I Paesi del G7 hanno chiesto un cessate il fuoco nella guerra civile sudanese, si legge in una dichiarazione congiunta, mentre il conflitto entra nel suo terzo anno. "Chiediamo un cessate il fuoco immediato e incondizionato ed esortiamo sia le Forze Armate Saudite (Saf) che le Forze di Sicurezza Rivoluzionarie (Rsf) a impegnarsi in modo significativo in negoziati seri e costruttivi", aggiunge il documento, riferendosi all'esercito sudanese e al gruppo paramilitare Rsf.
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Foto: Operatori di Msf vaccinano i bambini nel campo di Zamzam ROMA – Drammatico anniversario quello odierno per la popolazione del Sudan, Paese che il 15 aprile di due anni fa scivolava nella guerra civile, la quarta nei suoi quasi sette decenni di storia, che ha innescato “una delle peggiori crisi umanitarie del XXI secolo”, come hanno dichiarato le Nazioni Unite e ha ribadito anche Filippo Grandi, Alto commissariato delle nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr).
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In media, un bambino ogni 10 secondi è stato costretto a fuggire da casa da quando è iniziato il conflitto due anni fa. Il Sudan stava già affrontando una delle peggiori crisi umanitarie al mondo prima dello scoppio delle ostilità nella capitale Khartoum nell’aprile 2023, e il Paese si trova ora ad affrontare la più grande crisi di sfollamento infantile a livello globale, con oltre 6,5 milioni di bambini sradicati dalle loro case.
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Secondo le ONG e le Nazioni Unite il Sudan si trova in una situazione estremamente critica, con spostamenti forzati su larga scala, fame e attacchi ai campi profughi. Dopo due anni di guerra civile il Sudan sta affrontando la più grave crisi umanitaria al mondo. Il conflitto, iniziato nell’aprile 2023 tra l’esercito sudanese e le Forze di Supporto Rapido (RSF), ha causato decine di migliaia di morti e lo sfollamento di quasi 13 milioni di persone, di cui 4 milioni hanno cercato rifugio nei Paesi…
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In Sudan si rischia un'ecatombe. Allarme dell'Unicef: nel Paese sconvolto dalla guerra civile 15 milioni di bambini necessitano di assistenza Con la guerra civile in Sudan che entra nel suo terzo anno, a pagare il prezzo più alto sono i bambini. Secondo quanto riferito dall’Unicef, che non esita a definire questo conflitto come la più grave emergenza attualmente in corso, negli ultimi 12 mesi il numero di minorenni che hanno bisogno di assistenza umanitaria è raddoppiato, passando dai 7,8 milioni dell’inizio del 2023 agli oltre 15 milioni di oggi.
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In Sudan oltre 400 persone sono state uccise nei recenti attacchi dei paramilitari delle Rapid Support Forces (RSF), secondo "fonti credibili" citate dall'Onu. "Il nostro team sudanese ha confermato 148 morti, ma questa cifra è molto sottostimata, poiché le nostre verifiche sono in corso", ha dichiarato Ravina Shamdasani, portavoce dell'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, aggiungendo che "fonti credibili hanno riferito di più di 400…
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Gaza, una pausa nella mia Torino, e poi il Darfur, in Sudan. In quest’ordine ho vissuto i miei ultimi mesi come infermiera di Medici Senza Frontiere (Msf). Gaza è una striscia di terra chiusa e soffocante, dove i rumori della guerra e le urla di dolore risuonano più intensamente, mentre in Sudan il fragore della sofferenza si disperde in un territorio grande sei volte l’Italia. La frustrazione è …
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