al Maradona. Intervistato in esclusiva da Radio Crc, l’esterno azzurro ha raccontato emozioni, sensazioni e obiettivi in vista del finale di stagione. «Mi sono goduto la standing ovation, anche se non del tutto – ha dichiarato – perché ero concentrato sulla gara.
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