Petrolio I dazi sui prodotti canadesi e messicani sono stati posticipati di almeno un mese, limitando le prospettive di crescita per il mercato petrolifero. Inizialmente, i dazi sul petrolio canadese avrebbero dovuto essere del 10%. Il petrolio canadese è fondamentale per i consumatori statunitensi, poiché il Canada è il principale fornitore estero per il settore dei carburanti negli Stati Uniti. Inoltre, è un tipo di petrolio unico e difficile da sostituire (altri paesi che producono petrolio simile sono…
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Altre informazioni:
Ultim'ora news 5 febbraio ore 9 Nella seduta di lunedì 3 febbraio il petrolio (E-Mini Crude Oil future) è sceso in area 70,70-70,67 dollari prima di iniziare un veloce recupero intraday che ha spinto i prezzi a ridosso dei 73,36$. La situazione tecnica di breve termine rimane precaria (i principali indicatori direzionali si trovano ancora in posizione short) anche se il forte ipervenduto registrato dagli oscillatori più reattivi può impedire un ulteriore cedimento e favorire una fase riaccumulativa.
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Prezzo del petrolio in calo questa mattina sui mercati delle materie prime: il Wti con consegna a marzo passa di mano a 72,50 dollari al barile con una flessione dello 0,28% mentre il Brent con consegna ad aprile è scambiato a 75,89 dollari con una riduzione dello 0,41%.
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Ultim'ora news 4 febbraio ore 20 Nella seduta di lunedì 3 febbraio il petrolio (E-Mini Crude Oil future) è stato respinto dalla solida resistenza grafica posta a quota 75,20 dollari e ha subito una brusca correzione intraday, con i prezzi che sono scesi sotto i 72$. La situazione tecnica di breve termine rimane quindi precaria, con i principali indicatori direzionali (Macd, Parabolic Sar e Vortex) che si trovano in posizione short.
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Crolla il petrolio, che fa peggio dell'andamento piatto del derivato sul metallo giallo. L'oro nero ha aperto a quota 71,96 scivolando dell'1,64%, rispetto alla chiusura precedente. Sui livelli di parità il future sull'oro che si ferma a quota 2.813,03, dopo aver esordito a 2.815,54. Le indicazioni non costituiscono invito al trading.(A cura dell'Ufficio Studi Teleborsa)
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Il prezzo del petrolio greggio WTI perde nuovamente quota, dopo un’apertura settimanale in rialzo a causa dei dazi di Trump. Il gas si mantiene sui 3,25 dollari, ma presto potrebbe scivolare al ribasso.
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Chiusura del 3 febbraio Seduta difficile quella del 3 febbraio per il Light Sweet Crude Oil, che ha disegnato una scia ribassista con finale a 72,37. Lo status tecnico del greggio WTI mostra segnali di peggioramento con area di supporto fissata a 71,83, mentre al rialzo l'area di resistenza è individuata a 73,44. Per la prossima seduta potremmo assistere ad un nuovo spunto ribassista con target stimato verosimilmente a 71,29.
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Quotazioni del petrolio in netto calo dopo le reazioni di Pechino alla politica dei dazi di Donald Trump. I contratto sul greggio Wti cedono l'1,57% a 72,01 dollari al barile. Il Brent cede lo 0,90% a 75,28 dollari al barile .
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