il manifesto 10/5/2024
Il 27 settembre al palazzo di vetro di New York Beniamin Netanyahu accusava le Nazioni unite, dal cui podio stava parlando all’assemblea, di essere «una palude antisemita». È forse l’esempio più illuminante e diretto del ricorso dissennato e strumentale a questo epiteto per diffamare qualunque presa di posizione critica nei confronti della politica israeliana in Medio oriente e di condanna delle modalità di conduzione della guerra contro Hamas a Gaza e Hezbollah in Libano
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