La tragica morte di Rebecca Cheptegei: un altro caso di femminicidio

- Rebecca Cheptegei, maratoneta olimpionica ugandese, è morta a seguito di un attacco incendiario perpetrato dal suo compagno. L'atleta, che aveva vinto la Padova Marathon nel 2022, è deceduta in ospedale dopo giorni di agonia, con ustioni che coprivano l'80% del suo corpo. Questo tragico evento ha scosso il mondo dell'atletica e ha riportato alla luce il problema del femminicidio, un fenomeno purtroppo ancora diffuso in molte parti del mondo.

Cheptegei, 33 anni, era una figura di spicco nel mondo della maratona. La sua vittoria alla Padova Marathon l'aveva resa la prima donna ugandese a trionfare in questa competizione. Nonostante il successo, la sua vita privata era segnata da una relazione violenta che alla fine le è costata la vita. Il suo compagno, responsabile dell'attacco, è ora sotto custodia delle autorità.

Il caso di Cheptegei non è isolato. Solo lo scorso anno, il Kenya ha registrato 152 femminicidi, il numero più alto degli ultimi cinque anni. Questo dato allarmante mette in evidenza la necessità di interventi più efficaci per proteggere le donne e prevenire ulteriori tragedie. Le leggi esistenti spesso non sono sufficienti a garantire la sicurezza delle vittime, e molte donne continuano a vivere in situazioni di pericolo.

La morte di Cheptegei solleva anche interrogativi sulla responsabilità delle istituzioni sportive.

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