Huawei Mate 30 Pro Review - Killer…"

Despite that, I still think the Huawei Mate 30 Pro is a killer phone and it’s easily one of the best and most feature-packed flagships of 2019. Otherwise, they would not have announced the European pricing of the phones. I also love the Mate 30 Pro for its beautifully curved and sharp display, premium design, killer cameras, excellent overall performance, probably the best battery life among flagship phones and improved software. Leggi

Se la questione del ban imposto dagli USA a Huawei non ci fosse mai stata, non avrebbe avuto senso raccontarvi che – molto probabilmente – P40 e P40 Pro saranno ufficiali nel 2020 e arriveranno sul mercato globale: sarebbe stato un fatto assai scontato. Per il momento non abbiamo alcuna informazione a riguardo della possibile scheda tecnica dei flagship, i tempi non sono ancora maturi. Invece, tenendo presente la situazione attuale, quanto trapelato da un report è tutt’altro che un’informazione priva di senso. Leggi

Se i rapporti cambieranno si potrebbe arrivare anche a un annullamento del ban Huawei da parte del Governo degli Stati Uniti. Partiamo dalla notizia più importante: chi ha uno smartphone Huawei non deve preoccuparsi: continuerà a ricevere gli aggiornamenti software, proprio come accadeva in passato. Quando scade la proroga non si potrà più utilizzare gli smartphone Huawei? Cosa cambia per chi ha uno smartphone Huawei. Leggi

La notizia appare interessante se la si mette in relazione a ciò che è accaduto con il lancio del recente Mate 30 Pro (ve lo avevamo mostrato in anteprima), il quale fatica ancora oggi a sbarcare sui mercati occidentali per via dell'assenza delle applicazioni Google. Nonostante questo clima d'incertezza, sembra che Huawei non abbia rinunciato all'intenzione di lanciare i suoi smartphone anche sul mercato occidentale, stando a quanto emerso nel corso di un recente report pubblicato sul The Information… Leggi

Dopo aver appreso la notizia, un portavoce di Huawei ha dichiarato che la proroga non influirà sulle attività del produttore cinese, ribadendo l’ingiusto trattamento che sta continuando a subire la stessa Huawei. Nell’ultimo anno la vicenda che ha tenuto notevolmente banco nel mondo della tecnologia è sicuramente quella nata dalla decisione del governo statunitense, guidato dall’amministrazione Trump, di bloccare tutti i tipi di scambi commerciali con le aziende cinese… Leggi

La terza ed ultima ipotesi è che HarmonyOS si riveli pronto per debuttare sulla serie P40, per quanto gli ultimi risvolti parlano di ancora di molti mesi di attesa. Tuttavia, questo atto non permette comunque all'azienda di utilizzare i servizi Google, visto quanto accaduto alla serie Mate 30 e a Mate X, praticamente assenti in occidente. . Huawei Mate X è esaurito, ma è ancora in vendita a cifre esorbitanti. Leggi

Huawei P40 potrebbe essere lanciato direttamente sui mercati globali, a differenza di quanto avvenuto con la serie Huawei Mate 30, attualmente disponibile solo in Cina. Perché allora puntare a un lancio globale di Huawei P40? Lo afferma The Information che cita alcuni dipendenti Huawei impegnati nel complicato processo di sostituzione dei servizi Google. Il problema principale è rappresentato dalla necessità di convincere gli sviluppatori a utilizzare i… Leggi

La società di Shenzhen, così come le sue affiliate e sussidiarie, avrà dunque a disposizione altri tre mesi per continuare a collaborare con le aziende d’oltreoceano acquisendo tecnologie e componenti da integrare nei propri servizi e prodotti. Terzo rinvio per il ban USA di Huawei. Si tratta della terza proroga, dopo quelle di maggio e agosto. La nuova scadenza è fissata per il 16 febbraio 2020. Leggi

L’appuntamento ora è fissato al 16 febbraio 2020, giorno in cui scadrà la proroga appena concessa. Huawei è stata inserita nella Entity List a maggio accusata di presunte attività di spionaggio in favore del governo di Pechino. HarmonyOS potrebbe essere una soluzione e proprio nelle prossime ore Huawei dovrebbe annunciare i suoi progetti futuri relativi al suo sistema operativo proprietario. Huawei continua a ribadire che “questa decisione non cambia il fatto che la società è stata trattata ingiustamente”. Leggi

Ancora 14 giorni prima del ban di Huawei dagli USA. Pare sia in arrivo un ulteriore slittamento, questa volta però dalla durata molto più breve: solo 14 giorni. Un secondo rinvio per l’entrata in vigore definitiva del ban è arrivato in agosto, con la scadenza spostata alla giornata di oggi. Considerando la scadenza della seconda proroga proprio in queste ore, di certo non tarderanno ad arrivare notizie ufficiali in merito. Leggi

In questo modo fino al 16 febbraio 2020 gli operatori mobili che operano nelle zone rurali degli USA avranno modo di sostituire i propri dispositivi di rete, godendo comunque del supporti di Huawei. Il 2020 sarà, secondo Liang, l’anno della verità, che confermerà la capacità di Huawei di sopravvivere al ban degli USA, grazie a nuovi e ulteriori investimenti in Ricerca e Sviluppo. Nei prossimi due anni Huawei conta di riuscire a vendere almeno due milioni di… Leggi

Il top di gamma si è dovuto accontentare della versione open source Android e questa potrebbe, in effetti, essere sostituita del tutto da Harmony OS sui futuribili device. Allo stesso tempo, il destino software dei dispositivi a marchio dell’azienda di successo sembra in procinto di essere tracciato. Insomma, dovrebbero essere rese pubbliche le intenzioni del brand di portare definitivamente l’OS a bordo dei suoi nuovi smartphone di punta, in luogo del sistema operativo Android Open Source. Leggi

Una proroga che concede altro tempo ai piccoli operatori di rete delle aree rurali, quelle dove Huawei era più forte e radicata, grazie anche a prezzi più competitivi rispetto ai fornitori di apparecchiature di rete americane. Il Segretario del Commercio aveva annunciato che a breve sarebbero state concesse queste licenze, ma è altrettanto evidente che questa decisione è una delle tante mosse possibili in un complesso scacchiere Usa - Cina Leggi

Questo dovrebbe essere il nostro punto di riferimento guida”, ha detto Merkel rispondendo alle domande di alcuni giornalisti. Il Bureau of Industry and Security (Bis) del Dipartimento del Commercio Usa ha deciso di prorogare di ulteriori 90 giorni l’entrata in vigore dello “stop” definitivo alle aziende cinesi nei progetti di infrastrutturazione Tlc, Huawei in testa. “Non è una questione di singole aziende, ma piuttosto di standard di sicurezza. Leggi

Dato che la situazione con il governo statunitense continua ad essere instabile (e ciò a prescindere dalla proroga della sospensione del ban degli scorsi giorni), Huawei continua a lavorare al rafforzamento del proprio ecosistema e in tale ottica non può che avere un ruolo di fondamentale importanza il suo store di applicazioni, chiamato App Gallery. E così non c’è da stupirsi più di tanto se il colosso cinese stia pigiando sull’acceleratore e… Leggi