Materiale che nascondeva un lato nascosto. Cinquecento immagini pedopornografiche trovate dentro un computer e pure in un hard disk. Un uomo di 60 anni, romano, dipendente dell'Ama, è stato... Leggi tutta la notizia
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Un impiego all’Ama. Una moglie affezionata. Una vita tranquilla. E però, duemila foto di bambine nude nel computer. Una collezione significativa anche per chi, come gli agenti di polizia intervenuti, si occupa di pedopornografia ogni giorno. L’archivio che ha fatto scattare le perquisizioni e l’arresto era in dotazione a un dipendente della municipalizzata dei rifiuti che in ufficio, come a casa, si ritagliava tempo per visionare quegli scatti e tuffarsi a suo piacere nella perversione di…
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Aveva portato il suo computer in assistenza, sicuro che nessuno avrebbe scoperto il terribile segreto che nascondeva. Un gesto di distrazione o forse di troppa sicurezza che ha portato un 60enne dipendente dell'Ama in carcere con l'accusa di detenzione di materiale pedopornografico. La denuncia alle forze dell'ordine è arrivata proprio dal tecnico che si occupava del pc, il quale, appena visto tutto quel materiale…
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L'uomo in casa aveva altri due hard disk con duemila immagini dello stesso tipo Un computer portato in assistenza fa scoprire la detenzione di materiale pedopornografico da parte di un dipendente dell’Ama, la società dei rifiuti di Roma. Il 60enne oggi è in carcere. La denuncia è arrivata proprio dal tecnico che si è occupato del pc. E che appena ha visto i 500 video di bambine violentate da adulti ha portato tutto alla polizia.
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